Archivi tag: Repubblica

Facce da Google Glass

Mi piacerebbe provare Google Glass. Molto. Ma… posso dire? A patto di non essere fotografata né ripresa mentre lo faccio. Perché la faccia che ti viene quando ci guardi dentro – occhi spalancati, pupille all’insù, sorriso vago – è per forza di cose imbambolata. A tratti ebete. «Dopo un paio d’ore, mi stufo di scrutare quell’angolo in alto a destraconfessava Continua a leggere

I giochi di parole di Matteo Renzi

Renzi

Fra i politici Renzi è quello che indulge più di tutti all’uso di figure retoriche, con una inclinazione speciale per le cosiddette figure di parola, quelle cioè che lavorano sul suono, sul significante più che sul significato (anche se ovviamente hanno ripercussioni anche sul significato): allitterazioni, anafore, chiasmi, figure etimologiche, paronomasie, ripetizioni, e altro. Perché lo fa? Continua a leggere

Veltroni scrive a Repubblica: dalla retorica del “ma anche” a quella del “non siamo”

Veltroni

Nella lettera di Walter Veltroni che oggi appare su Repubblica “Evitiamo le scissioni per salvare il Pd”, è disarmante il muscuglio di buona volontà e inutilità. Ho notato in particolare uno spostamento dalla retorica dell’aggiunzione, con cui nel 2008 metteva assieme i concetti più disparati, combinando l’incombinabile (“ma anche”), alla retorica della negazione con cui cerca di definire il Pd solo attraverso i “non siamo”, mai in positivo. Ecco come fa: Continua a leggere

La donna oggettino

Le immagini pubblicitarie che riducono la figura femminile a miniatura gingillosa, soprammobile tanto bellino quanto inutile sono molte. Ed esistono da talmente tanto tempo che ci appaiono normali, non ci facciamo più caso. Certo non possiamo denunciarle all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, perché non sono volgari né offensive. E non possiamo nemmeno lamentarcene troppo, perché: esagerata, i problemi sono altri, il neofemminismo ti ha dato alla testa. Però sai che c’è? Io sono stufa. Altro che donna oggetto: è donna oggettino. Guarda qua: Continua a leggere

Elezioni 2013: il M5S è “interclassista”?

Da ormai quasi vent’anni il marketing più accorto ha smesso di basarsi solo su criteri socio-demografici per individuare il target di prodotti, servizi, marchi (età, provenienza geografica, livello di istruzione, tipo di lavoro, censo), per costruire criteri basati sui valori e i significati che le persone attribuiscono a prodotti, servizi, marchi, le emozioni che provano, gli stili di vita che conducono. Criteri trasversali e indipendenti rispetto a quelli socio-demografici. La stessa cosa fanno da tempo, negli Stati Uniti e in Europa, molti studi politologici. Da noi invece no. Da noi si tende ancora ad analizzare i comportamenti di voto in termini socio-demografici. (Clic per ingrandire.)

Il voto 2013 per categoria socio-professionale

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L’intervista a Bersani su Repubblica: un muro di gomma

Negli ultimi due giorni molti si sono agitati, prima in rete e poi sulla stampa e la televisione, per convincere Beppe Grillo e gli attivisti M5S a fare accordi con il Pd «per il bene dell’Italia». Oggi però è comparsa su Repubblica un’intervista di Giannini a Bersani, da cui emerge un Bersani talmente chiuso in sé stesso, talmente incapace di fare autocritica, talmente ripetitivo in certe ossessioni che lo accompagnano da quando è segretario del Pd, che mi pare sia proprio a Bersani e non a Grillo che nei prossimi giorni vadano indirizzate petizioni per chiedergli maggiore apertura e lungimiranza. Continua a leggere

Il “prestigio” sociale delle professioni

Sabato scorso è uscito su Repubblica il risultato di un sondaggio condotto da Demos-Coop per la Repubblica delle idee, da cui risulta che:

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