Archivi categoria: nuovi media

Mattia Santori dichiara di coltivare piantine di cannabis sul balcone. Sono ancora utili provocazioni del genere per sostenere una causa?

Nei giorni scorsi Mattia Santori, uno dei fondatori del movimento delle Sardine, oggi consigliere comunale del Gruppo Pd a Bologna, con deleghe al turismo, alle politiche giovanili, agli scambi internazionali e ai grandi eventi sportivi, in una intervista a Repubblica ha dichiarato di coltivare sul balcone di casa tre piantine di cannabis per uso personale. Apriti cielo. Come sempre, il mondo si è diviso in due: alcuni a difenderlo, altri ad attaccarlo. Cosa ne penso?

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Ucraina: l’insostenibile leggerezza della guerra spettacolo

Venerdì sul Fatto Quotidiano è uscito un mio articolo su tutto ciò che ritengo insopportabile nel modo in cui i media – soprattutto la televisione, ma non solo – stanno trattando la guerra in Ucraina. In 6 punti: (1) l’eccitazione di chi parla in studio; (2) il commento musicale; (3) le immagini sfocate; (4) l’insistenza sui bei volti; (5) la rissa; (6) la ripetizione ossessiva. Continua a leggere.

Concorso per una campagna di comunicazione che incentivi l’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità

L’associazione Paolo Ettorre – Socially Correct, in collaborazione con il Ministro per le Disabilità, la Saatchi & Saatchi e la Fondazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, pubblica un bando di gara relativo a un concorso per la realizzazione di una campagna di comunicazione sul tema dell’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità. Il concorso è rivolto a studenti e studentesse italiane che frequentino università, scuole di specializzazione, corsi professionali post-diploma, corsi di specializzazione post-universitaria, sia pubblici sia privati, in questi settori:

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Quando gli uomini e le donne che fanno politica usano i social media

Condivido anche qui un pezzo che è uscito sul Resto del Carlino il 30 novembre scorso. Avevo commentato l’incidento occorso a Erika Capasso, delegata a Quartieri e Immaginazione Civica del Comune di Bologna. Dopo avere postato sui social una storia con un’immagine tratta dalla pagina del movimento “Non una di meno”, aveva scoperto che conteneva una scritta offensiva per le forze dell’ordine. Puoi leggere il mio breve intervento qui di seguito.

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Premio Archivio Videoludico per le migliori tesi di laurea sul mondo dei videogames

L’Archivio Videoludico della Fondazione Cineteca di Bologna – insieme alla cattedra di Semiotica dei Nuovi Media, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna e di IIDEA (Italian Interactive Digital Entertainment Association) – presenta l’edizione 2021 del Premio Archivio Videoludico per le migliori tesi di laurea (triennale, specialistica o magistrale, diploma accademico di I e II livello per le Accademie delle Belle Arti), che abbiano per argomento il videogioco e ne propongano un’analisi critica in prospettiva storica, mediologica, inter- e transmediale, educativa, psicologica, sociale, economica, estetica.

Il bando è rivolto alle studentesse e agli studenti laureati di tutte le Università e le Accademie di Belle Arti italiane. Per partecipare occorre inviare questa documentazione via WeTransfer:

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Un grande spot di Google per i vaccini contro il Covid-19

È uscito da un paio di settimane lo splendido spot con cui Google ci spinge tutti e tutte a vaccinarci, come unica strada per uscire dall’isolamento, evitare le quarantene, liberarci dal peggio delle lezioni e del lavoro a distanza, farla finita con l’impossibilità di fare quasi qualunque cosa insieme agli altri: cinema, teatro, intrattenimento, palestra, trovarsi in un bar o ristorante, viaggiare per qualsiasi motivazione (lavoro, cultura, vacanza, svago). C’è poco da dire, lo spot è tanto minimalista quanto emozionale, tanto essenziale (solo keywords e musica) quanto coinvolgente. Eccolo:

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C’è pessima comunicazione, in giro. Ma la comunicazione e lo storytelling non sono solo slogan vuoti e manipolazione ingannevole

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Ho visto solo oggi, grazie alla segnalazione di Fabio, questa TEDx conference che Stefano Andreoli, sempre corrosivo e divertente, ha tenuto nel giugno 2019. Il discorso è brillante, vale ben più dei 18 minuti che dura, e mette il dito su diverse piaghe della comunicazione pubblicitaria, politica e aziendale di oggi, spesso inutilmente enfatica, superficiale fino a essere vuota, o manipolatoria nel senso peggiore del termine, che implica menzogne o addirittura truffa. Userò questo video anche in aula, per far ridere gli allievi e le allieve dei problemi della comunicazione contemporanea. Ma li inviterò anche a prendere le distanze da ciò che Stefano dice. Per questi tre motivi, pochi ma fondamentali: Continua a leggere