Archivi del giorno: lunedì, 3 ottobre 2011

A chi giova il «Politici ora basta» di Diego Della Valle?

L’altro giorno Diego Della Valle ha comprato pagine intere sui maggiori quotidiani per pubblicare un appello che ha suscitato polemiche bipartisan: criticato severamente da Rosy Bindi perché «non si può mettere sullo stesso piano chi è responsabile di questa situazione e chi ha fatto opposizione» e (meno severamente) da Bersani, criticato acidamente da Brambilla, La Russa e Cicchitto, è stato accolto solo da Casini e Maroni, a quanto pare.

Diego Della Valle

Il testo si sforza qua e là di non essere antipolitico, perché dice «salvo alcune eccezioni»; dice che «solo una piccola parte dell’attuale classe politica» possiede «serietà, competenza, buona reputazione» eccetera; dice che «anche una parte del mondo economico del Paese» «ha le sue gravi responsabilità»; e infine si rivolge alla «parte migliore della politica e della società civile» per lavorare tutti assieme – politici e non – a risollevare l’Italia.

Ma i tratti antipolitici restano comunque forti: intanto perché chi scrive è un non-politico, un imprenditore; e poi perché da sempre la distinzione fra «buoni e cattivi» sta alla base del populismo, laddove buono è chi fa invettive e cattivi sono tutti gli altri.

Insomma, chi si infastidisce non ha tutti i torti: l’appello pare un taglia-e-incolla dagli ultimi discorsi di Napolitano (i giovani) e Bagnasco (il vergognarsi finale), con una spruzzatina dell’«Italia migliore» di Vendola.

Però mi chiedo: perché l’ha fatto? Vuol scendere in campo? Ieri ha detto di no, no e poi no. Sostegno alle ultime mosse della Confindustria contro il governo? Forse. Semplice rimestare il brodo? Temo di sì.

Il populismo infatti funziona solo se molti sono disposti a identificarsi con chi fa l’invettiva, perché lo sentono (a torto o ragione) uno di loro. Nel caso di Della Valle invece l’appello non funziona perché nessuno è disposto a identificarsi con lui: non i politici, perché Della Valle non lo è, ma nemmeno i non-politici, che lo vedono come un industriale snob che segue i suoi interessi e basta.

E allora? Allora boh. Mi sa che è solo un flop.

POLITICI ORA BASTA

Lo spettacolo indecente ed irresponsabile che molti di voi stanno dando non è più tollerabile da gran parte degli italiani e questo riguarda la buona parte degli appartenenti a tutti gli schieramenti politici.

Il vostro agire attento solo ai piccoli o grandi interessi personali o di partito, trascurando gli interessi del Paese, ci sta portando al disastro e sta danneggiando irrimediabilmente la reputazione dell’Italia nel mondo.

Rendetevi conto che tanti Italiani non hanno più nessuna stima e nessuna fiducia in molti di Voi e non hanno più nessuna intenzione di farsi rappresentare da una classe politica che, salvo alcune eccezioni, si è totalmente allontanata dalla realtà delle cose e dai bisogni reali dei cittadini. La grave crisi che ha colpito le economie mondiali, Italia compresa, impone serietà, competenza, buona reputazione, senso dello Stato ed amore per il proprio Paese, per uscire da questo momento molto preoccupante.

Invece, purtroppo, bisogna prendere atto che solo una piccola parte dell’attuale classe politica possiede queste caratteristiche, mentre il resto è composto da persone incompetenti e non preparate che non hanno nessuna percezione dei problemi del Paese, della gravità del momento e tantomeno una visione mondiale degli scenari futuri che ci aspettano.

Anche una parte del mondo economico del Paese (intendo quella che non vive di mercato e di concorrenza) ha le sue gravi responsabilità della condizione in cui ci troviamo ora: per troppo tempo ha infatti avuto rapporti con tutta la politica (in base alle opportunità e alle loro convenienze del momento) sostenendola in tanti modi, senza mai richiamarli al senso del dovere e nell’interesse dell’Italia.

Ora la gravità della situazione impone che le componenti della società civile più serie e responsabili, che hanno veramente a cuore le sorti del Paese (politici-mondo delle imprese-mondo del lavoro) si parlino tra di loro e si adoperino e lavorino per affrontare con la competenza e la serietà necessaria questo difficile momento.

Bisogna dare prospettive positive per il futuro dei giovani, creare e proteggere posti di lavoro e garantire a tutti una vita dignitosa, soprattutto a chi ha più bisogno.

Alla parte migliore della politica e della società civile che si impegnerà a lavorare seriamente in questa direzione, credo che saremo in molti a dire grazie.

A quei politici, di qualunque colore essi siano, che si sono invece contraddistinti per la totale mancanza di competenza, di dignità e di amor proprio per le sorti del paese, saremo sicuramente in molti a volergli dire di vergognarsi.

Diego Della Valle