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Le tesi di laurea che ho pubblicato sul blog dal 2009 a oggi

Tesi di laurea

Ho aggiornato e messo in ordine l’elenco delle tesi di laurea e tesine d’esame che ho pubblicato su questo blog, dal luglio del 2009 (quando mi venne in mente di farlo) a ieri. Prometto che d’ora in poi terrò questa pagina (vedi sopra) sempre aggiornata. 🙂 Rivederle tutte insieme e rileggerne alcune mi ha resa consapevole di quanto siano ancora utili e attuali, nonostante in certi casi siano passati diversi anni. Per tutti: studenti e studentesse, laureandi/e, persone curiose, pubblico generico. Le trovi seguendo questo link, in ordine cronologico inverso, dal 2009 a ieri: Tesi di laurea pubblicate.

Studi Scienze della comunicazione o Semiotica? Un altro esempio positivo

Ragazzo manga

Ogni volta che pubblico la storia di qualche giovane che, dopo aver studiato Scienze della Comunicazione o Semiotica, è riuscita/o a inserirsi nel mondo del lavoro rapidamente e con soddisfazione, il mondo si divide in due: quelli che mi accusano di creare illusioni agli studenti, perché i problemi sono tanti, i successi pochi, la vita è dura bla-bla-bla; quelli che apprezzano la mia insistenza sulle storie positive, perché in tempi di crisi sollevano il morale e contribuiscono a produrre altri casi positivi. Fra l’altro, ogni volta che pubblico la storia di “qualcuno che ce l’ha fatta”, nel giro di qualche giorno me ne arriva un’altra. Ecco il caso di Andrea:

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Se Tim tratta male gli studenti… com’è andata a finire

Tim logo

Dopo il post del 20 giugno Se Tim tratta male gli studenti, è perché dimentica che sono clienti? in poche ore sono contattata su Twitter dallo staff di TimOfficial, che, sollecitato dall’utente @m_qualunque, avvia questo scambio, prima con lui e poi con me: Continua a leggere

Ci sono più donne di quante pensi

Monica, studentessa della magistrale in Semiotica, dopo le riflessioni sulla rappresentazione mediatica del corpo femminile, maschile e di tutti i generi sessuali che abbiamo fatto in aula durante il mio corso di Semiotica dei consumi, ha realizzato un video per la seconda edizione del Concorso Spot 2011 dell’Associazione ArciLesbica Zami di Milano. Ed è arrivata al secondo posto.

Dopo di che, ha ripreso e ampliato il lavoro per l’esame di Metodologie di analisi, intendendolo come una campagna per la libera espressione dell’identità di genere. L’ha allungato di circa un minuto rispetto all’originale, aggiungendo riprese dall’EuroPride 2011 a Roma.

Obiettivo di Monica era mostrare l’esistenza di più tipi di donna, oltre a quello più comunemente riconosciuto, che dovrebbe corrispondere alla definizione di «adulta di sesso femminile eterosessuale».

Credo che abbia centrato in pieno l’obiettivo. È perciò con grande soddisfazione – per lei, per me e per tutti gli studenti e le studentesse della magistrale in Semiotica – che pubblico il video.

Qui nell’ultima versione, completa:

Qui nella versione con cui ha vinto il Concorso Spot 2011 dell’Associazione ArciLesbica Zami. È fra il primo e l’ultimo video, rispettivamente arrivati al terzo e primo posto:

Scienze della Comunicazione: sfatiamo i pregiudizi

A corredo del post Scienze della Comunicazione: amenità contro dati – in cui replicavo all’infelice uscita del ministro Gelmini sulle «amenità» dei corsi di laurea nel settore della comunicazione – i ragazzi di Flashgiovani e Codec tv del Comune di Bologna hanno intervistato me, come presidente della magistrale in Semiotica, Costantino Marmo, presidente del corso di laurea triennale in Scienze della Comunicazione di Bologna, e Gloria Neri, laureanda in Scienze della Comunicazione.

Ecco la clip:

Per i dati a cui facciamo riferimento, rileggi Scienze della Comunicazione: amenità contro dati.

 

Ma neppure stavolta parlano di preservativo (2)

Due post anche oggi, perché è la giornata mondiale per la lotta contro l’Aids.

Questi gli ultimi dati pubblicati dal Ministero della Salute:

Sei italiani su dieci scoprono di aver contratto il virus Hiv a malattia conclamata. Ogni anno in Italia circa quattromila persone si infettano con HIV e in oltre il 90% dei casi il virus è acquisito per via sessuale.

Aumenta l’età media di infezione che sfiora i 40 anni. La modalità di acquisizione dell’infezione è cambiata rispetto al primo decennio dell’epidemia, quando in oltre il 70% dei casi veniva acquisita attraverso la tossicodipendenza.

Nel 2010 diminuisce l’incidenza di nuove infezioni rispetto allo scorso anno ma aumenta il serbatoio totale d’infezione di persone sieropositive che si stima siano circa 150.000.

Per questo il Ministero della Salute ha deciso di rimettere in circolazione lo spot dell’anno scorso, che invitava le persone fra 35-40 anni a fare il test Hiv. Sullo spot mi ero già arrabbiata un anno fa (vedi Ma neppure stavolta parlano di preservativo): regia di Ferzan Ozpetek, protagonista Valerio Mastandrea, il claim – non molto originale, ma diretto – è «Aids: la sua forza finisce dove comincia la tua».

Con questa scusa le istituzioni sanitarie italiane riescono – per l’ennesima volta – a NON invitare gli uomini – eterosessuali, omosessuali, bisessuali che siano – a usare il preservativo.

E allora lo ripeto anche quest’anno: il preservativo resta il metodo più semplice ed efficace per prevenire il contagio Hiv. A tutte le età, per tutti i generi sessuali, in tutti i paesi e le situazioni del mondo.

Sul NON uso del preservativo da parte dei ventenni avevo curato per Repubblica Bologna, assieme a Marco Salimbeni e Valentina Scattolari, studenti della laurea Magistrale di Semiotica, la prima inchiesta di Studenti & Reporter, uscita il 20 gennaio 2010. Eccola.

Sullo stesso tema – con la stessa indignazione – esce oggi la home di Nuovo e utile, dove trovi, fra l’altro, le slide della lezione che Annamaria Testa ha tenuto l’anno scorso nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano, in occasione dei 20 anni della LILA.


Uno stage a Parigi (pagato) 2

Ricevo da Bernardo – che si è laureato con me alla magistrale in Semiotica un anno fa – un’offerta di stage presso WinComparator, azienda dove lui stesso oggi lavora grazie a un annuncio che avevo pubblicato in ottobre, su segnalazione di un altro studente.

Sono felice che la rete dei miei studenti (passati e presenti) possa servire concretamente a qualcuno per trovare lavoro. 😀

Ecco l’offerta di oggi:

Nato 2 anni fa, WinComparator è uno start-up che cura un sito web innovativo per l’informazione sportiva e le scommesse sportive in Europa. Multilingue (francese, inglese, spagnolo, tedesco, polacco, italiano, greco, danese, portoghese), il sito prevede uno sviluppo in diversi paesi europei.

WinComparator

WinComparator cerca – con una certa urgenza – collaboratori che in prospettiva possano svolgere il ruolo di SEO Traffic Manager, con questi compiti:

– Approfondimento del mercato locale, e del suo ambiente web.

– Redazione di contenuti sullo sport, pronostici, agenda, ecc.

– Ricerca di partner web (Netlinking) con siti locali.

– Controllo e analisi di campagne d’affiliazione, acquisto di traffico e e-mailing.

– Determinazione del pubblico target, definizione delle sue attese e delle risposte.

– Creazione di report, benchmark, performance di visibilità, audience, ROI.

In concreto, lo/la stagista assisterà un country manager e participerà allo sviluppo del sito a livello internazionale, incrementando la sua notorietà in Italia, in lingua italiana.

Data di inizio dello stage: al più presto possibile.

Sede: Parigi

Durata: minimo 6 mesi.

Remunerazione: convenzione di stage, 443 euro al mese.

Lo stage è particolarmente indicato se te la cavi con la lingua francese, sei appassionato/a di calcio e sport in generale, hai buona familiarità con la rete e in particolare con i social network, i blog e tutto il cosiddetto web 2.0, hai voglia di entrare a far parte di un’équipe giovane e internazionale.

Se pensi che la cosa possa interessarti, manda la tua candidatura (cv + lettera di motivazione) con subject «RH – SEO, Italy» a questo indirizzo:

job chiocciola wincomparator.com

Last but not least: di’ che hai trovato l’annuncio su questo blog! 🙂