Un’interfaccia davvero innovativa presentata a Singapore

Ikea Singapore

Il video, pubblicato su YouTube il 3 settembre scorso, ha già oltre 12 milioni di views. Senza parole. 🙂

5 risposte a “Un’interfaccia davvero innovativa presentata a Singapore

  1. Qualche anno fa girava questa pubblicità del “book” in spagnolo:

  2. E adesso, dài!, se mi posso permettere, ancora stiamo leggendo (mi sono appema letto il pezzo di Neuburg) di una delle due o tre questioni (il Medio Oriente) che decideranno il futuro del Pianeta e del modo di parlarne e subito ti trovo questa roba del catalogo Ikea.
    Giova’, scusa ma mi sembra come al Telegiornale o alla Tv in generale.

  3. Beh, mi lascio andare a un commento non musicale: GC dice che è “senza parole” (e ride); quoto il “senza parole” ma non il riso cioè io ci avrei messo la faccina rossa sulfurea. Spiego: 12milioni di views per il rilancio di un catalogo cartaceo che se c’è una cosa su cui si dovrebbe risparmiare sono proprio i cataloghi di carta, dato che con il web, i mobiletti ikea li puoi anche smontare e rimontare – sul display intendo – e non solo vedere e ordinare.

    Dunque l’argomento è serio. E bisognerebbe vedere se tra gli ottomila commenti qualcuno li manda a cagare… Ah, già, non se po’, ti bannano…

  4. Onestamente: io sì, io ho riso. Ridacchiato. Sorriso di sicuro. E sì, capisco che dia sui nervi, un video celebrativo dedicato al catalogo IKEA – e mi assoccio a chi pensa che siano un utile spreco di carta, nell’era 2.0. Però rimane la presa in giro ai pomposi spot dei vari ed eventuali devices elettronici che ci assalgono mensilmente, ed è questa la caratteristica che ho apprezzato nel video. Ora, se solo lo avessero fatto con un libro qualsiasi, per omaggiare la lettura stessa …

  5. Si, ok, ma la presunta superiorità del libro cartaceo vale solo per alcuni aspetti, mentre per altri è completamente surclassata dal formato elettronico, pensate ad es alle enciclopedie, o ai cataloghi, appunto. Chi è interessato alla lettura sfrutta entrambe le risorse oggi a disposizione, anzi sfrutta il formato elettronico, ovvero lo scan, per procurarsi ciò che un tempo passava attraverso le fotocopiatrici, e non per atto di pirateria, ma perché la maggior parte dei libri costa cifre esagerate (dentro c’è anche il costo dei cataloghi) o spesso non è disponibile, Finnegans Wake ad es (ma ovviamente la Mondadori stampa il catalogone oscar in non so quante migliaia di inutili copie…).

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