
Un paio di mesi fa ho deciso di parlare di maternità, anche se non sono una “mamma naturale”. E anche se difficilmente parlo in pubblico del mio privato. Ho voluto farlo per questi motivi.
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L’associazione Paolo Ettorre – Socially Correct, in collaborazione con il Ministro per le Disabilità, la Saatchi & Saatchi e la Fondazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, pubblica un bando di gara relativo a un concorso per la realizzazione di una campagna di comunicazione sul tema dell’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità. Il concorso è rivolto a studenti e studentesse italiane che frequentino università, scuole di specializzazione, corsi professionali post-diploma, corsi di specializzazione post-universitaria, sia pubblici sia privati, in questi settori:
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Da diversi anni persino in Italia – dove arriviamo tardi su tutto – la pubblicità rappresenta coppie gay e/o famiglie che includono l’omosessualità maschile con una certa frequenza, fino al punto che da poco qualcuno ne ha parlato in termini di moda, tendenza. Più difficilmente la comunicazione commerciale mette in scena coppie formate da donne, perché anche nella pubblicità italiana – come nella nostra società – l’omosessualità femminile resta più nascosta. Quando va bene, è accettata ma…
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Quest’anno la multinazionale Procter & Gamble è ancora una volta sponsor dei Giochi Olimpici. Cominciò con le Olimpiadi di Londra nel 2012, in cui per la prima volta promosse il brand P&G invece delle singole marche che produce (Tide, Olay, Pantene, Secrete, Pampers, Gilette, e molte altre). Da quel momento ha sempre sponsorizzato tutti i Giochi Olimpici, anche invernali, accompagnandoli con la campagna Thank you Mom, il cui primo film fu diretto niente meno che dal regista premio Oscar Alejandro González Iñárritu.
Per la prossima edizione, che si chiama Tokyo 2020 anche se è stata posticipata all’estate 2021 per la pandemia,
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Ho visto solo oggi, grazie alla segnalazione di Fabio, questa TEDx conference che Stefano Andreoli, sempre corrosivo e divertente, ha tenuto nel giugno 2019. Il discorso è brillante, vale ben più dei 18 minuti che dura, e mette il dito su diverse piaghe della comunicazione pubblicitaria, politica e aziendale di oggi, spesso inutilmente enfatica, superficiale fino a essere vuota, o manipolatoria nel senso peggiore del termine, che implica menzogne o addirittura truffa. Userò questo video anche in aula, per far ridere gli allievi e le allieve dei problemi della comunicazione contemporanea. Ma li inviterò anche a prendere le distanze da ciò che Stefano dice. Per questi tre motivi, pochi ma fondamentali: Continua a leggere
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In Italia l’uso del genere grammaticale femminile nel caso di parole riferite alle donne e l’attenzione a evitare il più possibile il maschile generico, quello con cui si indicano uomini e donne in generale, sono molto più diffusi oggi di cinque o dieci anni fa. In questo anche la lingua italiana si sta adeguando a una soglia di attenzione che nei paesi anglosassoni è alta da anni: si pensi all’uso di «person» invece di «man» che già nel 2000 indusse la rivista Time a cambiare il celebre «Man of the Year» in «Person of the Year» nella copertina di fine anno. In Italia molti e molte ancora considerano queste attenzioni un’esagerazione, una forma di Continua a leggere
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Sono ancora disponibili tre borse di studio INPS a copertura totale dei costi di iscrizione per la nuova edizione del Master di I livello in Comunicazione, Management e Nuovi Media (MasterCom), organizzato congiuntamente dall’Università di Bologna e dall’Università di San Marino. Se sei figlio/a di un/a di una persona (che lavora o è in pensione) appartenente alle categorie assistite dall’INPS e sei senza lavoro, puoi ottenere una borsa: qui il Bando di Concorso INPS. Il Master offre un’opportunità di formazione specialistica sulla comunicazione professionale e aziendale, con un focus particolare sul web, i social media e le forme più innovative di comunicazione, negli ambiti del guerrilla e del viral marketing, dell’experiential marketing, dell’internet marketing, del social media marketing. Se hai almeno una laurea triennale e vuoi intraprendere un percorso di formazione professionalizzante sulla comunicazione contemporanea, il Master fa al caso tuo. Anche se già lavori e vuoi continuare a studiare lavorando, Continua a leggere
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