Sulla vicenda del papa che ieri doveva intervenire all’inaugurazione dell’anno accademico alla Sapienza di Roma, ma poi, date le polemiche, ha declinato l’invito… che dire?
Intanto, che sono d’accordo con la sintesi equilibrata che ne ha fatto Sferapubblica.
E poi, due cose soltanto.
Dopo di che, non posso che esprimere il mio stupore per l’autolesionismo della Sapienza.
Come fa il rettore di un importante ateneo come La Sapienza a non prevedere, quando decide di invitare Benedetto XVI all’inaugurazione dell’anno accademico:
1) che il papa in Italia non è il Dalai Lama che mette d’accordo tutti (né il rappresentante di una religione qualunque), e che dunque riceverà una lettera come questa;
2) che la lettera sarà subito presa a pretesto da molti per accusare non solo quei docenti ma anche (ovviamente) l’università a cui appartengono (pars pro toto) di intolleranza, mancanza di pluralismo, volontà censoria e chi più ne ha più ne metta;
3) che alla fine ce l’avranno tutti con La Sapienza, da sinistra, destra, centro, inclusi gli estremisti di destra e sinistra, e pure gli indecisi ?
Ma questo rettore non ce l’ha un consulente, che ne so, un consigliere che sia dotato di un minimo di competenza massmediatica? Bah.