Vantaggi e rischi di un cv (troppo) originale

Due giorni fa ho postato una riflessione sull’importanza della reputazione in rete per trovare lavoro e sulla possibilità di vivacizzare il classico curriculum con una presentazione personalizzata di ciò che sai fare.

Son et lumière

Dai commenti arrivati al blog e dalle mail ricevute in privato, ho capito che dovevo fare qualche precisazione ulteriore:

  1. Il curriculum tradizionale non è morto: semplicemente non basta, ma va integrato con un’attenzione meticolosa per cosa appare di te in rete quando fai opportune ricerche (possibilmente non solo una, e non solo con Google).
  2. Sforzarti di essere originale non vuol dire produrre a tutti i costi un  curriculum son et lumière come quello che ho mostrato martedì: lo fai solo se supponi che possa essere interessante per il ruolo e l’azienda a cui ambisci. Altrimenti produci una sceneggiatura, un disegno, un book fotografico, un racconto, un quel-che-ti-sembra-più-adatto, su cui però tu sia – attenzione – davvero bravo/a e competente.
  3. Se hai vent’anni e rotti, sforzarti di presentare te stesso/a in modo originale comporta rischi – questo l’avevo già detto ma devo ripeterlo – di autocompiacimento, ingenuità e infantilismo. Come fai a evitarli? Mostra ciò che hai prodotto all’amico/a più criticone/a e chiedigli/le: «Trovami tutti i difetti, non voglio neppure un complimento». Se non li trova, passa a un’altra e un altro ancora. Poi chiedi anche a un amico o parente che ha trent’anni, uno che ne ha quaranta, cinquanta, sessanta e settanta. Prendine uno/a per decennio da venti a settant’anni e selezionali in modo che siano misti per genere sessuale, provenienze, professioni e gusti: cinque persone di cui ti fidi e che ti aiutino a compilare una lista di almeno dieci difetti, in ordine di gravità decrescente.
  4. Poiché in Italia – inutile negarlo – l’originalità è spesso vista con sospetto, se sei troppo innovativo/a ricorda che corri comunque il rischio di dare fastidio a qualcuno. E ti capiterà anche quando i tuoi amici e parenti ti avranno dato i consigli giusti e tu avrai fatto attenzione a non cadere in fastidiose forme di esibizionismo. Come fai a evitare il rischio? Esplicita sempre (nel curriculum, nella lettera motivazionale, in rete, durante il colloquio) qualche tua lacuna e incompetenza, qualcosa in cui non ti senti abbastanza bravo/a e che vorresti migliorare, qualche errore fatto in passato, da cui hai imparato qualcosa. Saper riconoscere e ammettere le proprie mancanze è segno di intelligenza, oltre che di umiltà. E questo i bravi selezionatori lo sanno.
  5. Detto questo, potrai sempre incontrare (più in Italia che altrove, purtroppo) chi rifiuta l’originalità a priori. Per mille motivi: pigrizia personale, conservatorismo aziendale, timore di essere superato/a dalla new entry, desiderio di assumere solo esecutivi facilmente inquadrabili. In tal caso starà a te capire innanzi tutto – e ancora una volta – se il problema è loro o del modo in cui ti sei presentato/a. E decidere se quel posto fa davvero per te.

Su questo argomento vedi anche: Non basta mandare cv per trovare lavoro.

12 risposte a “Vantaggi e rischi di un cv (troppo) originale

  1. Qualcuno trovi un CV piu’ originale di questo se ci riesce 😀

    http://jesuisbonne.fr/

  2. Più che di curriculum in senso classico stiamo quindi parlando più di “portfolio” (o qualche forma di demo). Certo che il curriculum in senso classico può continuare a esistere, ma è un’altra cosa, un altro oggetto.

  3. O forse mi sbaglio… 🙂

  4. Diciamo che questo http://jesuisbonne.fr/ può essere originale come (e solo in quanto) curriculum. Ma giuro…piuttosto che assumere un personaggio del genere faccio fallire la mia azienda.

  5. il problema non sono i curricula originali, ma l’ottusità di certa gente (o più spesso la mancanza di tempo) a non dare nemmeno l’opportunità di un colloquio. Se scrivi su un pezzo di carta non si capisce un tubo di chi sei. Basta pensare a quante volte sulla carta una persona sembra che valga invece ci si sbaglia, e quante volte vedendo un curriculum si pensa che sia un poco di buono e invece… 😉

  6. icittadiniprimaditutto

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  7. Festival Internazionale del Giornalismo e Personal Branding http://t.co/kEZh7ewh . il vecchio CV non è morto, basta reinventarlo ;P

  8. e se non fosse il CV la chiave del successo ma – come da 50 anni – le conoscenze giuste??? Se devo essere sincero dopo avere maturato diverse esperienze in ambito di ricerca del lavoro posso dire che il merito tante volte viene sostituito dalla disponibilità a lavorare per pochi soldi e grandi sacrifici. Personalmente ho trovato un pò di ossigeno nel network delle amicizie … disposti a dividere con te un pò del loro business. Punterei di più allo sviluppo delle conoscenze. Il CV deve essere veloce e tipo – Bull Point – per mettere a fuoco immediatamente competenze e professionalità. I selezionatori hanno sempre poco tempo disponibile!

  9. Ahpperò, una riflessione interessante… Sopratutto per la parte che riguarda “ciò che appare di te sul web”: non molte persone ci ragionano sopra, in special modo quando scrivono qualcosa di “compromettente”. 😀

  10. Reblogged this on Riprendiamoci noi stessi. Un blog per riflettere! and commented:
    Un utile consiglio per i giovani che cercano lavoro.

  11. Abbiamo da poco realizzato questa ricerca
    http://nuvola.corriere.it/2012/03/20/se-decolla-il-social-recruiting/
    che illustra come i social network vengono sfruttati dai candidati per cercare lavoro e come sono invece utilizzati dalle aziende nei propri processi di selezione del personale.
    Hanno partecipato 9.500 persone e penso ci siano spunti interessanti, vista questa discussione: per maggiori dettagli, sono a disposizione!

  12. Pingback: Trovare lavoro con un video curriculum, un blog, un’attività mirata sui social media | Misteri e Controinformazione - Newsbella

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.