Che cos’è un pregiudizio?
«Si possono dare del pregiudizio diverse definizioni, a seconda del livello di generalità o di specificità che si decide di assumere.
Il massimo livello di generalità corrisponde al significato etimologico, vale a dire giudizio precedente all’esperienza o in assenza di dati empirici, che può intendersi quindi come più o meno errato, orientato in senso favorevole o sfavorevole, riferito tanto a fatti ed eventi quanto a persone o gruppi.
Al massimo livello di specificità, invece, si intende per pregiudizio la tendenza a considerare in modo ingiustificatamente sfavorevole le persone che appartengono a un determinato gruppo sociale.»
(Bruno M. Mazzara, Stereotipi e pregiudizi, Bologna, Il Mulino, 1997, p. 14)
Nell’accezione più specifica, i pregiudizi sono gabbie mentali che possono comportare gravi conseguenze etiche, sociali, politiche: pensa ai pregiudizi razziali, per esempio, o a quelli contro i meridionali, le donne, gli omosessuali.
Ecco come l’ultimo spot (bellissimo) del quotidiano turco Zaman tratta questo tema.
(Traduzione delle parole finali: «I nostri pregiudizi… i nostri muri invisibili. Non è forse il momento di abbatterli?»)
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