Mentiamo tutti e tutte, non solo i brand. Con l’IA abbiamo più mezzi per farlo

Condivido la registrazione dell’incontro sul tema “Fake reputation”, organizzato con Ferpi EmiliaRomagna da Luca Poma e Daniele Chieffi giovedì 21 settembre su Zoom. Prenditi un paio di ore per ascoltarlo tutto, magari mentre fai altro, perché è davvero ricco di stimoli, idee e informazioni. Di cosa ho parlato io?

In meno di dieci minuti, ho cercato di ricondurre il concetto di fake alle sue fondamenta semiotiche, psicologiche, antropologiche. È molto difficile, a volte impossibile, distinguere chi dice la verità da chi mente, nella vita di tutti i giorni fra amici, in amore, sul lavoro. A maggior ragione è difficile, oggi, nella comunicazione commerciale e in quella dei brand, che usano tecnologie, media e canali sempre più numerosi, digitalizzati e stratificati.

Ancora più difficile con l’uso di massa delle Intelligenze Artificiali, capaci di mentire e contraffare tanto quanto sono capaci di farlo gli esseri umani che le hanno create e di continuo le nutrono di dati e possibilità. Le intelligenze artificiali non mentono più di noi, ma come noi, vale la pena ribadirlo, visto che tutti e tutte mentiamo sempre e le menzogne che vanno a segno sono, anche se non ci piace pensarlo, la stragrande maggioranza, come spiego nel mio intervento, circa dal 24′ al 34′.

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