#PrimariePd: i quattro candidati e le donne

I quattro candidati alle primarie del Pd

Marina Terragni ha esaminato le mozioni in cui i quattro candidati alle primarie del Pd esprimono le loro «linee politico-programmatiche»  – ovvero le loro idee sul partito, sul Paese e la loro visione del futuro – mettendo a confronto i passaggi sui temi attinenti alle donne. Puoi leggere il risultato nel post: «#PrimariePd: i quattro candidati e le donne». La mia opinione in sintesi? Quando va bene, chiacchiere. Quando va male, neppure quelle.

18 risposte a “#PrimariePd: i quattro candidati e le donne

  1. ..dopo leggo ,però dai Renzi una donna sul palco ce l’ha messa, apprezza lo sforzo…;-)

  2. Terragni non e’ obbiettiva, e’ una puppattiana dura e pura. Non puo’ essere obbiettivo chi e partigiano di un personaggio come Puppato che prima partecipa il 12 ottobre ad una manifestazione indetta da Rodota’, Landini e Don Ciotti a difesa della Costituzione e subito dopo vota si alla modifica dell’ art. 138.

  3. grazie Giovanna. Ho letto con attenzione Terragni. Condivido la tua opinione sull quantità di parole a cui non fanno quasi mai seguito i fatti, ma devo anche far notare che nel documento Civati compare qualcosa di nuovo sul punto di vista da assumere circa la questione donne…Documento che, molto verosimilmente, è stato elaborato dalle tante donne in gamba che stanno dietro o accanto, fate voi, alla sua candidatura.Ornella

  4. MARINA TERRAGNI? Questa TERRAGNI qua:
    “Ho scritto questo commento al blog di Civati, che ha fatto una enorme scorrettezza speculando sulla questione della delibera che consente la sepoltura dei feti a Firenze, a seguito di un articolo vergognoso e pieno di falsità, scritto dalla sua collaboratrice Marina Terragni.

    Trovo che si tratti di una delle cose più brutte che sono avvenute in questa campagna per le Primarie e mi auguro che Pippo faccia ammenda.

    Una porcata falsa e pretestuosa così me la sarei aspettata giusto dalla curva ultras dei mandanti di Cuperlo, non da lui.”

    Che squallore…

  5. Ma che credibilità può avere un post del genere in questo momento? E’ una marchettona un po’ sgraziata e troppo evidente alla Terragni. Le marchette alle amiche andrebbero fatte un po’ meglio…

  6. “È il caso di Marina Terragni, collaboratrice di Giuseppe Civati, che sul suo blog su Io Donna dedica regolarmente un post di accusa al sindaco di Firenze. L’ultimo, di ieri, è intitolato “Renzi, l’aborto e il cimitero dei non-nati”. Una questione – quella della della delibera comunale per la creazione di uno spazio di inumazione dei feti abortiti – naturalmente spinosa e su cui sarebbe lecito dissentire, se non fosse che Terragni non pare farlo in maniera del tutto legittima.”
    http://www.linkiesta.it/blogs/urne-chiuse/i-professionisti-dellantirenzismo

  7. Non ho letto nessuno dei post della Terragni ma anche a me quella del cimitero di feti mi sembra una cosa non solo schifosa ma anche veramente ideologica (e non a favore delle donne). I genitori possono gia’ seppellire il feto nel cimitero questo e’ previsto dalla legge e non c’era nessun bisogno di una spazio speciale se non per mettere in risalto cosa e’ sepolto li. Del resto cosa aspettarsi in un paese dove l’70% – con punte del 90% in certe regioni – dei medici che possono praticare l’aborto e’ obiettore.

  8. Terragni & Puppato una bella coppia di opportuniste. Puppato oltre che difensora della costituzione che poi tradisce si spaccia per ambientalista e difensora delle donne, ma queste due affermazioni sono in contraddizione con quello che in realta’ combinano.
    Entrambe appoggiano Civati. Traetene le conseguenze, donne.

  9. Simone Grossi, non ho mai incontrato Marina Terragni in vita mia, né vedo come il mio post possa essere “una marchettona” (chi ci guadagna qualcosa? Marina Terragni? io? qualche candidato Pd?). Fra l’altro ho scritto – pur molto sinteticamente – cosa penso delle “mozioni” dei i quattro candidati Pd sulle donne (tutti): o chiacchiere o nullità. Il suo commento è ridicolo e lei è un maleducato. Se interviene un’altra volta con questi toni e contenuti, cancellerò ciò che scrive. Questa volta non l’ho fatto solo perché basta leggere il suo commento per squalificarla come commentatore.

  10. Io ritenevo la Terragni un personaggio squallido e una persona ottusa. E conferma le mie ipotesi, dato che sta sbraitando sul post de Linkiesta minacciando querele a destra e a manca e sul post di Enrico Sola (@suzukimaruti) continuando a ripetere “sei una sòla!” Che calembour, che humor! Direi che il personaggio si qualifica da solo…

  11. Terragni e’ facile a minacciare querele ha minacciato anche me per aver criticato Puppato . Ma can che abbaia non morde. Uso il termine can perché mi sembra più corretto che cagna. Sono pero’ d’ accordo con Giovanna Cosenza quando dice che ha solamente pubblicato il pensiero di Terragni su i quattro aspiranti alla carico di segretario del PD, permettendo cosi un confronto. Sono anche d’ accordo quando ribadisce che il dibattito confronto non dovrebbe scadere nella volgarità.

  12. Le donne, come i giovani, hanno tutto da guadagnare, nella situazione attuale, da crescita economica e conseguente aumento dell’occupazione. Se questo è vero, dovrebbero guardare a chi può favorire la crescita.
    Altre cose presenti nei programmi sono solo chiacchiere, d’accordo con Giovanna.

  13. Le donne, come i giovani, hanno tutto da guadagnare, nella situazione attuale, da crescita economica e conseguente aumento dell’occupazione.

    Se questo e’ vero per tutti, e’ vero anche per le donne e i giovani…..
    Purtroppo le donne e i giovani soffrono anche di tutta un’altra categoria di problemi. Il primo dei quali e’ essere accorpati nella stessa categoria.

  14. @Alessandra F.
    Sì è vero per tutti, ma di più per le donne, almeno nella situazione attuale di scarsa parità nei carichi famigliari.
    Se c’è poco lavoro, a causa di questa disparità, tendono a prenderselo più gli uomini che le donne.
    Donne e giovani non sono da accorpare nella stessa categoria, per questa e per altre ragioni.

    Volevo dire, lo dico meglio ora, che crescita economica e aumento dell’occupazione, sono nell’interesse di tutti, ma ancora di più sono nell’interesse dei giovani, e ancora di più in quello delle giovani donne.
    Sono poi anche molto nell’interesse delle donne che, avendo ridotto o rinunciato al lavoro nella fase dei figli piccoli, vorrebbero rilanciare la loro attività o tornare a lavorare.

    Per questo dico che misure specifiche a favore delle donne sono palliativi di limitatissima utilità, in assenza di crescita economica e aumento dell’occupazione: è solo questo che può dare una spinta forte e duratura alla parità.

  15. E’ anche vero, che, per progredire nella parità di genere, non basta l’aumento dell’occupazione femminile. Questa deve anche comportare una maggiore parità dei carichi familiari e una più distribuzione più paritaria dei lavori più qualificati e di maggiore responsabilità.
    Però, senza la prima, queste altre due cose stentano assai a progredire.

  16. Dottoressa Cosenza, davvero considera solo chiacchiere la “questione maschile” della mozione Civati? Mi piacerebbe molto il suo parere senza riferimento a Terragni. http://www.civati.it/portfolio-type/la-questione-maschile-2/

  17. Ben: concordo, per avere la vera parita’ bisogna spartirsi anche il carico a casa. Io e’ tanto che insisto su questo punte con le donne che vengono a fare le vittime nei forum e non hanno neanche il coraggio di presentare la questione ai mariti a casa.

    Margherita: Anche a me non sembrano solo parole quelle di Civati e anche se lo fossero sono radicalmente diverse e piuttosto avanzate. Le Americane – sempre avanti di almeno 20 anni su temi di gender gap – stanno cominciando adesso a parlare di questione maschile.

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