Archivi tag: Valigia Blu

Perché l’articolo del Corriere sull’uomo che aveva pagato Pamela per fare sesso era sbagliato

Corriere

Oggi è uscita su Valigia Blu questa mia riflessione:

I fatti sono noti: il 7 febbraio esce sul Corriere della sera un articolo di Fabrizio Caccia (inviato a Mogliano) sull’uomo che, poco prima che Pamela Mastropietro fosse orribilmente uccisa nei pressi di Macerata (mentre scrivo non sono ancora chiare le cause della sua morte), aveva avuto con la ragazza un rapporto sessuale in cambio di denaro. In poche ore il pezzo suscita sui social media reazioni di rabbia, sconforto, indignazione e un gran numero di critiche anche ben argomentate, a tal punto che due giorni dopo il Corriere decide di eliminarlo. Così, di colpo, senza commenti né scuse per l’errore. Un errore gravissimo, invece, sul quale una testata giornalistica come il Corriere della sera (che è il quotidiano più venduto in Italia) avrebbe dovuto fare una riflessione pubblica e trasparente, scusandosi con i lettori e le lettrici, facendo autocritica e proponendo una ricostruzione diversa di quanto accaduto alla ragazza prima che fosse barbaramente uccisa.

Cerco di spiegare perché l’errore del Corriere è pesante, innanzi tutto dal punto di vista umano ed etico, poi giornalistico e comunicativo. Continua a leggere

#Fertilityday2016, una campagna da ritirare

fertility-day

Mi chiedono cosa penso del #fertilityday2016, previsto per il 22 settembre, e della relativa campagna, anticipata in queste ore e accompagnata da moltissime polemiche in rete. Penso, in estrema sintesi, che solo una classe politica completamente scollata dalla realtà può dimenticare che in Italia la vera e unica ragione per cui non si fanno figli è che manca, da decenni, qualunque sostegno alla maternità e alla paternità: come si fa a fare bambini con il precariato a oltranza (si parla sempre di gggiovani, ma ci sono quarantenni e cinquantenni precari da sempre), con asili nido e scuole materne costosissime, con assegni familiari risibili, con aziende (piccole, medie, grandi) che nella stragrande maggioranza da decenni, ripeto, disincentivano in tutti i modi e con tutti i mezzi – espliciti, impliciti, diretti, indiretti – il fatto di fare figli? Ne risulta una campagna, per dirla con le parole dell’ottimo articolo di Matteo Pascoletti, oggi su Valigia Blu, Continua a leggere

L’orrore di Parigi dimostra che i media devono fare debunking in tempo reale, di Valigia Blu

Parigi_dopo_gli_attacchi_Charlie_Hebdo

Per completare le riflessioni di questi giorni sugli attentati terroristici a Parigi e sul modo in cui sono stati presentati, raccontati e commentati  sui media, trovo imprescindibile la lettura di questo approfondimento pubblicato oggi su Valigia Blu:

«Pubblichiamo questo post nella speranza di contribuire al dibattito anche qui in Italia. Ieri abbiamo lavorato a un post di debunking sulle notizie, rivelatesi poi false, pubblicate e diffuse dai media italiani. È chiaro che in situazioni come quella degli attentati a Parigi la fretta, la velocità, la tensione del momento possono indurre ad errori (anche se alcuni errori non possono di certo essere giustificati così), quello che però dovremmo pretendere e come professionisti dell’informazione e come lettori Continua a leggere

Migranti: solidarietà e accoglienza insegnando la lingua italiana

Migranti

A proposito delle raccolta che sta facendo Valigia Blu di storie positive sull’accoglienza che moltissimi italiani mettono in atto ogni giorno nei confronti di migranti che vengono da tutto il mondo, segnalo la storia che appare oggi su Nuovo e utile. Ilaria si laureò con me in Semiotica ormai diversi anni fa. Da anni lavora a Milano con Annamaria Testa, che le ha chiesto di raccontare l’esperienza che sta facendo da tre anni. Ecco le sue parole:
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Migranti: storie di solidarietà e di accoglienza. Un progetto collaborativo

Migranti

Oggi riprendo la splendida iniziativa che alcuni giorni fa ha lanciato Valigia Blu Migranti, storie di solidarietà e accoglienza. Un progetto collaborativo. L’idea è diffondere anticorpi in rete (ma anche fuori) contro il razzismo e l’intolleranza che spesso si agita quando si parla di “clandestini”, “barconi”, “migranti”, “immigrati” e così via. Nelle parole di Arianna Ciccone: Continua a leggere

Perché i media italiani demonizzano Internet? Un esempio eclatante

Immagine sulla solitudine dei social network, Repubblica 14 marzo 2015

Non sopporto la tendenza a demonizzare Internet che i media italiani (stampa e tv) mettono in scena quasi ogni giorno. In un paese con statistiche di accesso a Internet fra le più basse d’Europa (vedi Internetworldstats), con una cultura informatica e di rete traballante e poco diffusa persino fra i cosiddetti “nativi digitali”, con un’agenda digitale della quale molto si parla ma a favore della quale (ancora) poco si fa, trovo culturalmente reazionario e irresponsabile l’accanimento allarmistico e apocalittico con cui in Italia giornalisti, politici, intellettuali spesso parlano di Internet, social media e tecnologie digitali. Cosa vuol dire demonizzare? Vuol dire Continua a leggere

«Abbiamo recuperato 153mila posti di lavoro», dice Renzi. Vero? Falso? Confutabile?

Lavoro

Piegare i numeri, i dati, i risultati delle elaborazioni statistiche in modo funzionale ai propri scopi persuasivi è qualcosa che fanno tutti i politici da sempre. Va detto però che Matteo Renzi anche in questa pratica comunicativa – come in altre – spesso esagera. Il che lo mette a rischio di continue critiche e smentite. Va anche detto che Renzi, fino a un certo punto, se ne può fregare Continua a leggere