Se Sharon Stone avesse le rughe di George Clooney

Ho trovato sul blog Il corpo delle donne, di Lorella Zanardo, un post che ti rilancio:

«Qualche giorno fa Giampiero, carissimo amico, mi diceva che a suo avviso le donne invecchiano peggio degli uomini. Cercavo di spiegargli che non è così, anzi. Le donne si tengono di più, sono a volte meno pigre, si curano, fanno ginnastica… Non lo convincevo.

Poi ho capito.

Ho capito che quello che lui intendeva stava dentro il suo sguardo.

Noi tutti ci guardiamo l’un l’altro partendo da pre-concetti ben radicati in noi che agiscono a livello subliminale, di cui non ci rendiamo conto e che spesso ci sono stati tramandati da generazioni.

George è nato il 6 maggio 1961.

clooney

Sharon è nata il 10 marzo 1958.

Sharonstone

Sharon Stone ha 51 anni.

È unanimemente giudicata una donna bellissima.

George Clooney ne ha 48.

È unanimemente giudicato un uomo bellissimo.

Possiamo affermare che il mio amico Giampiero ha torto?

Apparentemente sì.

Sharon non ha le rughe naso-labiali profonde.

clooney naso

E non ha nemmeno le rughe profonde di George sulla fronte.

clooney fronte

Qualcuno però potrebbe obbiettare che forse la Stone nella foto sopra non appare al naturale, mentre Clooney sì.

Facciamo dunque un esperimento.

Con Photoshop abbiamo disegnato le rughe di Clooney sul volto di Sharon.

USA/

Com’è Sharon ora?

È ancora bella ?

È meno bella?

Prendiamoci un po’ di tempo per favore…

Come è cambiata la nostra percezione della Stone?

Cosa è cambiato?

Probabilmente la Sharon al naturale, senza ritocchi, è oggi pressappoco così.

Però, come dice Giampiero, se fosse così, vorrebbe dire che invecchia “male”.

George con le sue belle rughe, invece, invecchia bene.

Perché?

Un tempo si sarebbe risposto perche le donne sono fatte per fare figli, perdono di attrattiva quando non sono piu fertili.

Ma ora?

Da anni l’accoppiamento non è più legato unicamente alla riproduzione.

È veramente meno attraente una bella donna con le rughe?

O siamo vittime di un pre-concetto?

Le rughe in un uomo piacciono, si dice, perché comunicano esperienza, vita vissuta, saggezza, protezione.

Anche in una donna.

Il pre-concetto ci impedisce di vedere ciò che probabilmente è già realtà.

Forse è ora di indossare nuovi occhi.»

Lorella Zanardo, Il corpo delle donne

5 risposte a “Se Sharon Stone avesse le rughe di George Clooney

  1. Non so. Solitamente quando si dice che “si invecchia male” significa che si perde visibilmente e in fretta la freschezza e la compattezza della giovinezza. Quindi forse il paragone va fatto tra le differenze tra Clooney-giovane e Clooney-vecchio e le differenze tra Sharon-giovane e Sharon-vecchia (ovviamente non ritoccata).

    Però io non capisco molto che cosa si cerchi di dire con tutto ciò. E’ ovvio che da un punto di vista biologico le donne invecchiano come e quanto gli uomini. Altrimenti anche gli organi interni come il pancreas si disferebbero a velocità superiore e le donne vecchie non esisterebbero del tutto.

    Quindi, cosa si vuole dimostrare? Che la bellezza sta negli occhi di chi guarda? Che i nostri valori estetici sono dettati dalla cultura dominante? In questo caso ben venga la riflessione (un tantino scontata, se posso permettermi), ma non si parli solo di donne giudicate e ci si chieda se questa stessa cultura dominante non volge anche il giudizio delle donne su alcuni soggetti più che su altri. Si pensi ad esempio all’uomo anziano flaccido coi pantaloni ascellari in stile Fantozzi. Basterebbe “indossare occhi nuovi” per trovarlo meraviglioso.
    Personalmente direi “ma anche no!”.

    Oppure si parla di un’attrazione più fisica, atavica, biologica? E in questo caso, se Giampiero è attratto dalla pelle liscia da toccare, propria di una giovane in età fertile, ha tutte le ragioni nel dire che una Sharon Stone con le rughe è invecchiata male. Mentre Lorella, che magari è attratta da chi la intriga con lo sguardo dell’uomo maturo che “guida il branco”, ha tutte le ragioni per schifare gli adolescenti.

    Il punto, secondo me, è non discriminare mai. Nel lavoro, ad esempio, con clausole quali “le bella presenza” (e Berlusconi non è certo il primo italiano che applica questa clausola) o in tutti quei casi in cui si offrono vantaggi e visibilità in nome di un supposto tornaconto estetico (e in quest’ultimo caso rientra anche la preponderanza di donne avvenenti in TV, benissimo documentata dal doc della Zanardo).

    Quanto alla vita privata, a mio parere, per fortuna le cose siano molto più bilanciate di quelle che appaiono nei media. E le persone interessanti, uomini o donne che siano, hanno estimatori a tutte le età. Persino in Italia.

  2. e brava Giovanna! Finalmente! io ho pressapoco gli stessi anni di S.Stone una volta e mezzo i suoi chili, due figli fatti da me (e non come lei avuti senza mettere in gioco il proprio fisico) e la metà delle sue rughe, (rughe delle quali non ho mai contrastato l’avanzata). A conti fatti sono meno “sfatta” di lei e soprattutto non mi sento vecchia ne’ vengo mediamente considerata tale.
    Certo le rughe comunicano esperienza, vita vissuta, saggezza, protezione, ma anche consapevolezza di sè, equilibrio,
    E’ questo mix che fa belle.
    Debbo però dire che se le cinquantenni oggi non vengono più percepite come vecchie e non si sentono tali al punto da scambiarsi i vestiti con le proprie figlie poco più che ventenni, lo si deve, nel bene e nel male, anche a personaggi come la Stone che inseguono la giovinezza a tutti i costi e con qualsiasi artificio perchè vedono la vecchiaia come una sottrazione di vita
    …e così invecchiano male…

  3. ciao a tutti. in risposta a giulia g. quando scrive:”Si pensi ad esempio all’uomo anziano flaccido coi pantaloni ascellari in stile Fantozzi. Basterebbe “indossare occhi nuovi” per trovarlo meraviglioso.
    Personalmente direi “ma anche no!”.” Per il resto son d’accordo.
    Il tuo esempio è un po’ estremo. Se da un lato abbiamo la sharon liftata e bomba sexy e dall’altro fantozzi non ne viene nulla di buono. Credo che il punto toccato da Loredana Zanardo è che bisogna vedere uomini o donne per quello che sono. Persone e non generi o categorie. Solo quando si avranno questi “occhi nuovi” si smetterà di dire che la donna è bella se e solo se è tirata, lifata, sempre sexy, figa ecc. e soprattutto la donna smetterà di rovinarsi chirurgicamente e inizierà a invecchiare come george clooney. Anche perchè, solo ora, una sharon stone liftata può essere, per cosi dire, ancora una bella donna ma col tempo l’esito è terribile, ancora peggio di una donna che si lascia invecchiare naturalmente. Può sembrare estremo ma la fine è pressapoco cosi: http://images.teamsugar.com/files/upl0/1/13839/09_2008/something1.jpg

  4. Sì, JD, quella di Fantozzi era una provocazione. Ma a me non sembra che Lorella Zanardo suggerisca, come dici tu, che bisogna vedere gli uomini e le donne per quello che sono. Magari sarebbe d’accordo con te, ma quello che dice nel pezzo postato da Giovanna è un’altra cosa: dice che non bisogna avere preconcetti nel guardare l’altro. E questa riflessione, è importante notarlo, riguarda solo il punto di vista estetico.
    Vedi quindi che la provocazione ci stava, perchè anche quello verso la bruttezza di un Fantozzi è un preconcetto estetico. Avrei potuto essere più estremista e dire un Gasparri, un Bondi…Ma non volevo cadere nel volgare 😉

    Nel mio discorso ci tenevo sottolineare una differenza: un conto è dire “non guardiamo solo alla bellezza estetica nelle persone ma andiamo oltre”, e un altro conto è dire “bisogna cambiare i criteri estetici della società”. Volendo battere questa seconda via è bene poi chiedersi: chi decide quali criteri cambiare e chi no? e in base a che cosa? Tante sono le categorie ritenute comunemente meno decorative: mi vengono in mente le persone obese, gli uomini asiatici, gli albini, gli anziani…

    Io credo che se si eccettuano le discriminazioni di cui parlavo (l’unico problema concreto, a mio parere), la paura di ciscuna donna è quella di perdere, invecchiando, quelle attenzioni a cui è abituata e che negli anni sono venute ad essere una delle colonni portanti della sua personalità. Il rimedio a questa paura è riconoscere la vacuità della cosa. Questo compito è facilitato dalle persone che quotidianamente, invecchiando con te, ti dimostrano di non avere nei tuoi confronti il metro di giudizio che usano per la foto di Sharon Stone, anche se tu sei Sharon Stone.

    Diciamo quindi, più in generale, che auspichiamo una società dell’essere, più che dell’apparire e rendiamoci conto che non sono le differenze di genere il punto.

    Vorrei lanciare un’altra provocazione: spiegatemi la differenza nel preconcetto tra Briatore che sta con le modelle ventenni e la Golino che sta con Scamarcio.

  5. Vai Giulia! Briatore con le modelle ninfette è il solito stereotipo del vecchio re (che non usiamo più ammazzare una volta che perde il suo potere…).
    Valeria Golino incarna la dea che può esigere per sé l’uomo che sceglie. Che troppe volte i maschietti scambiano per la strega. Storia lunga…

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