Archivi del mese: settembre 2013

Bernardo Bertolucci e l’Alka-Seltzer

Ultimo tango a Parigi, scena del burro

Nei giorni scorsi si è acceso un dibattito su quanto dichiarato da Bernardo Bertolucci sulla famosa scena con il burro dell’Ultimo tango a Parigi. QUI le opinioni di Archibugi, Lipperini, Repetti, Stancanelli su Repubblica Sera. QUI anche l’opinione di Marina Terragni. Riprendo per esteso l’intervento che Ivano Porpora ha mandato a Loredana Lipperini venerdì scorso, perché lo trovo particolarmente equilibrato e lucido. Ma anche duro, della stessa durezza che ha la realtà. La vita. Continua a leggere

Ask.fm, un pretesto per l’ennesima demonizzazione della rete

TG1

Poiché molti ancora mi chiedono cosa penso di Ask.fm e della rissa ai Giardini Margherita di Bologna fra adolescenti «Bolobene» e «Bolofeccia», la penso esattamente come Alex Corlazzoli, maestro e giornalista, che sul Fatto Quotidiano ha scritto:

Eccolo, il nuovo mostro: Ask.fm, il social network che ha offerto ai ragazzi bolognesi la possibilità di organizzare una maxi rissa ai giardini Margherita è finito al patibolo. Continua a leggere

I “velini” di Striscia: novità? transizione? provocazione?

Su Donna Moderna è apparsa la sintesi (estrema) di una intervista che la giornalista Sara Scheggia mi ha fatto a proposito dell’ultima «prova di commutazione» a cui stiamo assistendo: la conduzione di Striscia la notizia tutta al femminile e la sostituzione delle veline con due velini (almeno per tre settimane: troppo azzardo continuare?). Anche se la mia posizione è più sfumata e articolata, e si capisce anche dalle poche frasi riportate (leggile bene!), la redazione Continua a leggere

Ho trent’anni, faccio l’editore e la crisi mi fa un baffo

Smiley Book

Mentre ancora impazza la discussione per il post «Sentirsi falliti a trent’anni, ovvero: la crisi dell’editoria», un piccolo editore mi scrive per precisare che le amarezze e i vissuti di fallimento non abitano dalle sue parti. In Italia insomma la crisi morde soprattutto i grandi editori, ma ce n’è una miriade di piccoli e piccolissimi che stanno bene, pubblicano bene, trattano bene i collaboratori. È con grande piacere, dunque, che pubblico la testimonianza di Andrea Benei, una ventata di aria fresca: Continua a leggere

Se la BBC mette un uomo al posto di Miley Cyrus

Wrecking Ball di Wiley Cyrus

Abbiamo discusso, due mesi fa, della «prova di commutazione» che Massimo Guastini – presidente dell’Art Directors Club Italiano – ha fatto sulle affissioni Philadelphia. Ebbene, da alcuni giorni possiamo assistere all’ennesima parodia (la rete ne è piena) del video «Wrecking Ball» di Miley Cyrus, una parodia molto più gustosa e ben fatta di altre, però, perché Continua a leggere

I genitori ostentano i figli su Facebook. E i pedofili?

«Primo giorno di scuola. Impossibile non notarlo: su Facebook è un continuo postare foto di bambini con grembiulini di vari colori. Colpisce che molti di questi genitori parlino di quanto siano emozionati. Tra le foto spunta spesso quella dello zainetto nuovo, di marca, dei gormiti o supereroi per maschietti o Winx e Disney per le bambine (rigorosamente rosa). I maschietti sono chiamati “ometti” e “campioni”, le bambine sono “principesse”. […] Cosa c’è di strano? Il punto è che tutto questo è pubblico, leggibile da chiunque. Basta inserire su Facebook le parole chiave Continua a leggere

Guinness: finalmente un’immagine diversa di maschio

Spot della Guinness

Mi segnala Gabriele l’ultima campagna internazionale della birra Guinness, che ci regala – finalmente – un’immagine diversa dell’essere maschi oggi. Diversa da che? Dal modo in cui di solito le pubblicità di birra rappresentano gli uomini: machi calienti che sognano femmine altrettanto calienti, mariti che trascurano le mogli perché presi dalla partita di calcio, uomini e donne divisi perché gli uni impazziscono per la birra le altre per i vestiti, e così via. I valori di Guiness sono invece Continua a leggere