Archivi del giorno: lunedì, 9 luglio 2012

Come laurearsi in Comunicazione e trovare lavoro in sei mesi

Mi scrive Valentina, che si è laureata con me in Scienze della Comunicazione a ottobre 2011 e ha scelto di non iscriversi a nessuna magistrale né master, ma di cercare subito lavoro:

Laurea

Cara prof, ti scrivo per raccontarti di me, perché ho cambiato lavoro da qualche mese e sono contenta di come stanno andando le cose. Forse la mia storia può essere utile a qualche laureando/a o neolaureato/a, chissà.

Dopo essermi laureata con te a ottobre, ho iniziato a distribuire curricula in tutte le agenzie di comunicazione di Bologna e provincia, trovate su internet. Ho realizzato i curricula in modo che avessero un’impostazione grafica carina e un po’ originale (ma non troppo: quanto basta per farsi ricordare) e ho scelto di distribuirli a mano, perché credo che “metterci la faccia” (e il corpo) sia sempre la cosa migliore.

Su 25 agenzie circa, mi hanno risposto in 3, offrendomi tutte stage non retribuiti o con un minimo rimborso spese. Non avendo ricevuto altre proposte, ho scelto di accettare il primo posto che mi era stato offerto, ovvero 6 mesi in un’agenzia di comunicazione di San Lazzaro, a 150 euro al mese. Devo dire che il lavoro non era molto appagante, soprattutto all’inizio (compilazione di database, archiviazione, scansioni e aggiornamento dei portali web), ma fortunatamente lavoravo in un open space e questo mi ha permesso di ascoltare cosa dicevano le altre colleghe (ai clienti, ai giornalisti, ecc) e di apprendere da loro come gestire le diverse situazioni. Dopo qualche mese che lavoravo lì, poi, hanno cominciato a responsabilizzarmi un po’ di più, facendomi scrivere comunicati stampa e mettendomi di supporto a un account senior su un cliente. Nonostante questo, l’ambiente non prometteva possibilità di crescita e io continuavo a monitorare gli altri annunci di lavoro, in cerca di nuove occasioni.

Per darmi più possibilità, a marzo ho iniziato un corso di web design, dopo aver notato che molte offerte si rivolgevano a persone esperte di web e programmazione. Questo per dire che ho provato a rendere più spendibile la mia laurea secondo le esigenze del mercato del lavoro. Oggi ho terminato questo corso e posso dire che, anche se probabilmente non sarò una webmaster nel mio futuro, so come realizzare un sito web base e come ottimizzare i contenuti secondo i principi del SEO.

Ma la vera svolta è stata a fine marzo, quando il mio cv è stato pubblicato su AlmaLaurea. Due o tre aziende mi hanno contattata, e tra queste quella per cui lavoro oggi, che cercava una figura che si occupasse di comunicazione e marketing. Dopo due colloqui, hanno deciso di assumermi con un contratto a progetto di tre mesi per 800 euro netti al mese, che è scaduto a fine giugno ed è stato rinnovato fino a dicembre, con una promessa di contratto a tempo indeterminato.

Almalaurea

Oggi mi occupo di fiere ed eventi (ne ho appena finito di organizzare uno), sito web, brochure, comunicati stampa, contatti con il grafico e pubblicità sulla carta stampata. Dopo un po’ di pressing iniziale, hanno visto che me la so cavare e ora mi danno abbastanza libertà, cosa di cui sono molto contenta.

Come ho fatto a trovare il lavoro che volevo a meno di un anno da una laurea triennale in Scienze della comunicazione? Credo che entrino in gioco diversi fattori: il voto di laurea (110 e lode), la voglia di fare (non mi sono mai seduta aspettando che fosse il lavoro a venire da me) e di mettersi in gioco (vedi il corso di web design), l’umiltà (non mi sono mai proposta come “guru della comunicazione” ma ho accettato di imparare il lavoro da altri, anche se era noioso o poco gratificante) e, perché no, un pizzico di fortuna oltre alla lungimiranza del mio capo, che ha scelto di investire sui giovani (quelli veri, di testa oltre che di anagrafe) per far crescere la sua azienda.

Valentina ho risposto subito che sono felice per lei, raccomandandole però che, va bene l’umiltà, va bene (no anzi, male) la crisi, ma bisogna che lei si faccia valere e punti in fretta a uno stipendio più alto, perché 800 euro netti al mese sono davvero pochi. Così lei infine mi spiega:

So anch’io che 800 euro sono pochi, però tengo in considerazione che è il mio primo lavoro e che l’azienda non ha mai avuto una figura del genere prima, quindi per i primi mesi sono come “in prova” e la paga non può essere troppo alta.

Mi incoraggia anche il fatto che i due soci sono contenti di quello che faccio, e che mirano a darmi un tempo indeterminato a gennaio prossimo, con tutti i benefit che comporta: buoni pasto, cellulare aziendale eccetera.