Da qualche anno si moltiplicano le applicazioni che permettono di inviare messaggi che, invece di rimanere archiviati online per sempre, si autodistruggono dopo essere stati ricevuti e visualizzati. La tendenza risponde al bisogno di privacy e intimità che i social media più diffusi al mondo (Facebook e Whatsapp in primis) non soddisfano. Queste applicazioni sono definite temporary o ephemeral social media e la loro diffusione è arrivata al punto che alcuni entusiasti vi hanno visto il futuro dei social network, arrivando a parlare di Ephemeralnet, rete effimera. Al momento il temporary social network più diffuso al mondo è Snapchat, che è una social mobile platform, accessibile solo su smartphone: per la sua crescita rapidissima (nato nel settembre 2011, conta oggi 200 milioni di utenti attivi al mese) è considerato «the fastest growing social network».
In Italia la diffusione di Snapchat è ancora limitata, per cui sui media – e persino in molti ambienti specializzati – se ne parla poco e male. Per questo, nei mesi scorsi ho assegnato sull’argomento una tesi di laurea triennale in Scienze della comunicazione, che è stata discussa il 7 marzo. Il lavoro di Ilaria Brunelli è preciso, scorrevole, ben argomentato e documentato, per cui ho deciso di renderlo disponibile in questo spazio. Puoi scaricare la tesi da qui: Ilaria Brunelli, Temporary social media: il fenomeno Snapchat.
Segnalo qui due interventi di Paolo Attivissimo sul tema Snapchat:
http://attivissimo.blogspot.it/2015/09/sexting-e-minori-facile-finire-nei-guai.html
http://attivissimo.blogspot.it/2014/10/nuovo-furto-di-immagini-intime-stavolta.html
Grazie
Interessante!! Sono in queste settimane dentro a una scuola media per un laboratorio di media education e ci sono andata con proposte e domande su chat, smartphone, social network e videogame. E’ forse un po’ presto per avere un quadro e il campione è relativamente piccolo ma un tema è sicuramente la forbice tra quantità e qualità della condivisione online (. Con tutto ciò che ne deriva in termini di attenzione, concentrazione, riflessione, interiorizzazione, consapevolezza e così via. Sto studiando, osservando e cercando interpretazioni e questi articoli e link sono utili e interessanti
Nello showbitz americano, Snapchat è uno dei media più cool al momento. Mezza Hollywood, 2/3 del panorama pop e un sacco di modelle – tutti su Snapchat. Sostanzialmente perché trasmette un senso di spontaneità, si dice nelle discussioni su social e forum. Mi chiedo se sia abbastanza per sopperire alla temporaneità del contenuto.
ma come ci si può fare business? come può una startup tirarci fuori delle conversioni interessanti?
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