Archivi del mese: giugno 2012

E basta, col continuo paragone fra politica e calcio!

Insopportabile e stucchevole, oggi, il parallelo che quasi tutti i giornali fanno fra politica e calcio. E dire che molti ancora si raccontano la favola che lo facesse solo Berlusconi. Ma va’, Berlusconi non fece altro che sfruttare e rinforzare una mania tipicamente italiana. Una mania dura a morire. Esempi dalle prime pagine di oggi:

Metafore calcistiche per la politica

  • L’Avvenire: «Monti tiene il campo»
  • Europa: «Monti, pressing sui tedeschi. Napolitano, stopper sul Pdl»

Metafore politico-economiche per il calcio

  • L’Unità: «Lo spread di SuperMario»
  • Il Secolo XIX: «Kaiser Mario» (su foto di Balotelli)

Ma il peggio lo raggiungono i soliti noti (clic per ingrandire):

Il Giornale, 29 giugno 2012

LIbero, 29 giugno 2012

Infine non c’entra niente con il calcio, ma segnalo come esempio negativo anche la prima pagina del Manifesto. Purtroppo il cattivo gusto è contagioso:

Il Manifesto, 29 giugno 2012

Science: It’s a Girl Thing!

Il 21 giugno la Commissione Europea lancia la campagna «Science: It’s a Girl Thing!», con questo logo:

Science: it's a girl thing!

E questo video:

Nel giro di ventiquattro ore il video è sommerso da critiche e proteste, al punto che sparisce subito dal canale YouTube della Commissione (ora lo trovi solo su canali non ufficiali). Michael Jennings, portavoce della Commissione, giustifica l’operazione dicendo che è rivolta a ragazzine dai 13 ai 17 anni e che il focus group con cui hanno lavorato aveva raccomandato che la campagna parlasse il più possibile il loro linguaggio e fosse il più possibile «fun» e «catchy». Dopo di che, suggerisce di guardare gli altri video caricati sul canale, che in effetti sono tutt’altra cosa.

Bicchiere mezzo vuoto: il primo video era demenziale (e pure il logo col rossetto… mah).

Mezzo pieno: inutile continuare a scandalizzarsi su quel video, perché, ritirandolo, la Commissione ha ammesso l’errore (in Italia non succede quasi mai). Concentriamoci invece su questi: parlano davvero al target cui sono destinati? I primi due, forse.

27 modi per difendersi dai troll

Chi passa molto tempo in rete per lavoro o passione sa bene cos’è un troll e cosa vuol dire «trollare» o «fare trolling». Per chi non lo sapesse o avesse ancora dubbi in merito, c’è una voce di Wikipedia che non è male come punto di partenza:

Con il termine troll, nel gergo di Internet e in particolare delle comunità virtuali, si indica una persona che interagisce con gli altri utenti tramite messaggi provocatori, irritanti, fuori tema o semplicemente senza senso, con l’obiettivo di disturbare la comunicazione e fomentare gli animi. […]

Di norma l’obiettivo di un troll è far perdere la pazienza agli altri utenti, spingendoli a insultare e aggredire a loro volta (generando una flame war). Una tecnica comune del troll consiste nel prendere posizione in modo plateale, superficiale e arrogante su una questione vissuta come sensibile e già lungamente dibattuta degli altri membri della comunità (per esempio una religion war). In altri casi, il troll interviene in modo apparentemente insensato o volutamente ingenuo, con lo scopo di irridere quegli utenti che, non capendone gli obiettivi, si sforzano di rispondere a tono ingenerando ulteriore discussione e senza giungere ad alcuna conclusione concreta.

Un troll

Un difetto della voce di Wikipedia è che vede il troll come un soggetto consapevole e intenzionale, addirittura strategico. In realtà lo è solo in certi casi; al contrario molti troll (la maggior parte?) non sono affatto così coscienti come chi li subisce può essere tentato/a di immaginarli, ma trollano semplicemente perché un bel giorno hanno cominciato a farlo e hanno constatato che in questo modo riescono a ottenere attenzione e addirittura «diventare famosi» in una o più comunità.

Un’attenzione e una fama negativa – per quanto ristrette alla piccola comunità di un blog o a una manciata di profili Facebook – sono sempre meglio di niente, in un mondo sempre più ossessionato dai quindici minuti di celebrità di cui parlava Warhol. Specie se il troll è una persona isolata, frustrata e magari affetta da forme di sociopatia o altri disturbi psichici.

La consapevolezza insomma non è necessaria per essere un buon troll. Ma è fondamentale per controllare, saper trattare e difendersi dai troll. A questo proposito è utilissimo il vademecum in 12 punti (più diversi sotto-punti, fino a 27) pubblicato da Annamaria Testa la settimana scorsa.

Riporto qui i titoli:

  1. Zitto, testa di rapa!
  2. Ti ho beccato, figlio di puttana!
  3. Ma che c’entra?
  4. Ma che cavolo ti sei fumato?
  5. Tu non sai chi sono io
  6. Chi ti credi di essere
  7. Sarò la tua nemesi
  8. Ho ragione: l’ha detto lui
  9. Mo’ ti spiego
  10. Non mi basta (il trapano)
  11. Tu non mi fai parlare
  12. È tutto uno schifo

Puoi approfondire i singoli punti e sotto-punti qui: 27 modi per insultarsi con efficacia e sabotare le discussioni in rete. Tutti da studiare a menadito, applicare e praticare (anche con vere e proprie esercitazioni) per vivere al meglio la rete, arginando con consapevolezza il fenomeno del trolling senza perdere troppe energie mentali né troppo tempo.

Uno stage in Social Media Marketing presso Lamborghini

Automobili Lamborghini S.p.A. offre un tirocinio di 6 mesi a un/a neolaureato/a con laurea triennale o magistrale conseguita da meno di 12 mesi. Il tirocinio si svolge all’interno dell’ufficio di Brand Marketing, in un contesto internazionale, ed è un’esperienza formativa unica con un “lovemark” come Lamborghini.

Logo Lamborghini

Obiettivi: il/la candidato/a affiancherà il Digital Marketing Manager nelle attività di comunicazione e monitoraggio del brand Lamborghini sui social media e sul Web. Il tirocinio prevede attività di digital PR, gestione editoriale dei profili sociali Lamborghini (Facebook, Twitter, Youtube, LinkedIn, Foursquare, Pinterest, Instagr.am), creazione di reportistica periodica con le analytics e gli indicatori di performance dei profili sociali, supporto nella pubblicazione e nell’aggiornamento dei contenuti sul sito Lamborghini.com.

Requisiti: laurea in Scienze della comunicazione, ottima conoscenza della lingua inglese, sia scritta sia parlata, ottime capacità relazionali, conoscenza e passione per i social media.

Durata: 6 mesi a tempo pieno, a partire da luglio 2012.

Sede di lavoro: Sant’Agata Bolognese (BO).

È previsto un rimborso spese mensile e un buono mensa giornaliero.

Si prega di inviare il cv a external.ciacci chiocciola lamborghini.com con oggetto “Tirocinio SMM”.

La sottile differenza di Enel «Milioni di attimi»

Serena mi segnala l’ultima campagna Enel «Milioni di attimi» (agenzia Saatchi & Saatchi), on air in questi giorni, motivando così la scelta:

«Penso possa far parte della schiera di pubblicità virtuose e creative perché i tre protagonisti degli spot sono persone vere e “normali”, che si battono ogni giorno per raggiungere i propri traguardi personali.

Uno spot racconta infatti la storia di un giovane e tenace atleta che riesce a superare infortuni e difficoltà pur di gareggiare con la propria bici, un altro racconta la storia di un padre anziano, dei suoi sacrifici e delle sue rinunce per far studiare il figlio e vederlo laurearsi. L’ultimo spot infine (il mio preferito) ripercorre i momenti più importanti della gravidanza di una giovane donna, concludendosi con l’indimenticabile giorno in cui finalmente partorisce il suo bambino.

Insomma siamo di fronte a gente comune e a storie quotidiane che mi hanno colpita tanto proprio perché sono storie semplici ma incredibilmente vere.»

Ha ragione Serena: la campagna è capace di emozionarci e coinvolgerci, per immedesimazione, negli sforzi quotidiani che quel padre, quel giovane e quella ragazza fanno per portare a termine, con fatica e costanza minuto dopo minuto, il loro obiettivo. Serena però non si rende conto che proprio «il suo spot preferito» le tende un tranello.

Enel Milioni di attimi parto

Infatti gli uomini possono, in questa campagna, indentificarsi in due generazioni (un giovane e un anziano) e due obiettivi ben diversi: uno contemporaneo, legato al corpo e alla disciplina sportiva del Biclycle Motocross (BMX), l’altro, più datato, dell’operaio che punta alla laurea del figlio come riscatto sociale. Per la figura femminile, invece, Enel prevede solo la possibilità di portare a termine una gravidanza.

Intendiamoci: mettere al mondo un bimbo è tanto splendido quanto impegnativo. Ma sarebbe bastato metterci una ragazza, a fare l’atleta o a prendersi la laurea oltre che a partorire, per regalare un po’ di modernità (e varietà) anche alle donne.

Siamo nel 2012, cara Serena, e le donne vivono ben altre storie, oltre al pancione. Che certo in uno spot sta benissimo, non solo perché coinvolge, commuove eccetera, ma perché rappresenta una bellissima realtà. Ma per le donne non è certo l’unica, come sappiamo. E allora perché una pubblicità deve valorizzare solo quella?

La bicicletta BMX:

La laurea:

Il parto:

Quali persone nel CdA della Rai

Riprendo e diffondo il comunicato di DonneinQuota inviato oggi alla stampa, che ho firmato anch’io (come firmai la prima lettera nel 2011):

«Consideriamo indispensabile, per ottenere processi efficaci di vigilanza sul palinsesto e sulla produzione, che la composizione del Consiglio di Amministrazione sia paritaria, donne e uomini, e riteniamo che occorra l’individuazione di una consigliera del CdA delegata a valutare i prodotti televisivi secondo una visione rispettosa e paritaria per quanto riguarda il gender; capace quindi di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione di opere di qualità, e promuovere azioni di garanzia per la tutela dell’immagine femminile.»

Rai

Così recitava la lettera indirizzata alla Rai il 27 giugno 2011 da DonneinQuota insieme a Fabrizia Boiardi allora referente del Comitato Pari Opportunità Rai di Milano, in occasione del “Primo Meeting in Rai sull’immagine della donna nella tv pubblica”. La lettera era stata firmata da tutte le personalità istituzionali presenti al Meeting. Solo per citarne alcune: Maria Pia Ammirati, Presidente Commissione Pari Opportunità Rai e Vicedirettrice Rai1; Francesca Brezzi, Delegata Pari Opportunità del Rettore Univ. RomaTre; Siusi Casaccia, Presidente Coordinamento italiano LEF Lobby Europea delle Donne; Mirella Ferlazzo, Presidente Comitato Unico Garanzia per le Pari Opportunità/ Ministero dello Sviluppo Economico; Elisa Manna, Vicepresidente Comitato Media e Minori/Ministero dello Sviluppo Economico; Elena Vecchio, Presidente Comitato Esecutivo Federmanager Minerva. Successivamente la lettera è stata sottoscritta da un grande numero di cittadine e cittadini.

A un anno di distanza dal Meeting e nell’imminenza del rinnovo del CdA Rai, ribadiamo con forza ancora maggiore quei principi irrinunciabili: un CdA che assicuri una presenza equilibrata donne e uomini, composto con attenzione prioritaria ai curricula, alla competenza e a una comprovata sensibilità in materia di democrazia paritaria e differenza di genere.

DonneinQuota, Donatella Martini, Presidente.

Blogger Unite(D): Marina Terragni, Giovanna Cosenza, Loredana Lipperini, Giorgia Vezzoli.

Uno stage per attività di Social Media Marketing e SEO

L’agenzia di comunicazione e pubblicità JacLeRoi offre uno stage di 6 mesi a un/a neolaureato/a (laurea triennale o magistrale) in scienze della comunicazione, editoria e cultura multimediale, economia con indirizzo marketing o discipline affini.

Obiettivi: supporto ad attività di Social Media Marketing, Search Engine Optimization (SEO), Content Management. Lo stage si propone di fornire al/la candidato/a strumenti per realizzare un piano di internet marketing aziendale anche sui Social Network. Lo stage mira a formare una figura junior per inserirla nell’organico aziendale.

Social Media Marketing

Requisiti: ottima capacità di scrittura in italiano e inglese. Competenze base di tecniche di social media marketing (SMM). Nozioni generali di SEO. Conoscenza delle dinamiche di web marketing e brand positioning sui canali digitali e delle  dinamiche di comunicazione sui canali più tradizionali.

Si richiede un’ottima predisposizione al lavoro in gruppo, all’apprendimento e alle pubbliche relazioni.

Durata: 6 mesi a tempo pieno.

Possibile data d’inizio: settembre 2012.

Sede di lavoroJacLeRoi a Montechiarugolo (PR).

È previsto un rimborso spese di 1800 euro per l’intero periodo.

Possibilità di assunzione al termine dello stage.

Inviare il cv a jac chiocciola jacleroi.com con oggetto “Tirocinio SMM SEO”.