Fra le tante mail che mi stanno arrivando da persone che, dopo aver letto Stasera mi butto (grazie!), decidono di raccontarmi cosa hanno pensato e provato in questo o quel capitolo, per questo o quel personaggio, brano, dialogo, ho deciso di condividere quella di Milvia. Per due motivi (il secondo è più personale, ma tant’è: lo dico):
- mi colpisce che una persona possa scrivere parole così belle e lusinghiere sul lavoro di un’altra e nello stesso tempo temere di aver… «detto delle sciocchezze». Bah. Misteri della timidezza. 😀
- mentre mia madre ha già quasi finito di leggerlo (ogni scarrafone è bello a mamma sua), mio padre è stato più esitante: lo prendeva, lo apriva, lo sbirciava qua e là, ma poi lo richiudeva: «C’è tempo». E io non capivo: non ti ispira? non ti convince? non ti piace? Finché l’altra sera gli ho letto le parole di Milvia. Colpito e affondato: «Ma sai che mi fa venire l’urgenza di leggerlo?». Pronti, via: in un giorno è arrivato a metà. Grazie, Milvia.
Oggi ho terminato la lettura di Stasera mi butto. Voglio solo dirti che mi è piaciuto moltissimo. È un… caleidoscopio, un puzzle coloratissimo, è come fare zapping su un grande schermo, ma non perché ci si annoia (stato d’animo che solitamente accompagna quel gesto), ma perché le immagini si susseguono veloci, e sono tutte dissimili fra loro, e lo sono le voci (e anche le musiche). E si viene catturati da ogni immagine, da ogni voce, dalle sensazioni che i personaggi (anzi mi vien da dire: le persone) che sono riportate così bene, a volte anche solo attraverso un gesto. Tutto fantastico, dal primo all’ultimo capitolo, o meglio, dal primo all’ultimo fotogramma. Forse hai ragione a non volerlo chiamare “romanzo”: è qualcosa di più, è letteratura… estrema. E poi ci sono tante di quelle cose, dentro, che rifletterci sopra, anche quando la lettura è terminata, diventa inevitabile.
Forse non sono riuscita a esprimere tutte le sensazioni che Stasera mi butto mi ha provocato. Ma dire: mi è piaciuto moltissimo, mi sembrava troppo poco. Se ho detto delle sciocchezze… scusami! Comunque credo che sia la cosa più originale che mi sia capitato di leggere. Milvia
e vabbè, ha scritto una recensione, pensa se ti scriveva un coccodrillo
Sto cercando di resistere, visti i numerosi tomi arretrati… Però non so fino a che punto resisterò. 🙂