Ho ritrovato ieri questa luminosa riflessione di Pier Paolo Pasolini, che risale a marzo 1974:
“Non esiste razionalità senza senso comune e concretezza. Senza senso comune e concretezza la razionalità è fanatismo” (P.P. Pasolini, Scritti corsari, Garzanti, 1975-1990, p. 26).
Oggi molto più di ieri, appunto.
e non parliamo poi del senso comune senza razionalità….
E’ una impressione errata mia, o i pensatori che sostengono la necessità di un equilibrio vengono considerati radicali e provocatori?
E’ vero, Anghelos, potrebbe essere una costante… Da verificare.
Sempre attuale