Il mio blog sul Fatto Quotidiano

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Giovanna Cosenza su Il Fatto Quotidiano

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4 risposte a “Il mio blog sul Fatto Quotidiano

  1. salve, ho 34 anni e tante cose da pagare. non ho un lavoro, sono iscritta a tutte le agenzie interinali e le cooperative del mio territorio ma non ricevo proposte di lavoro da ormai 3 mesi ed è cosi da 7 anni. oggi guardavo in cosa consiste la riforma di elsa fornero e mario monti riguardo agli ammortizzatori sociali e ho visto che il sussidio di disoccupazione, i famosi 1190euro che dovrebbero entrare in vigore dal 26 marzo 2012 riguardano comunque tutti quei disoccupati che hanno un’anzianetà di un anno di lavoro negli ultimi due anni, quindi per tutti quelli come me hanno maggior bisogno di sussidio perchè in due anni non hanno la possibilità di lavorare neanche 8 mesi non ci sarà nulla di nuovo. io se non cambia qualcosa mi ammazzo e ci terrei a farlo sapere al ministro monti o chi per lui. premetto che ho iniziato a lavorare a 15 anni nel 1995 quando non c’erano problemi per trovarsi e tenersi un lavoro, sono cosi messa dal 2004 quando hanno aperto le agenzie che evidentemente fanno solo i loro comodi. attendo almeno una risposta poi vedrò io cosa fare.

  2. Ho visto che hai lavorato con il grande Eco, “ri”posto una riflessione
    Cito:
    ora con Internet si sta diffondendo una sorta di abitudine alla comunicazione sotto mentite spoglie, e gli utenti si abitueranno pian piano a non fidarsi mai. Se è vero che pullulano sui vari Twitter e Facebook i politici, di cui diffidiamo per abitudine, con l’andar del tempo anche i solitari assolutamente bisognosi di un contatto umano, sia pure virtuale, inizieranno a rendersi conto di vivere in un universo del sospetto generalizzato, dove dovresti dubitare di tutti, come un abitante di Clerville che a ogni istante immagina che sotto la maschera di plastica di una ricca ereditiera, di un famoso chirurgo, di un ecclesiastico o di un commerciante in diamanti, si celino Diabolik ed Eva Kant.

    Il senso è che è venuto fuori un dibattito sul fatto che Lipperini sarebbe Lara Manni. In questo dualismo scatta una sorta di “conflitto di informazione”.
    Se è vero come è vero che Lipperini ha spesso recensito Lara Manni.
    Che ne pensi di questo dibattito?
    Siamo alle solite dell’Italia furbetta o dobbiamo accettare che su Internet il giornalismo è sfuggente. Non assimilabile a un profilo e la “parola” non è identificabile come sulla carta stampata?
    Come minimo non è di cattivo gusto che Lipperini (nota per le sue battaglie sulla trasparenza) abbia poi sul “campo” dimostrato un po’ meno trasparenza? Se è vero come da più utenti dimostrato che:
    manni sarebbe Lipperini
    che comunque Lara Manni è stata recensita da Lipperini.
    Un link dove rintracciare il bandolo.
    http://lucioangelini.wordpress.com/2012/03/15/loredana-lipperini-presa-a-serinate/#comment-9142

    Perché scrivo a te?
    Perché ti seguo con stima
    Perché ti occupi di comunicazione
    Perché ti considero lontana da interessi editoriali e una tua parola potrebbe essere chiarificatrice.
    SC

  3. Caro secchio o SC, innanzi tutto ti ringrazio per le attestazioni di stima. Ma su quanto scrivi non saprei proprio come aiutarti: ho letto qualcosa di queste polemiche, ma non sono addentro alla questione né, detto in tutta franchezza, mi pare cosa rilevante.

  4. Salve.
    Sicuramente è venuta a conoscenza della “battuta” di Beppe Grillo su Rosy Bindi: “che problemi di convivenza con il vero amore non ne ha probabilmente mai avuti…” e della risposta di Bersani che replica: “Indecenti parole di Grillo contro la Bindi. Sono segno di maschilismo e volgarità …”
    Sul blog di Grillo si è scatenata una discussione molto accesa a riguardo e – con mio grande stupore – ho notato la presenza di molti commenti in cui gli utenti spalleggiano il comico genovese, rincarando addirittura la dose contro la Bindi. La replica di Bersani invece è stata addirittura letta come un attacco contro le lesbiche, perché “indecente” non viene attribuito alla frase di Grillo ma all’omosessualità, con un salto logico che devo ancora capire: in che modo l’aggettivo in questione può essere riferito al lesbismo all’interno di quella specifica frase? Perché dover per forza difendere il proprio leader anche davanti a una caduta del genere? Mi sarei aspettata più commenti di scuse da parte degli utenti che seguono il blog di Grillo che questa volta ha detto una cavolata sessista e di cattivo gusto, perchè lascia intendere che la Bindi non sia abbastanza bella per aver avuto una relazione, che sia frigida o incapace di provare sentimenti (e il problema è che non è neanche la prima volta che se ne esce con baggianate del genere). Invece molti hanno voluto difenderlo a tutti i costi mettendo per giunta in bocca ad altri frasi non dette. Lei cosa ne pensa?
    Di nuovo, le donne di potere vengono attaccate sul piano personale, si scatena un polverone che dura un paio di giorni e poi niente fino al prossimo insulto sessista, che tanto arriverà presto o tardi.
    La ringrazio per la disponibilità.

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