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C’è pessima comunicazione, in giro. Ma la comunicazione e lo storytelling non sono solo slogan vuoti e manipolazione ingannevole

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Ho visto solo oggi, grazie alla segnalazione di Fabio, questa TEDx conference che Stefano Andreoli, sempre corrosivo e divertente, ha tenuto nel giugno 2019. Il discorso è brillante, vale ben più dei 18 minuti che dura, e mette il dito su diverse piaghe della comunicazione pubblicitaria, politica e aziendale di oggi, spesso inutilmente enfatica, superficiale fino a essere vuota, o manipolatoria nel senso peggiore del termine, che implica menzogne o addirittura truffa. Userò questo video anche in aula, per far ridere gli allievi e le allieve dei problemi della comunicazione contemporanea. Ma li inviterò anche a prendere le distanze da ciò che Stefano dice. Per questi tre motivi, pochi ma fondamentali: Continua a leggere

Spot Fineco: perché dire (ancora) «uomo» quando si poteva parlare di «esseri umani» o «persone»?

Fineco

In Italia l’uso del genere grammaticale femminile nel caso di parole riferite alle donne e l’attenzione a evitare il più possibile il maschile generico, quello con cui si indicano uomini e donne in generale, sono molto più diffusi oggi di cinque o dieci anni fa. In questo anche la lingua italiana si sta adeguando a una soglia di attenzione che nei paesi anglosassoni è alta da anni: si pensi all’uso di «person» invece di «man» che già nel 2000 indusse la rivista Time a cambiare il celebre «Man of the Year» in «Person of the Year» nella copertina di fine anno. In Italia molti e molte ancora considerano queste attenzioni un’esagerazione, una forma di Continua a leggere

Tre borse di studio INPS a copertura totale dei costi del Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media

MasterCom

Sono ancora disponibili tre borse di studio INPS a copertura totale dei costi di iscrizione per la nuova edizione del Master di I livello in Comunicazione, Management e Nuovi Media (MasterCom), organizzato congiuntamente dall’Università di Bologna e dall’Università di San Marino. Se sei figlio/a di un/a di una persona (che lavora o è in pensione) appartenente alle categorie assistite dall’INPS e sei senza lavoro, puoi ottenere una borsa: qui il Bando di Concorso INPS. Il Master offre un’opportunità di formazione specialistica sulla comunicazione professionale e aziendale, con un focus particolare sul web, i social media e le forme più innovative di comunicazione, negli ambiti del guerrilla e del viral marketing, dell’experiential marketing, dell’internet marketing, del social media marketing. Se hai almeno una laurea triennale e vuoi intraprendere un percorso di formazione professionalizzante sulla comunicazione contemporanea, il Master fa al caso tuo. Anche se già lavori e vuoi continuare a studiare lavorando, Continua a leggere

Master in Comunicazione, Management e Nuovi Media dell’Università di Bologna e di San Marino: aperte le iscrizioni

MasterCom

Sono aperte le iscrizioni alla nuova edizione del Master di I livello in Comunicazione, Management e Nuovi Media (MasterCom), organizzato congiuntamente dall’Università di Bologna e dall’Università di San Marino. Il Master offre un’opportunità di crescita culturale e formazione specialistica sulla comunicazione professionale e aziendale, con un focus particolare sul web, i social media e le forme più innovative di comunicazione, come il guerrilla e il viral marketing, l’experiential marketing, l’internet marketing, e così via. Se hai almeno una laurea triennale e vuoi intraprendere un percorso di formazione professionalizzante sulla comunicazione contemporanea, il Master fa al caso tuo. Se già lavori e vuoi continuare a studiare lavorando, Continua a leggere

Contro ogni pregiudizio etnico o razziale, il DNA ci mostra che le nostre origini sono sparse nel mondo

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La recente campagna di Momondo, piattaforma web di viaggi che punta molto sui valori della tolleranza e dell’apertura mentale, culturale e umana, ci fa riflettere sul fatto che basterebbe un’analisi del DNA per scardinare alcune convinzioni che molti di noi hanno sulla loro identità etnica e geografica (sono italiano/a, inglese, francese al 100%) e alcuni pregiudizi che, anche inconsapevolmente, molti nutrono su persone di altri paesi, etnie, razze, religioni (non sopporto i tedeschi, perché freddi e rigidi, non mi piacciono i popoli latini, troppo chiassosi, ecc.). Il video dura poco più di cinque minuti, guardalo fino in fondo, che ne vale la pena (trovato grazie a Luisa Carrada): Continua a leggere

“Fertility Day: andiamo oltre i capri espiatori”, di Massimo Guastini

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Ritengo utile pubblicare l’articolo che Massimo Guastini – direttore creativo e partner di CookiesAdv, Presidente dell’Art Directors Club Italiano dalla fine del 2010 al febbraio 2016, ha scritto sul sito della sua agenzia. Utile per tutti/e i/le giovani che intraprendono percorsi di studi umanistici, in particolare nell’area della comunicazione, perché offre elementi concreti sul mercato del lavoro che li attende, con un’attenzione particolare per i compensi (bassissimi), i costi complessivi delle campagne di comunicazione (altissimi, in rapporto a quelli di chi ne crea i contenuti) e la complicità – aggiungo io – con cui tutti, in Italia, accettiamo che le professioni che implicano cultura umanistica (la più vasta, la più complessa, la più difficile da ottenere seriamente, e sottolineo seriamente) siano sottopagate. Siamo tutti complici, tutti: dalla ministra Lorenzin che va in tv chiedendo ai professionisti della comunicazione un contributo “a titolo gratuito”, ai docenti di materie umanistiche che, sotto sotto, si sentono sempre di “serie B” rispetto ai colleghi “scienziati”, fino ai/alle neolaureati/e che accettano proposte di lavoro indecenti e stipendi da fame perché tanto, se non lo fanno, ci sarà sempre qualcuno/a che lo fa al posto loro. Vogliamo uscire, una buona volta, da questo cicolo vizioso? Leggi cosa racconta Massimo Guastini (i grassetti sono miei): Continua a leggere

“Come non detto”, ovvero: come lasciare intendere, alludere, presupporre, dare per scontato, sottintendere (e altri impliciti)

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In questi giorni ho letto (e presentato in una libreria di Bologna) Come non detto. Usi e abusi dei sottintesi, di Filippo Domaneschi e Carlo Penco, due colleghi che insegnano all’Università di Genova. Consiglio vivamente di leggere (no anzi, studiare) questo lavoro a chiunque si occupi di comunicazione, in qualunque ambito e a qualunque livello, perché spiega con linguaggio chiaro e scorrevole i meccanismi attraverso i quali riusciamo a comunicare in modo implicito – a volte senza volerlo, ma spesso intenzionalmente – molto più di quanto diciamo in modo esplicito, aperto, diretto. E il “non detto” non è solo – sempre – quantitativamente superiore a ciò che viene detto, ma qualitativamente – spesso – molto più rilevante. Dal prologo “Attenti a quell’iceberg”: Continua a leggere