La medicina lavora con le probabilità e comunicarlo è complesso

Oggi sul Corriere della sera, edizione di Bologna, è uscita questa intervista di Francesca Blesio, che ringrazio:

2 risposte a “La medicina lavora con le probabilità e comunicarlo è complesso

  1. Ne parlavo ieri con la Comizietta, 16 anni: “Papi, ma io, se non ci fossi tu a spiegarmi le cose, non mi sentirei… non mi sento tutelata da questo governo, da voi adulti che state gestendo la pandemia. Sembra che stiate facendo le cose un po’ a caso.” E come darle torto? Come prendere la dichiarazione di Magrini quando dice che la scelta della sospensione di AF e una decisione politica, ma i dati sono rassicuranti? Cosa pensare dei vari titoli dei giornali, dove si mettono in relazione fatti a caso solo per generare paura sulla malattia e i vaccini? – Io le comunico le cose basate su dati condivisi, consolidati, le faccio vedere sempre il bicchiere mezzo pieno e non le nascondo mail il bicchiere mezzo vuoto, perché anche negare le difficoltà non è una buona idea, “Papi, quelli che dicono che fai così e fai cosà per stare meglio durante la reclusione, ma dopo un anno io voglio anche dire che mi sono rotta le palle!”. E’ un equilibrio difficile, ma va trovato. – Penso anche io che andrebbe curata molto di più la comunicazione su queste cose.

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