Due mail da Bersani in due anni… e che mail!

In attesa di riprendere il blog a pieno ritmo lunedì, ti sottopongo questa riflessione. Mi sono iscritta al sito Bersanisegretario.it nel periodo in cui lui correva per le primarie del Pd, nel settembre 2009.

Da allora ho ricevuto solo due mail.

La prima, il 10 giugno scorso, per promuovere il suo libro. Mi ero astenuta dal commentarla, in quei giorni, perché si usciva dalla vittoria del Pd alle amministrative (i ballottaggi si chiusero il 30 maggio) e non volevo fare la parte della solita rompiscatole guastafeste. Con tutte le cose che si potevano dire, in quei giorni, lo staff di Bersani pensò di mandare una mail per, ehm, promuovere il libro. Eccola (clic per ingrandire):

Bersani, mail del 10 giugno 2011

Ho ricevuto la seconda mail il 13 agosto, e stavolta la ragione era più nobile: far conoscere la controproposta del Pd sulla manovra economico-finanziaria del governo. Eccola (clic per ingrandire):

Bersani, mail del 13 agosto 2011

Lascio a chi ne avrà voglia ogni commento. Io sono troppo arrabbiata per rovinarmi l’ultimo pezzetto di vacanze.

22 risposte a “Due mail da Bersani in due anni… e che mail!

  1. Io sono iscritto alla newsletter di http://www.partitodemocratico.it e ho ricevuto praticamente ogni settimana una newsletter da bersani. Probabilmente hanno deciso di utilizzare il canale del partito, che immagino sia più vasto, per le comunicazioni del segretario piuttosto che utilizzare il canale del suo sito personale.

  2. Ai bei tempi dei nostri studi in comunicazione, avemmo la fortuna di avere come professore di comunicazione politica Gianmarco Navarini.

    Egli ci svelò uno degli arcana della politica italiana, ovvero il teatrino che Berlusconi, Tremonti e Bossi mettevano in scena costantemente, fingendo di litigare per raggiungere invece i loro obiettivi principali.

    Noi commettiamo l’errore di sottovalutarli questi tre, che sono invece abilissimi strateghi. Stratega è colui che ha la massima flessibilità tattica, e la massima rigidità strategica. Vi consiglio di andare a rivedervi su Youtube il finale del Caimano di Nanni Moretti.

    Bersani: la manovra del Governo sta per ammazzare l’Italia, lui non parla delle cose più importanti, come la distruzione dell’articolo 18, e così facendo fa teatrino e avvantaggia B.

    Ho già espresso l’opinione che Bersani sia una brava persona, ma che il PD sia in mano a Massimo D’Alema.

  3. serveuntavolo: concordo. E tuttavia, mi dissocio dal «noi» con cui parli di «sottovalutazione» del teatrino di Bossi Tremonti Berlusconi: non ho mai sottovalutato, proprio mai.

  4. Nicola: lo immaginavo benissimo. E tuttavia ho scritto questo post appositamente: a che serve il sito personale di Bersani, allora? Infatti non serve.

    Allora? Allora avrebbero dovuto fare le cose per bene, mandando una mail ai poveracci che si erano iscritti a quel sito, per dirottarli sull’altro. Oppure avrebbero potuto inviare automaticamente le stesse mail agli iscritti a entrambi i siti.

    Insomma, il solito spreco, il solito disorientamento per gli elettori e le elettrici. Per non parlare, poi, dei contenuti delle mail…

  5. Io invece sì Giovanna, li ho sottovalutati e sono stato un ingenuo. Ma anche nella comunicazione, per fortuna, si può imparare dagli errori commessi e fare meglio poi.

  6. P.S. e devo fare ammenda su un’altra opinione che ho espresso erroneamente in luglio su questo blog: Facebook e Twitter sono mezzi di distrazione per i più, ma per coloro che in queste settimane vorranno mobilitarsi contro questa manovra, saranno uno strumento preziosissimo.

  7. Infatti viene da chiedersi se anche la recente rissa televisiva tra Sallusti e Belpietro non sia altro che un gioco delle parti

  8. il mio commento era talmente lungo che ho deciso di farci un post su. 😀

    http://anonimoconiglio.blogspot.com/2011/08/bersani-e-il-suo-spam.html

  9. Concordo con donMo, la rissa in questione è precisamente un gioco delle parti, nell’intelligence lo chiamano “false flag”.

    Altrimenti come spiegare video stranianti dal Tg1 delle 20 dove Tremonti parla confusamente di signoraggio o degli illuminati, lui che nel gioco vi è dentro fino al collo?

    Mi fermo qui, altrimenti, se davvero i suddetti cattivi esistono veramente, va a finire che bloccano tutti i blog e i social network 🙂

  10. Due mail in due anni. Previsione perfettamente in accordo con le equazioni della Legge di Bersani (dal suo scopritore) che ci dice che la produzione di nuove sinapsi nel Partito democratico è direttamente proporzionale al numero di Carnevali presenti in calendario. Semel in anno, appunto.
    Da indiscrezioni che circolano nel Partito pare che una terza particella sia stata prodotta da Bersani ma sia sfuggita e mai apparsa sui rilevatori degli iscritti alla newsletter del suo sito. Il Pd ha incaricato il Cern di Ginevra di usare il suo acceleratore di particelle per rintracciarne le caratteristiche ma sembra che il comitato scientifico abbia scosso la testa affermando che i tempi per decifrare il contenuto della materia oscura sono acerbi e che per spiegare l’effetto della Comunicazione-del-Pd occorra una sesta Teoria delle Stringhe, detta delle Stringhe sciolte, comunque inaccessibile alla nostra comprensione allo stato attuale.
    Al contrario, gli scienziati si dicono sicuri di poter inquadrare la Comunicazione-di-Bersani come un caso esemplare di supersimmetria: secondo questa ipotesi – condivisa dalla dirigenza Pd persuasa che il suo leader non stia con le mani in mano – lo spazio quantistico Bersanisegretario.it produrrebbe di continuo nuove coppie di informazione-anti informazione che si annichilirebbero all’istante. Poiché l’asimmetria tra materia e antimateria ha fatto prevalere la materia, ciò non comporta che l’antimateria sia scomparsa. È solo estremamente difficile da produrre: Bersani c’è riuscito per ben due volte in due anni.
    Onore a colui che ha riformulato il motto dell’avo Lenin: non più “meno ma meglio”, bensì “ancora meno e peggio”.

  11. Ugo, non essere irriverente, su! 😀

    Ma non hai letto il commento di NIcola, che giustamente dice che le mail che invece gli arrivano dal sito del Pd hanno la giusta cadenza di una alla settimana? Perfetta, come quelle che mi manda Obama.

    Come? Stai dicendo che da lì ne mandano di più perché ci sono più persone e più neuroni coinvolti? Giusto. Grazie, non ci avevo pensato. 🙂

  12. No, Giovanna. È che nella sede del Pd hanno la fotocopiatrice.

  13. 1) “False flag”? Bella espressione, altrove si dice “fare come i ladri di Pisa”, che non è proprio lo stesso, ma gli si avvicina (che: “di giorno litigano e di notte vanno a rubare insieme”: come evidente qui manca l’elemento della messa in scena a favore di un pubblico). 2) Lo stato in cui versa il rapporto tra PD ed elettori o simpatizzanti ha ragioni molto risalenti: da quando è finita la partecipazione “di massa” alla politica e si è interrotta la formazione e la selezione dei quadri e dei rappresentanti a tutti i livelli. Come si vede, non c’è nemmeno nessuno che sappia usare i nuovi strumenti di comunicazione,

  14. Scusate, ma mi era sembrato superfluo aggiungere che non riescono a capire 😦 le nuove forme di partecipazione politica diciamole non-partitiche. Be’, adesso l’ho aggiunto! 🙂

  15. I responsabili del PD saprebbero usare i mezzi di comunicazione così come i banchieri centrali saprebbero prevenire crisi e crolli della Borsa 🙂

    Basta volerlo, però!

  16. mi hanno fatto notare, sui commenti del mio post, che in realtà questa mail aveva forse uno scopo preciso: far sembrare che ci si oppone quando in realtà non si fa niente e si vuole mantenere lo status quo. In questo senso chiunque diffondesse la mail(noi), sia per indignazione sia per buona volontà, non starebbe facendo altro che dare una mano a diffondere il loro comunicato virale.

    Io continuo a credere che invece Bersani & co siano scemi. Ma quella prima resta una teoria valida.

  17. anche io sono iscritto alla newsletter di Bersani e dal settembre 2009 a quando ha vinto le primarie ho ricevuto ben più di due mail (ma tu le apri le newsletter a cui ti iscrivi?).
    poi in effetti la newsletter è andata “in sonno”, coerentemente, almeno da parte mia, con quello che Bersani ha sempre detto. Niente partito personale, quindi comunicazione attraverso il PD.
    Dici che avrebbe dovuto chiuderlo? e perchè mai? Immagino che Bersani non finirà con la fine della sua segreteria al PD e quindi trovo giusto che il sito rimanga aperto e aggiornato.
    marino

  18. Santiago: concordo con te sul fatto che non hanno certo inviato le due mail per farsi criticare e scatenare anche in questo modo la loro diffusione virale. Se facessero così, saremmo di fronte al vecchio detto “parlino bene o male, purché parlino”: banalissimo e vecchio come Oscar Wilde, ma il Pd non arriva nemmeno a quello.

    Inoltre qui, non stiamo affatto contribuendo a nessunissima diffusione virale. Non a caso, ho salvato le due mail come immagini e NON come testi. Non contribuisco a diffondere un bel nulla. Critico due sciocche mail come fossero due disegni mal riusciti, inviati a caso da qualcuno che, due volte in due anni, si è alzato al mattino e si è detto/a: «Toh, che si fa oggi per cazzeggiare un po’?».

  19. Marino: allora forse ricordo male il mese. Può essere che io mi sia iscritta subito dopo l’elezione di Bersani segretario. Mi scuso per questa svista.

    Le apro tutte, le mail che ricevo, ti assicuro. Se mi iscrivo a una newsletter ho un motivo, visto che mi occupo di comunicazione politica. Dunque le apro, le leggo attentamente e le conservo, eccome.

    Quanto alla faccenda «niente partito personale», è una sciocchezza ricorrente della posizione di Bersani. Pure Rosy Bindi la ripete qua e là. Sciocchezza perché il leader personalizza per forza, anche se non vuole, nel sistema politico-mediatico attuale, visto che appare in tv, parla ai giornali, ecc. In Italia come in tutte le democrazie occidentali. Dunque pure lui personalizza, e che la smetta di farlo dichiarando di non farlo.

    Ti suggerisco di leggere, in proposito, “IL partito personale” di Mauro Calise, Laterza, 2000, edizione aggiornata 2010.

  20. In questi giorni, se si volesse capire chi vuole che la manovra ammazza-Italia passi, pur facendo finta di essere contrario, basta vedere chi parla POCO O NIENTE del fatto che la manovra distruggerà l’articolo 18 (a mio avviso il tema più importante).

    Beppe Grillo, per esempio, parla poco o niente di questo tema. Idem Bersani, mentre la Chiesa, con Bagnasco, si preoccupa di evasione. O la Lega che parla di pensioni e calciatori.

  21. Fors davanti a mail come queste le braccia ci cascano, perché ragioniamo del PD e della sua comunicazione dando per scontato che l’obiettivo di questo partito sia vincere le elezioni.

  22. Se non erro, il secondo messaggio, quello della manovra in 7 punti, è stato inviato anche dalla newsletter del Pd, con testo uguale tranne la firma (“la Redazione” invece di “Pierluigi Bersani”) e il p.s. (“Bersani ha messo la proposta” invece di “ho messo la proposta).
    Già gli aggiornamenti sono pochi, ma uno si aspetta che la newsletter personale del segretario abbia contenuti propri rispetto a quella del partito, se vuole avere una parvenza di utilità… Vero che il Pd si vuole distanziare al massimo dall’immagine di partito personale, ma qui si cade nell’eccesso opposto di trasformare il segretario in un semplice prestanome della dirigenza del partito. Eccesso di sincerità? 😀

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