Gli incidenti stradali sono determinati da tre fattori principali: l’infrastruttura stradale, il veicolo e l’errore umano.
Negli ultimi anni diverse ricerche americane, europee, e ora finalmente anche italiane, hanno identificato in particolare nella distrazione la causa fondamentale di errori per chi guida un veicolo.
La distrazione è definita dal National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) «una deviazione di attenzione dal compito primario, che è quello di guidare, a causa di altre attività visive, cognitive, uditive, o biometriche».
Secondo la «Ricerca demoscopica sui comportamenti alla guida» pubblicata quest’anno dalla Fondazione Ania, la distrazione alla guida porta a queste conseguenze:
- I tempi di reazione di chi guida e nello stesso tempo usa un dispositivo elettronico si riducono del 50%.
- A una volocità di 110 km orari chi parla al cellulare fa 14 metri in più prima di fermarsi.
- La distanza di arresto diventa di 39 metri se si guida col cellulare (8 metri se si usa l’auricolare o il kit vivavoce).
- Usare un dispositivo elettronico abbassa la soglia di attenzione rendendola simile a quella di chi guida con un tasso alcolemico di 0,8 g/l.
- Per chi parla al cellulare il rischio di fare incidenti aumenta di 4 volte.
In concomitanza con l’uscita della ricerca, la Fondazione Ania ha lanciato la campagna «Pensa a guidare» (agenzia McCann Erickson Italia), che ci accompagna da alcuni mesi.
È la prima campagna italiana per la sicurezza stradale che cerchi (lontanamente, molto lontanamente) di allinearsi con quanto fanno da anni i governi e le istituzioni di molti paesi nel mondo (dagli USA alla Francia, dall’Austrialia al Regno Unito), per mettere in guardia le persone dai disastri di morte e gravi menomazioni che può produrre una minima distrazione alla guida di un veicolo.
All’estero le campagne mostrano immagini molto esplicite delle conseguenze di incidenti stradali (sangue, funerali, disperazione): abbiamo visto l’anno scorso un video inglese che fu girato assieme ai ragazzi delle scuole superiori del south Wales e che da noi non passerebbe mai (vedi Comunicazione sociale e realismo inglese).
La campagna «Pensa a guidare» si ferma cinque passi in qua. Ma è sempre meglio di niente.
Questi gli annunci stampa/affissioni (clic per ingrandire):
Questi gli spot: (Per inciso: nota le differenze. Quello sul telefonino, che riguarda tutti, è il meno esplicito. Quello sul rossetto non solo è il più esplicito, ma finisce su una carrozzina… A te le considerazioni).