Archivi categoria: gender studies

Donne. «Ci vogliono perfette come Barbie, ma non troppo: se no, diventiamo una minaccia»

Ieri è uscita sul Fatto Quotidiano Extra un’intervista che mi ha fatto Elisabetta Ambrosi, che ringrazio. Abbiamo parlato di donne e politica, stereotipi di genere, comunicazione di massa, pubblicità, disuguaglianze nell’accesso al lavoro e nella partecipazione all’economia del Paese, diritti e altro. Con un passaggio su Barbie di Greta Gerwig. Puoi scaricare o leggere qui di seguito l’intervista.

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Le obiezioni che BarbieMovie sta suscitando dicono più cose su di noi che sul film o sulla bambola

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Ieri Milena Vesco e io abbiamo fatto una diretta su Instagram, per riflettere sulle principali obiezioni e critiche che il film Barbie ha suscitato finora. Perché lo abbiamo fatto?

Perché credo che il film sia molto interessante, non solo dal punto di vista cinematografico, per la splendida sceneggiatura di Greta Gerwig e Noah Baumbach, le fantastiche scenografie e altro che lascio a chi è più esperto/a di me commentare, ma come magistrale operazione di marketing da parte d Mattel, e soprattutto come specchio della nostra società, delle relazioni fra uomini e donne, della condizione femminile nel mondo occidentale, fortemente condizionato dalla comunicazione di massa, dalla spinta a consumare, fare soldi e competere, dall’ossessione per l’apparenza e l’immagine. Penso dunque che i fastidi e le antipatie che il film suscita, molto più degli entusiasmi, ci dicano molto su

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Il nuovo spot Dietorelle e l’omosessualità femminile

Spot Dietorelle 2021

Da diversi anni persino in Italia – dove arriviamo tardi su tutto – la pubblicità rappresenta coppie gay e/o famiglie che includono l’omosessualità maschile con una certa frequenza, fino al punto che da poco qualcuno ne ha parlato in termini di moda, tendenza. Più difficilmente la comunicazione commerciale mette in scena coppie formate da donne, perché anche nella pubblicità italiana – come nella nostra società – l’omosessualità femminile resta più nascosta. Quando va bene, è accettata ma…

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A che punto stanno le donne, in Italia?

Lunedì 8 marzo ho pubblicato un articolo su LabParlamento, in cui faccio il punto sulla situazione di disparità che vivono e soffrono le donne italiane, messe molto peggio della media europea per disoccupazione, stipendi più bassi degli uomini (a parità di merito e carriera), difficoltà di raggiungere i vertici nelle aziende e nelle pubbliche amministrazioni. Eppure, ancora molte e molti di noi si fanno il viaggio (l’espressione gergale rende l’idea) della parità raggiunta. Ecco invece i dati.

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Che fine ha fatto il neofemminismo di dieci anni fa?

se-non-ora-quando

Venerdì 8 marzo è uscito sul Fatto Quotidiano questa mia riflessione, che ripropongo ora perché di alcuni problemi non bisogna parlare solo in occasione dell’8 marzo, ma tutti i giorni: Continua a leggere

Le tesi di laurea che ho pubblicato sul blog dal 2009 a oggi

Tesi di laurea

Ho aggiornato e messo in ordine l’elenco delle tesi di laurea e tesine d’esame che ho pubblicato su questo blog, dal luglio del 2009 (quando mi venne in mente di farlo) a ieri. Prometto che d’ora in poi terrò questa pagina (vedi sopra) sempre aggiornata. 🙂 Rivederle tutte insieme e rileggerne alcune mi ha resa consapevole di quanto siano ancora utili e attuali, nonostante in certi casi siano passati diversi anni. Per tutti: studenti e studentesse, laureandi/e, persone curiose, pubblico generico. Le trovi seguendo questo link, in ordine cronologico inverso, dal 2009 a ieri: Tesi di laurea pubblicate.

La violenza sulle donne colpisce anche i loro figli. Occorre intervenire subito, non c’è più tempo #timeout

#timeout

Molti studi e molte statistishe mostrano che, quando le donne che subiscono violenza sono madri, a subire violenza (fisica o psicologica) sono spesso anche i loro figli. In 2 casi su 3, ad esempio, i bambini assistono alla violenza inflitta alla madre e per questo hanno più probabilità di agire o accettare violenza a loro volta, quando saranno adulti. WeWorld Onlus, ONG italiana che ogni giorno lavora per Continua a leggere