Archivi categoria: comunicazione sociale

Esselunga e il non superamento del Mulino Bianco

Ieri sul Fatto Quotidiano è uscito un mio commento sullo spot di cui tanto si parla. Finora (28/09/2023 ore 11.40), conta circa 350 commenti (help!), la maggior parte dei quali mi imputa di “non accettare” le famiglie etero, di essere io stessa infelice (!), di invidiare la felicità altrui (sic) e di non capire che i/le bambini/e soffrono se i genitori si separano. Non ho mai scritto queste cose, in questo periodo mi sento felice (dita incrociate) e, se penso ciò che penso dello spot, è anche perché credo che i/le bambini/e andrebbero tenuti lontanissimi dalle pastoie delle separazioni coniugali, mentre lo spot ci costruisce sopra una bella strumentalizzazione. Bah. Ecco il testo.

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I miei ultimi interventi sul Fatto Quotidiano

Per recuperare un po’ degli arretrati che ho accumulato nei mesi di silenzio su questo blog, pubblico i link ai miei ultimi articoli sul Fatto Quotidiano, in ordine cronologico inverso:

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La rappresentazione della disabilità, dalla Convenzione ONU ai media di massa, dalle ombre del passato all’accessibilità digitale

Riprendo a scrivere sul blog, dopo mesi di silenzio, per mettere a disposizione due tesi di laurea magistrale in Semiotica, che possono essere utili per obiettivi e riflessioni che eccedono l’ambito universitario in cui sono nate. Entrambe toccano, in modi e tempi diversi, il tema della disabilità.

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Concorso per una campagna di comunicazione che incentivi l’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità

L’associazione Paolo Ettorre – Socially Correct, in collaborazione con il Ministro per le Disabilità, la Saatchi & Saatchi e la Fondazione del Festival dei Due Mondi di Spoleto, pubblica un bando di gara relativo a un concorso per la realizzazione di una campagna di comunicazione sul tema dell’inserimento nel lavoro delle persone con disabilità. Il concorso è rivolto a studenti e studentesse italiane che frequentino università, scuole di specializzazione, corsi professionali post-diploma, corsi di specializzazione post-universitaria, sia pubblici sia privati, in questi settori:

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Marino Golinelli, ovvero l’Intelligenza di Esserci

Caro Marino, ho avuto il piacere e l’onore di lavorare con te negli ultimi anni. Ricorderò sempre i nostri brain storming, la tua lungimiranza, le tue associazioni di idee, a volte un po’ pazze e fin troppo libere, ma sempre pertinenti, per chi voleva davvero capirle. Da alcuni nostri incontri – con te, Andrea Zanotti e Antonio Danieli – è nata quell’Intelligenza di esserci, che subito è diventato il payoff di Fondazione Golinelli, insieme alla sua versione inglese Be Intelligent, Be There. Fino all’ultimo mi hai ripetuto quanto ti piacesse e quanto tu profondamente ti riconoscessi in quell’intelligenza di esserci. “Esserci, esserci…”, ripetevi sorridendo, arguto e sornione. Esserci. Ci sei stato, ci sei e sempre ci sarai, caro Marino. Sono orgogliosa e felice di averti accompagnato anch’io, per un pezzetto della tua lunghissima vita, in quel tuo “esserci”. Ci sei e sempre ci sarai, Marino, al fianco di tutti noi che, tutti i giorni senza stancarci, stiamo e viviamo con i più giovani sempre cercando, minuto dopo minuto, di ascoltarli, caricarli, capirli, rispettarli, accompagnarli. Ciao, ti vogliamo bene.

Un grande spot di Google per i vaccini contro il Covid-19

È uscito da un paio di settimane lo splendido spot con cui Google ci spinge tutti e tutte a vaccinarci, come unica strada per uscire dall’isolamento, evitare le quarantene, liberarci dal peggio delle lezioni e del lavoro a distanza, farla finita con l’impossibilità di fare quasi qualunque cosa insieme agli altri: cinema, teatro, intrattenimento, palestra, trovarsi in un bar o ristorante, viaggiare per qualsiasi motivazione (lavoro, cultura, vacanza, svago). C’è poco da dire, lo spot è tanto minimalista quanto emozionale, tanto essenziale (solo keywords e musica) quanto coinvolgente. Eccolo:

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La medicina lavora con le probabilità e comunicarlo è complesso

Oggi sul Corriere della sera, edizione di Bologna, è uscita questa intervista di Francesca Blesio, che ringrazio: