A quale corrente di pensiero ti iscrivi sul caso Marino?

Ignazio Marino

Filippo Cusumano (non lo conosco personalmente) ha condiviso sulla mia bacheca Facebook una riflessione che ben sintetizza la vicenda di Ignazio Marino a Roma. La riprendo così come lui l’ha scritta (ho fatto solo un po’ di editing) e rilancio la sua domanda: “A quale corrente di pensiero ti iscrivi sul caso Marino?”. Barrare la casella:

Ne abbiamo sentite di tutti i colori sul caso Marino. Letto e interpretato in molti modi. Ho cercato di sintetizzarli e propongo a chi abbia voglia di farlo di provare a identificarsi con uno degli orientamenti che descrivo:

  1. Marino doveva andare via per la vicenda degli scontrini. Si tratta di poche centinaia di euro, ma quello che conta è il principio.
  2. Marino ė stato fatto fuori per la sua resistenza alle opacità del sistema. Doveva restare per portare a termine un lavoro di pulizia ben avviato.
  3. Marino non possiede, un po’ per il suo autismo di fondo, un po’ per il fatto di non essere mai entrato nel ruolo di politico di professione, le giuste capacità di mediazione con le altre forze politiche. E oggi chi vuole realizzare qualcosa in politica deve accettare di mediare con tutti gli interlocutori “possibili”, cioè  – sia ben chiaro – onesti e competenti. Marino non ha dato prova di esserne capace, quindi è giusto mandarlo via per questo.
  4. Marino dal punto di vista comunicativo è una frana. Mente sapendo di essere smentito. E questo è inaccettabile in un amministratore pubblico.
  5. Le varie e successive comunicazioni pubbliche di Marino hanno una loro coerenza e linearità, sono i mass media che le hanno raccontate come se fossero un guazzabuglio inestricabile.

BARRARE CASELLA. Filippo Cusumano

8 risposte a “A quale corrente di pensiero ti iscrivi sul caso Marino?

  1. Temo serva la scelta multipla 😉
    Personalmente 2, 3 e 5, con la 5 che al giorno d’oggi non manca mai.
    Ma di fatto sono dellla corrente “marziana” di Stefano Disegni 😉

  2. Le risposte sono tutte allo stesso tempo vere e false. Il tertium non datur è che Marino è stato cacciato per almeno otto ragioni più una, mentre i Casamonica (e non solo loro) restano al loro posto. Un aerostato che distribuisse petali di crisantemi su Marino renderebbe più allegro il funerale della democrazia partecipata.

  3. Ma la cosa più semplice, ovvero che non viene più rispettato da nessuno il voto degli elettori e quindi non c’è più democrazia non la dice nessuno?

  4. Tenendo conto che ci sono amministratori che non si sono mossi con rinvii a giudizio e condanne in primo grado, farsi silurare per presunte spese dell’ordine di grandezza di mille euro, tutte da accertare, non depone a favore di Marino. A maggior ragione se sta facendo qualcosa per combattere le cose che non vanno nell’amministrazione comunale. Comunicazione molto insufficiente e forse non solo quella.

  5. Mi iscrivo alla corrente: Marino è stato politicamente una delusione, ma quanto meno sembra un uomo onesto. E temohe con le sue dimissioni il secondo punto c’entri più del primo.

  6. Marino è andato via per colpa del Papa. Mi pare ovvio 😉

  7. Pingback: Cari illuminati politologi se volete dare del coglione a qualcuno smettete di definirlo “autistico”? | Per Noi Autistici

  8. @Lucia Talmente ovvio che non viene neppure detto..

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