Da ormai quasi vent’anni il marketing più accorto ha smesso di basarsi solo su criteri socio-demografici per individuare il target di prodotti, servizi, marchi (età, provenienza geografica, livello di istruzione, tipo di lavoro, censo), per costruire criteri basati sui valori e i significati che le persone attribuiscono a prodotti, servizi, marchi, le emozioni che provano, gli stili di vita che conducono. Criteri trasversali e indipendenti rispetto a quelli socio-demografici. La stessa cosa fanno da tempo, negli Stati Uniti e in Europa, molti studi politologici. Da noi invece no. Da noi si tende ancora ad analizzare i comportamenti di voto in termini socio-demografici. (Clic per ingrandire.)
Un blog per studiare fare disfare comunicazione
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