L’autoscacco del Forum Nucleare Italiano

È in tv solo dal 19 dicembre (su Rai, Mediaset, La7, Sky e canali satellitari), ma in rete ha già scatenato un vespaio di polemiche, invettive, analisi. È stato anche denunciato all’Antitrust come pubblicità ingannevole e, per dimostrarne l’ingannevolezza, è stato persino costruito un controspot.

Parte male, insomma, la campagna tv realizzata da Saatchi & Saatchi per pubblicizzare il Forum Nucleare Italiano. Perché male? Perché molti in rete hanno notato che lo spot è costruito in modo da mettere in buona luce le tesi a favore del nucleare, e in cattiva luce gli antinuclearisti. Questi i motivi evidenziati nei vari blog e siti:

  1. colore degli scacchi: bianco (= bontà, purezza) per il nuclearista, nero (= oscurità, male) per l’antinuclearista;
  2. voce fuori campo: più morbida quella del nuclearista, più aspra quella a sfavore;
  3. ogni botta e risposta si apre con una tesi breve contro il nucleare e si chiude con una risposta, più estesa, a favore: le tesi nucleariste hanno sempre l’ultima parola;
  4. l’intero spot si chiude a favore.

Tutto vero: lo spot in effetti induce a propendere verso il nucleare. E tuttavia non so se ciò basterà a fare in modo che l’Antitrust lo sanzioni come ingannevole.

Cos’è infatti il Forum promosso dallo spot? Presentato a Roma il 27 luglio scorso, è un’associazione no-profit diretta da Chicco Testa (Presidente), Federico Colosi (Direttore generale), Bruno D’Onghia (Vicepresidente) e fondata da – si legge nella «Mission» – «aziende, associazioni d’impresa, università e sindacati i cui campi di attività e ricerca riguardano lo sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico». Ecco i soci fondatori: Alstom, Ansaldo Nucleare, Areva, Confindustria, EdF, Edison, Enel, E-on, Federprogetti di Confindustria, Flaei della Cisl, Gdf Suez, Sogin, Stratinvest, Techint, Technip, Tecnimont, Terna, Uilcem, Westinghousenuclear.

Ora, nessuno dei fondatori ha mai detto di NON essere a favore del nucleare, anzi, è vero il contrario: da tempo Chicco Testa sostiene apertamente (pur in malo modo) il nucleare e, fra le aziende che finanziano il Forum, Ansaldo Nucleare, Enel, EdF, Sogin, Westinghousenuclear, per dirne solo alcune, hanno investito e stanno investendo sul nucleare in Italia e all’estero. Dove sarebbe, dunque, l’inganno?

Il problema fondamentale dello spot è casomai un altro: è inquietante, addirittura angosciante. Cioè non fa davvero un buon servizio allo «sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico» che il Forum vorrebbe promuovere. Né tanto meno dà un’immagine rassicurante del Forum stesso. Per queste ragioni:

  1. la musica scandisce il tempo segnato dai cronometri in modo incalzante, come se ne fosse rimasto poco (forse perché si muore in fretta?);
  2. i colori sono spenti, freddi: il bianco e nero della scacchiera li assorbe in un grigio quasi uniforme;
  3. il volto del giocatore è a sua volta grigio, ma soprattutto inespressivo, come fosse quello di un automa, un alieno; la sua disumanità è confermata dal fatto che sta giocando col suo duplicato;
  4. l’inquadratura finale accresce l’inquietudine fino all’angoscia, perché mostra un’enorme sala piena di automi che giocano con il loro doppio.

Perciò vorrei rassicurare gli antinuclearisti: contrariamente alle intenzioni del committente (problema suo), lo spot già da solo – cioè senza denuncia all’Antitrust e senza controspot – non porta nessun’acqua al mulino né del nucleare né del Forum. Il messaggio principale è infatti questo: «Il nucleare – e il Forum in cui se ne discute – è un incubo fantascientifico in cui migliaia di replicanti, privi di emozioni, giocano una partita a scacchi con il loro doppio. E da ultimo con la morte».

Lo spot

Il controspot degli antinuclearisti

87 risposte a “L’autoscacco del Forum Nucleare Italiano

  1. A seguito della conclamata ingannevolezza mediatica dello spot della Campagna TV del Forum Nucleare Italiano che ci stanno inoculando prima, durante e dopo i pasti, soWWWersiva_Mente ha deciso di riequilibrare appena un po’ il dibattito attraverso questo CONTRO-SPOT

    Buona mossa a tutti.

  2. Beh sono sempre molto contenta di leggere questo blog. Hai espresso a parole quello che io avevo solo percepito (e che mi dicevo: “sei solamente prevenuta”).

    Lo spot è in effetti un po’ triste: tutto grigio, facce inespressive. Angosciante anche: loro che giocano con dei loro doppi. E poi la scelta del gioco degli scacchi richiama nella mente una figura consolidata che è quella della partita contro la morte.

    Vero è che probabilmente volevano rappresentare la duezza della mente umana, del pro e contro, del fatto che niente è deciso e che è una partita ancora aperta.
    Che cosa avreste messo voi nello spot?
    Io non riesco a farmi un’idea in merito, sarà perchè è Lunedì mattina ^^

  3. ciao, trovare quello che non va in questo spot è davvero come sparare sulla croce rossa: anche un maturando che prepara una tesina sulla comunicazione saprebbe individuare tutto quello che non funziona, è davvero dilettantesco. cosa però più subdola, fatta notare in un articolo sul sito del Fatto Quotidiano (che tuttavia, per altre argomentazioni più generali sul ruolo delle cosiddette “PR”, non condivido pienamente), è che la macchina del nucleare è già partita, per cui chiedono di esprimersi a decisione già presa, ingannando i cittadini (mai come in questa epoca disgraziata, prima ancora spettatori) e facendo loro credere che possano davvero avere voce in capitolo sulla scelta finale, preparandosi a spacciarla – come al solito per questo governo e il suo primo ministro – per assoluta volontà popolare, insindacabile e incontrovertibile. fortunatamente (dal mio punto di vista, ovvio) si smascherano da soli, a causa di tutti quegli elementi distonici che non hanno saputo (davvero incredibile!) tenere sotto controllo. eppure erano partiti benino (chiamare la fondazione “forum” e fare pensare a qualcosa di democratico e condiviso aveva un che di genialata). questo potrebbe essere utilizzato come argomentazione presso il Giurì? che ne pensate? ciao a tutti e buon anno.

  4. Buongiorno!
    Non ho parole per esprimere il mio dissenso per questa nuova campagna al al nucleare, è da trentanni che (noi gia maturi di età) stiamo facendo opposizione a questo inutile e nefasto sistema energetico. Di esempi ne abbiamo anche troppi, partendo da Cernobyl fino all’ultimo in Slovenia, però il problema sempre riappare, puntualmente. Finche non avremo dei politicanti clientelari e dei “CIALTRONI” da quattro soldi che venderebbero sua madre per fare profitti, senza importare dell’altrui parere e salute, non ne usciremo mai.
    BISOGNA MANDARLI A LAVORARE, DI PALA E BADILE, TUTTI!

    Per capire cosa dobbiamo fare, andate a questo indirizzo:

    Per avere un’idea di che classe politica ci amministra:

    Speriamo che la MAGGIOR parte delle persone si tolga la “ignoranza” di cui impervia.

    paolin

  5. Ne abbiamo parlato anche noi, questa settimana.
    Lo spot in effetti è davvero inquietante!

    Inoltre, credo sia appropriato parlare di pubblicità ingannevole: nonostante i finanziatori del Forum siano in gran parte apertamente favorevoli al nucleare, lo spot si propone come imparziale, vuole legittimare entrambe le opinioni. La metafora degli scacchi e l’uguaglianza dei volti dei giocatori dovrebbero rappresentare proprio questo. Anche se l’effetto finale è ben diverso.

  6. È nella normale natura delle cose e questa volta sono in totale disaccordo con Giovanna. Cercherò di argomentare a lei e agli antinuclearisti la natura pregiudiziale, inconsapevole, ne sono certo, della loro critica, nella forma e nella sostanza.
    Lo spot è intelligente e per l’Italia innovativo nel merito. Non si pubblicizza un prodotto né un servizio ma uno spazio di discussione. Si invita la persona a formarsi un’opinione e a confrontarla con argomenti altrui. L’analisi potrebbe fermarsi a questo punto, poiché le critiche sono insostenibili, soprattutto da parte antinuclearista. Per quale motivo essere contrari alla possibilità per l’indeciso di aumentare la propria conoscenza sul nucleare se si è così convinti della forza dei propri argomenti? Perché criticare l’opportunità di mostrare ai nuclearisti la propria tesi, sicuramente convincendoli a cambiare opinione con la ovvia superiorità della propria posizione? Come essere contrari, anche nel principio, a un forum in cui ognuno argomentasse e leggesse materiali di opposte le parti resi disponibili al giudizio di chi è persuaso e persuade alla conoscenza che rende liberi?
    Lo spot è a mio parere ottimo, il forum efficiente. Dove Giovanna vede “un incubo fantascientifico in cui migliaia di replicanti, privi di emozioni, giocano una partita a scacchi con il loro doppio. E da ultimo con la morte”, io vedo uno spazio realistico in cui migliaia di cervelli, ricchi di razionalità, sono combattuti su una decisione con se stessi. E da ultimo con la ragione”.
    Prendiamo i punti discussi e mostriamo come a volte una posizione ideologica macchi l’intepretazione della metafora scacchistica, fuorviandola:

    # Colore degli scacchi: bianco (= bontà, purezza) per il nuclearista, nero (= oscurità, male) per l’antinuclearista.

    Negli scacchi il bianco non contraddistingue qualità. Indica chi comincia la partita, e quindi chi imposta la strategia. Correttamente il forum esplicita che l’iniziativa della discussione parte da lui, i cui committenti sono pro nucleare.

    # voce fuori campo: più morbida quella del nuclearista, più aspra quella a sfavore.

    Una scelta dialogica doveva essere fatta. Poiché a parlare è sempre la stessa voce, coerentemente il tono deve essere variato. Ma come usare simili argomenti per una pubblicità che invita alla razionalità totale, bandendo giustamente le ragioni del cuore che rendono afasico il dibattito?

    # ogni botta e risposta si apre con una tesi breve contro il nucleare e si chiude con una risposta, più estesa, a favore: le tesi nucleariste hanno sempre l’ultima parola, oltre ad avere più spazio;

    No. Lo spazio concesso è il seguente: 4 sec NO vs 5 SI, 3 NO vs 3 SI, 4 NO vs 2 SI, 9 sec chiosa neutra.
    Sull’ultima parola, è ancora una volta la scelta della metafora scacchistica in una partita in medias res a sancire l’irrilevanza di chi muove o risponde.
    Tralascio gli altri punti, condivisibili o meno a seconda della posizione ideologica pro o contro il nucleare, dove l’appello alla razionalità può infastidire chi voglia l’emozione dell’intestino. Avrebbero potuto usare effetti speciali e colori ultravivaci come negli spot dei detersivi che lavano meglio. Ma il nucleare è Scienza, non fantascienza. Non fa specie criticare il colore della cravatta al professore che ti elenca la bibliografia.
    Tuttavia è col controspot del antinuclearisti che cadono le braccia. I 6 punti espressi dallo spot ufficiale sono suddivisi in: opinione, fatto, opinione, fatto, opinione opinione. I punti del controspot invece concedono ai nuclearisti un fatto acclarato da entrambi (i combustibili fossili tra 50 anni non potranno coprire il fabbisogno energetico) e un’illazione velenosa (opportunità per il Paese, gireranno molti saldi) ma poi replicano non con opinioni, ma con falsi veri e propri (durata di una centrale, 40 anni, 5% fabbisogno complessivo erogabile) (chi abita vicino a una centrale ha una maggior probabilità di ammalarsi di tumore) (solo una grande operazione di speculazione finanziaria, il nucleare ha il peggior rapporto costo kw prodotto).
    Argomenti falsi, tra l’altro ridicoli e sbugiardabili con una certa elementare facilità.
    Per questo urge un luogo in cui le persone possano formarsi un’opinione con occhi non velati dall’ideologia ignorante, perché essere contro il nucleare non è di sinistra o di destra: è solo ottusità. Appunto ciò che occorre guarire con questo e altri forum e ben venga per una volta una pubblicità che comunque invita al pensiero rispettando il cittadino nella sua autonomia decisionale. Altro che denuncia all’antitrust. Qui si fa come Cesare Cremonini, che rifiutò l’invito di Galileo a guardare dentro il cannocchiale, ché altrimenti avrebbe dovuto ammettere la natura ctonia della Luna e abbandonare l’errore a cui desiderava credere ancora.

  7. Io, invece, ho paura che sia molto efficace questo tipo di spot perché instilla il dubbio, fra la gran massa degli indecisi, che il nucleare sia una risposta come un’altra al problema energetico, che se ne possa parlare a suon di slogan. Ma il sito e l’organizzazione no profit che dovrebbero riavviare questa discussione nel paese sono di parte; una parte che ha notevoli interessi economici e politici; una parte con notevoli mezzi di persuasione, politica, economica, mediatica. Non a caso i pochi post che ho letto sul forum di Testa sono a contenuto emotivo, con il giusto mix di dati omessi, mezzi veri o addirittura falsi.

    Insomma questa è un’operazione di marketing della peggior specie, vuota di contenuti. Io, cara Giovanna, spero vivamente che tu abbia ragione e che lo spot sia inefficace.

  8. @ugo
    Tu dici “Tralascio gli altri punti, condivisibili o meno a seconda della posizione ideologica pro o contro il nucleare […] Ma il nucleare è Scienza.”

    Vedi, Ugo, il punto è questo: in Italia non è possibile fare un discorso che non sia ideologico. Il nucleare non è scienza (quella funziona benissimo e non è ideologica) il nucleare è una scelta politica e per fare scelte bisogna avere dati forniti da chi non ha nessun interesse economico alla faccenda. Bisogna che il pubblico che ascolta abbia le basi culturali per capire o che gliele si fornisca. In Italia, tutto ciò, non è mai stato fatto in grande scala e non solo per il nucleare.

    Si doveva prima discutere sul nucleare e POI prendere una decisione. Qui si fa il percorso inverso: prima si prende una decisione e POI si tenta di convicere gli scettici con fantomatici forum. Ti/vi sembra questo il modo di operare?

  9. Quoto in toto il commento di Ugo che ha avuto una bella pazienza nel fare la controanalisi dello spot aggiungendo alla fine del suo commento quello che penso io: il Forum Nucleare Italiano per lo meno sta dando delle informazione vere, scientifiche, esatte. Chi fa controinformazione dice solo balle (talvolta anche molto pesanti). Vorrei però far notare quanta energia è stata sprecata parlando di aria fritta. Invece di guardare alle sopracciglia dell’attore dello spot non sarebbe meglio affrontare una volta per tutte la questione energetica italiana? Il fatto che compriamo energia dall’estero? Che il 75% dell’energia prodotta nel nostro paese e con gli idrocarburi? Che si dovrebbe fare un piano energetico con un mix tra rinnovabili e nucleare come in tutti gli altri paesi industrialmente sviluppati del mondo? Non sarebbe meglio parlare di questo?

  10. ne parlavo giusto ieri con una sconosciuta

    il succo del discorso però era che il nucleare è un discorso troppo complesso per essere discusso al bar

    non si dovrebbe sparare alcuna sentenza prima di essersi letto perlomeno qualche papiro
    l’energia è un problema enorme e ogni volta che sento discorsi su di essa mi innervosisco e me ne vado, lasciandomi alle spalle parole come idroGGeno e Ciernobbil

  11. Per una volta anch’io non sono d’accordo con Giovanna: non capita spesso ed è questo il bello. Avere idee diverse e parlarne serenamente. Condivido pienamente l’opinione espressa da Ugo nei commenti. Argomentata, puntuale, obiettiva. Perché non si può bollare come “ingannevole” una pubblicità su un argomento che non ci piace. Il tema è difficilissimo e l’hanno affrontato in modo intelligente. Ed è evidente che il fine è quello di promuovere una discussione sul nucleare che non avrebbe senso di nascere se non ci fosse un progetto dietro. Uno spot imparziale non c’è mai stato nella storia della pubblicità, non raccontiamoci favole. C’è sempre un obiettivo, un messaggio da dare, un target da raggiungere. Bene, iniziamo a discutere seriamente sul tema con argomentazione serie, senza entrare nella banale superficialità (come nel controspot). In Italia è quella la cosa difficile, a criticare uno spot siamo capaci tutti.

  12. @Comizietto
    Sono d’accordo con te sul fatto che a (ri)proporre il nucleare sia stata la Destra e che i committenti siano gruppi industriali di rilevanza anche mondiale. Sono d’accordo anche sul fatto che prima si debba discutere e poi decidere.
    Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con il Nucleare e con la conoscenza di ciò che è rispetto all’ignoranza di ciò che non è. Non mi interessa se a proporre un’idea giusta sono individui o parti politiche che non mi appartengono. Se un avversario mi propone di usare la testa e mettere in discussione la mia opinione proponendomi una discussione in cui lealmente dichiara di volermi persuadere, io lo rispetto e accetto, fiducioso nella mia intelligenza che ha imparato a discernere. Sempre che non sia così religiosamente convinto della mia Verità da invocare l’apostasia per chi potrebbe farmi separare le pecore dal gregge.

  13. Ugo, io non ho detto che lo spot è sbagliato per le ragioni elencate nei blog e nei siti antinuclearisti, che sono le ragioni che hanno motivato la denuncia all’Antitrust come pubblicità ingannevole.

    Ho detto che è sbagliato – nel senso che non porta acqua al mulino dei suoi committenti, che dunque hanno buttato via i loro soldi – perché getta una luce inquietante, sinistra, mortifera, sul tema del nucleare. Il che, in un paese antinuclearista come è l’Italia da quasi quarant’anni e a maggior ragione dal referendum in poi, è un autogol. Anzi, sono ben due autogol, come cercherò di mostrare fra breve.

    Ciò che tu leggi come rappresentazione di «Scienza e non fantascienza», ragione e non emozione, lo leggi così solo perché sei già dalla parte del Forum e valuti già la scelta nucleare come una scelta razionale. Cioè hai già deciso.

    Se sei già a sfavore del nucleare, invece, certo lo spot non basta a persuaderti del contrario, ma ti mette in condizioni emotive di allarme ulteriore: ti dà ancora più forza e voglia di mobilitarti a persuadere gli indecisi, i distratti. Vedi cosa sta succedendo in rete a causa di questo spot: una vero e proprio rinascimento antinuclearista. Primo autogol dello spot.

    Se invece sei indeciso (ed è proprio agli indecisi che lo spot dovrebbe verosimilmente rivolgersi, per persuaderli ad andare sul Forum e farsi un’opinione a favore del nucleare invece che contro), l’atmosfera fredda che, nelle intenzioni dei pubblicitari e dei loro committenti – che sono, come te, già a favore del nucleare – vuol dire «freddezza razionale», «scienza e non fantascienza», se sei indeciso, dicevo, quel grigiore, quei volti inespressivi evocano disumanità, scenari inquietanti di morte spettrale. Il riferimento alla partita a scacchi con la morte (vedi sopra il controspot di Paolo Pamacci) non me lo invento io né se lo inventano gli antinuclearisti: sta nell’enciclopedia comune e condivisa nella cultura occidentale e viene in mente all’istante, in modo più o meno consapevole a seconda dei gradi di cultura, a qualunque indeciso. Non ci pensa solo chi è già preliminarmente a favore del nucleare. Gli altri ci pensano, eccome.

    Secondo, definitivo, autogol da parte del Forum = partita persa = potevano risparmiare i soldi.

    Insomma. Nessun indeciso vede lo spot misurando i secondi pro o contro il nucleare. Nessun indeciso vede lo spot facendo appello alla «ragione» e alla «scienza», semplicemente perché nessuno spot al mondo è visto mai da nessuno con il cronometro né con la parte «esclusivamente razionale» (se mai esiste una «cosa» come questa): tutti vedono, sentono, guardano gli spot con il lato emotivo del loro cervello e del loro corpo.

    Tutti tranne gli analisti della comunicazione che fanno male il loro mestiere e i pubblicitari che fanno l’errore di parlare a loro stessi e non a quelli che dovrebbero persuadere, e dunque fanno male, pure loro, il loro mestiere… 🙂

  14. Molto illuminante…Io avevo notato soltanto che le tesi del giocatore antinuclearista sono assai allarmanti, da sole probabilmente basterebbero a convincere lo spettatore, ed infatti non sono mai motivate, né spiegate. Restano lì. Come sentenze da bar. Tipo quelle sul 2012. Da allarmanti diventano quasi allarmiste.
    Il controcanto del giocatore pronucleare, poi, le controbatte senza smentirle, limitandosi a portare le sue rassicurazioni pacate su un argomento più sicuro e meno opinabile, dove può muoversi senza fornire spiegazioni a problemi (grossi) che restano insoluti.
    A questo va aggiunto un altro aspetto, di cui ho sentito la mancanza da subito, la prima volta che ho visto questo spot. E le energie rinnovabili? Perché il giocatore più ecologista non le menziona mai? Con quelle, avrebbe preso un sacco di punti, quantomeno gli avrebbe mangiato la regina. E invece niente. Massì facciamoci del male.
    Basti ricordare che il 26 aprile 2010, nel 24° anniversario della strage di Cernobyl, il nostro premier (silvio) ha dato degli inutili allarmisti sovversivi agli antinuclearisti (o roba simile) aggiungendo che l’Italia avrebbe avuto quanto prima le sue centrali nucleari.
    Ollé.

  15. Caro Umotta76, tu chiedi: «Vorrei però far notare quanta energia è stata sprecata parlando di aria fritta. Invece di guardare alle sopracciglia dell’attore dello spot non sarebbe meglio affrontare una volta per tutte la questione energetica italiana?»

    In questo blog non si parla di «aria fritta», si parla di comunicazione. Che, se permetti, non è «aria fritta», visto che la comunicazione, se ben fatta, orienta, persuade, indirizza… Certo, questo spot non orienta un bel nulla perché è sbagliato, ma proprio di questo stiamo parlando.

    Se vuoi discutere di nucleare, la rete è piena di siti, forum e blog in cui puoi farlo. Incluso il Forum Nucleare Italiano. 🙂

    Intendo: si può parlare benissimo di nucleare anche su questo blog, e non solo del modo in cui si comunica una posizione o l’altra sul nucleare, visto che analizzando la comunicazione (qualunque tipo di comunicazione, non solo quella sul nucleare) difficilmente si può prescindere dall’entrare nel merito dei contenuti della comunicazione che si analizza.

    E tuttavia, se vuoi discutere di scelte nucleari o meno su questo blog, sei pregato di rispettare il luogo in cui discuti. Intesi?

  16. @Giovanna
    Mi dispiace Giovanna, ma non mi appari persuasiva come sempre. Il committente sa benissimo che non è da una pubblicità che si attrae o addirittura persuade l’antinuclearista indeciso. Sa che la discussione va fatta in altri luoghi, è complessa e difficile. Il suo scopo è provocare, riuscendoci in pieno. Il clamore, ulteriormente rafforzato dagli antinuclearisti incazzati, favorirà il fine ultimo dello spot: riaprire una discussione. Che a sinistra, in modo vergognosamente ignorante, si ritiene pacificamente sepolta – e si veda che rilevanza abbia avuto la lettera dei fisici e scienziati italian rivolta alla dirigenza PD, Hack e Veronesi in Testa.
    Però posso sempre metterti il bastone tra le ruote chiedendoti la domanda fatale: cosa avresti fatto tu? Avresti dipinto di famiglie felici che camminano con la carrozzina o giocano in un prato con lo sfondo di una centrale fumante? Avresti collocato volti ridenti che magnificano l’atomo con il risparmio in bolletta?
    Il punto è che questa pubblcità è inedita: non si era vista in Italia una pubblicità che tratta da adulti il cittadino. Non è questione di essere pro o contro. Per una volta occorre sospendere l’usuale cassetta degli attrezzi dell’analisi marketing, perché non è dal fatturato che misuri il risultato, non è con la seduzione che ottieni lo scopo. Quindi considerare lo spettatore come il solito imbecille, cosa che noi e voi analisti facciamo sempre – poiché uno spettatore che riuscisse a decifrare la complessità semiotica di qualsiasi spot ne diventa immune, no? 🙂 – è metodologicamente sbagliato.

  17. Questi del Forum (PER IL) Nucleare Italiano volevano rompere il ghiaccio e hanno creato il gelo artico. Nel bene e nel male l’Italia è un paese in cui il calore umano prevale ancora sul ragionamento. Le cose si risolvono (ma anche no) davanti a un buon bicchiere e una fetta di salame, per questo mi permetto di suggerire la seguente alternativa, casereccia, al freddo mondo degli scacchi…

    TRESETTE CON MORTI
    Una osteria sui colli, è notte, un tavolino sotto a un grazioso pergolato, 5 amici che giocano a carte, PP delle mani mentre smazzano, scartano, gesticolano, very, very Italian. Sentiamo solo il frinire dei grilli e i colpi delle carte sul tavolo, quando, all’improvviso, la luce giallognola della lampadina che li illumina si fa intermittente. Scoppia, furiosa, una discussione:
    1- Mo ben! ragazzi, è finita la luce, ve l’avevo detto io…
    2- Complimenti, almeno mettevamo i pannelli!
    3- Mo’ cosa dici! il solare è una… sòla, bisognerebbe mandarvi tutti a spalar carbone!
    4- Ehi, me le state facendo girare, le pale intendo dire, quante volte vi ho detto che l’eolico è l’unica soluzione…
    5- ….
    ora il quinto sta per parlare quando la luce, ormai fioca, scompare del tutto.
    Fade to black. E’ tutto buio. Vediamo solo la sagoma, luminescente del quinto giocatore, mentre parla:
    Tranquilli ragassi!! è tutto risolto, mentre voi sprecavate inutilmente le vostre energie io ero più che attivo, direi… radioattivo! ah ah Ah AH (risata satanica).
    la luce si riaccende, forte, fortissima, quasi accecante. Vediamo finalmente il quinto giocatore. Veste una tuta integrale antiradiazioni con tanto di casco. Attorno, gli amici giacciono esanimi, distesi sul tavolo.
    Payoff, voiceover: Nucleare Italiano. Funziona!
    Finalino: il nostro nuclearista in tuta sta facendo un solitario in mezzo ai cadaveri dei 4 amici. Esclama con tono ammiccante e supersimpatico “ammazza se funziona!”

  18. Ugo, insomma mi stai dicendo che Saatchi & Saatchi hanno adottato il vecchio trucco del «parlino bene o male, purché parlino»? Mhm.

    Funzionerebbe in un paese non così radicalmente e tradizionalmente antinuclearista come il nostro. Gli antinuclearisti sono più organizzati, caro Ugo, fanno più cose da più tempo, in rete e fuori. Riscatenarli e ristimolarli prima ancora di essere partiti? Mhmm.

    E partire non solo con la strategia del «parlino bene o male purché parlino», ma per giunta con l’ambiguità di un Forum che allude a una qualche forma di neutralità – perché è pur vero che vi allude, anche se la lista dei soci fondatori è dichiaratamente a favore del nucleare? Mhmmmmm.

    Cosa avrei fatto? Non uno spot. Perché è vero che l’alternativa rassicurante con farfalle e fiori nuclearisti sarebbe apparsa non credibile ai limiti del ridicolo. (Tieni presente, fra l’altro, che stanno seguendo anche quella strada: basta vedere le paginone sui principali quotidiani.)

    Ma non esiste mica solo la pubblicità, nella comunicazione… eh, caro Ugo, non sarò io a dovertelo ricordare? 😉 In certi casi, in certi tempi, la pubblicità (specie in tv) non è cosa da farsi: meglio altre strategie. Tutto qui.

  19. Segnalo il thread apposito aperto da spinoza:

    http://forum.spinoza.it/viewtopic.php?f=3&t=20429&start=50

    Alcune battute mettono in luce molto bene i punti deboli segnalati da Giovanna.

  20. Appunto e allora come mai il Forum Nucleare entra nell’agorà del web 2.0 in modo così, diciamo, ‘sulla difensiva’? Commenti disabilitati al video ufficiale su youtube ed assenza di un vero spazio di discussione di cui sono contraddistinti tutti i Forum della Rete?

  21. @Giovanna
    E qui hai ragione, e mi dai la bastonata finale che amareggia le mie pallide speranze in una funzione positiva della pubblcità. Ma rimane uno spot che ti invito a non valutare con la consueta prospettiva ma come un’iniziativa a fondo perduto, che sarebbe positiva anche se solo una percentuale infima di spettatori calzasse per una volta i panni non del consumatore ma del cittadino.
    [Come hai detto tu il fronte antinucleare è organizzato da molto tempo, per questo tante persone in buona fede ritengono davvero gli argomenti contro il nucleare validi, complici i Grillo, i Rifkin, i Gore che col ricatto di un futuro non vicino ricattano il presente magnificando energie alternative ben lungi dall’essere minimamente competitive con il nucleare.]

  22. lo spot sembra un incrocio tra l’invasione degli ultracorpi, blade runner, il settimo sigillo … tutte cose ben poco rassicuranti: se (come è) il committente è promotore del nucleare, è un bell’autogol, punto. mi sembra davvero intellettualmente disonesto negarlo, proprio perché – come già dicevo – NON bisogna essere dei professionisti del marketing e della comunicazione per percepire il senso di angoscia che trasmette, basta essere semplici spettatori. poi, francamente, a tutti i “sostenitori” di questa campagna dico: non valutate l’operazione in sé, ma nel suo contesto, che parla appunto di pressioni e strumentalizzazioni politiche, decisioni già prese (e loro diretti ed indiretti vantaggi economici privati) cui si tenta di dare una legittimazione popolare ex post, attacchi piuttosto (ma anche senza piuttosto) beceri e qualunquisti mossi da governo, premier e ambienti ad essi più vicini contro i “contrari” (scusate il bisticcio). vi sembra ancora che da parte di chi promuove il ritorno al nucleare si voglia parlare e ci si concentri solo del e sul nucleare? vi sembra che ci sia onestà ed equilibrio da una parte e non dall’altra? vi sembra, insomma, che chi è contro il nucleare faccia male ad essere allarmato dallo spot e confortato dal suo essere un autogol in termini di comunicazione? poi, scusa Ugo, ma “pubblicità che tratta da adulto il cittadino” … ma parliamo dello stesso spot o tu hai un “director’s cut”?

  23. @Paolo Palmacci
    Commenti? Pardon? Non vorrai mica inquinare la discussione, rendendola radioattiva, con la spazzatura delle opinioni di noi uomini comuni, che vogliamo parlare ma relativamente leggere, vero?
    Si è invitati a studiare gli argoementi degli esperti di ambo le posizioni. In silenzio. Il web 2.0 va bene tra pari, non all’Università. Un professore può essere generosamente collocato al centro dell’aula, ma il rapporto rimane ex cathedra. Chiaro? Se però un professore finisce in una piazza aperta a tutte le domande, vince la cacofonia del più forte, non la voce della ragione.

  24. @Ugo “Sull’ultima parola, è ancora una volta la scelta della metafora scacchistica in una partita in medias res a sancire l’irrilevanza di chi muove o risponde.”

    nel gioco degli scacchi non è irrilevante se fare la prima mossa o la seconda: chi fa la prima mossa ha un leggerissimo vantaggio. Per quanto riguarda la retorica, non è affatto irrilevante se avere la prima parola o l’ultima: altrimenti perchè hanno deciso che l’opinione nuclearista ha sempre l’ultima parola? Perchè non hanno deciso di fare il contrario o di fare 50-50 (metà degli interventi con i nuclearisti che iniziano e metà che finiscono)?

  25. @ Ugo: ah è vero che sciocco che sono…sarà perchè ho sentito con le mie orecchie in un programma tv il Prof. Chicco Testa dire al Geologo Mario Tozzi “ti spacco la faccia”. Chiedo venia.

  26. Ottavio G. Fogliata

    “Il problema fondamentale dello spot è casomai un altro: è inquietante, addirittura angosciante. Cioè non fa davvero un buon servizio allo «sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico»”

    …che magari a qualcuno è sfuggito.

    Buone feste a tutti, anche se agli sgoccioli.

  27. @Hamlet
    Grazie come sempre per ricordarmi l’ovvio. Infatti ho detto che chi imposta una strategia è il bianco, e ovviamente tu mi ricordi che chi subisce la strategia altrui gioca di rimessa. Ma secondo te per quale magico motivo una persona che non coglie il gioco degli scacchi dovrebbe però subire la subliminale sensazione che la sua opinione antinuclearista parta svantaggiata, se non per un’arzigoggolata razionalizzazione a posteriori di uno spot, in cui si vuole oggettivare la propria interpretazione che è e rimane invece soggettiva?
    Ancora: lo spot non mostra uno scacco da una parte, mostra una partita già iniziata e ben lungi dal finire. Quindi perché recriminare pensando che il nero faccia la figura del perdente? Cribbio, iuno spot che ti dice: vai a giocare la tua partita (con te stesso, tra l’altro) e uno si incazza perché ritiene il nero compromesso o posto in inferiorità. Ma è proprio la capacità di non vedersi né bianco né nero che lo spot appoggia…
    Per ultimo, sempre per mostrare l’estrema correttezza di chi ha realizzato lo spot (complimenti): il bianco muove per primo ma risponde per secondo. È un equilibrio. Si poteva fare il contrario. Ma non si può lamentarsi contro la priorità del bianco associata ad una superiorità E allo stesso tempo piccarsi perché ha l’ultima parola. Delle due l’una. Su, un po’ di coerenza anche nella vivisezione di uno spot.

  28. Come primo impatto quando l’ho vista su carta stampata qualche settimana fa mi aveva fatto un’ottima impressione. Poi mi sono soffermato su committenti e messaggio e ho pensato che era evidentemente una gran furbata, perché cerca di farsi passare come messaggio quasi da pubblicità progresso, non essendolo affatto. E riflette un po’ la personalità “pacata” del Chicco Testa di “Ti spacco la faccia”: ti invito alla riflessione, ma se rifletti come dico io (http://www.youtube.com/watch?v=bB2oJUAkC0Q).

    Dal punto di vista estetico nello spot non c’è solo Bergman ma soprattutto Six feet under (e la musichetta ricorda un po’ Thomas Newman. O forse è Thomas Newman). Insomma si sono talmente preoccupati di veicolare il messaggio dell'”asettico ragionamento scientifico” che lo spot alla fine puzza di amuchina e vira verso il rigor mortis (e i replicanti rafforzano l’impressione della “livella” di Totò).

    Chi ha progettato la campagna ha insomma sbagliato semiosfera, importando (e non traducendo) un modello che matura in un contesto culturale (direi quello di tipo protestante) che non è il nostro. Se fossimo negli Stati Uniti forse avrebbe anche funzionato, dato quel tipo di enciclopedia. Ma in contesto italiano (e in più natalizio) i riferimenti culturali del lettore modello italiano erano tutt’altri.

  29. Ottima discussione, con un mio amico abbiamo caricaturato lo spot cambiando nucleare pro e nucleare contro con monarchia e repubblica per mettere in risalto il vecchiume di questa proposta http://www.youtube.com/watch?v=wRpOCBi-FnE

    Volevo segnalare inoltre che i contro del nucleare nello spot originale non mettono in luce molte cose come il forte consumo di acqua (rischio di siccità e black out come in francia), varie malformazioni genetiche ampiamente dimostrate, gestione delle scorie da parte della malavita, territorio italiano soggetto a terremoti e quindi pericoloso per i depositi delle scorie, navi affondate nei mari calabresi piene zeppe di scorie, territori calabresi dove le scorie sono state affossate in modo clandestino. Inoltre non vengono citate altre forme di energia oltre quella a combustibili fossili (molto ma molto ingannevole).

    Insomma, a prescindere da quanto bene o male possa fare il nucleare, penso possa bastare il fatto che nella situazione criminogena e geologica in cui è messa l’Italia è molto pericoloso creare nuovi siti.

  30. Pingback: Il nucleare in Italia « Ilcomizietto

  31. @Jose e altri
    Mi permetto di constatare che le vostre argomentazioni provengono inevitabilmente e sempre dalla stessa fonte. Andate ad abbeverarvi alla fonte del vostro avversario se possibile senza pregiudizi. Potreste scoprire che i vostri argomenti -oddio, vostri è una prola grossa: diciamo delle vostre fonti – sono di una inconsistenza e di una pretestuosità pecoreccia.
    Absit iniuria verbis.
    Questo è tuttavia un blog di comunicazione, perciò è giusto sintetizzare cosa ci abbia insegnato la pars destruens di Giovanna, esplitando la nostra pars construens: qualunque pubblicità progresso è inutile perché se lo spettatore è un intrico di pancia e testa (dichiarazione) non si vede come potergli inoculare in 30 secondi un dubbio o una condotta che è figlia di digiuni emozionali e indigestioni razionali (constatazione). Se invece ci si accontenta di giocare di concerto ad altri media, attribuendo alla pubblicità progresso una voce nel coro, allora occorre riconoscere che anche questa pubblicità ha un suo senso e un suo rendimento.
    Perciò si sia coerenti e non si chieda alla pubblicità di essere ciò che non può essere, che è poi la mia posizione.

  32. Concordo, ma solo in parte, con Ugo: dal punto di vista copy lo spot è ineccepibile. E’ giusto che ad “aprire” sia il Forum PER IL Nucleare perché sono loro a voler giocare una partita che finora gli italiani (a torto o a ragione) avevano chiuso. Ma, come Giovanna ha giustamente osservato, dal punto di vista del trattamento, del mood and tone, la comunicazione è un classico epic fail. Il target sono gli indecisi e all’Italiano medio passa una sensazione tutt’altro che piacevole di una partita fatale ed inquietante giocata sopra alle loro teste.
    Detto questo, ragionare sul mero livello spot non ha senso. Oltre la battaglia, c’è una guerra che si giocherà principalmente sul terreno delle PR. E con una audience italiana ancora fedele ai testimonial, al di là dei contenuti, conterà molto la “credibilità” degli interlocutori. Il vizio molto italiano di mettere un ex sindacalista a capo di trenitalia e un ex leader ambientalista a capo della lobby pro-nucleare direi che non aiuta la causa dei nuclearisti. Mette i sostenitori del nucleare in una posizione oltremodo scomoda. Peggio ancora, come già abbiamo avuto modo di vedere, li manda fuori di Testa. Ma questo è un altro discorso che, temo, avremo tutto il tempo di affrontare.

  33. @Ugo
    Se lo spot è pensato per persone che non hanno grande cultura, il rischio (e forse la volontà dello spot) è quello di gettare un’aura di qualunquismo (il “ma anche” di veltroniana memoria) per cui ad ogni dibattito su ciò che fa bene e che fa male si può dire tutto e il contrario di tutto. Lo spot non è certamente per me o per noi che abbiamo idee “chiare” soprattutto sulle alternative.

    Mi sarò anche abbeverato da altre fonti ma quella pretestuosità di cui parli è ben condita da dati inconfutabili e tanto di reportage video con famiglie disperate (saranno state pagate dagli antinuclearisti? Chi lo sa!).

    Il succo deve essere questo: ci sono modi e metodi meno invasivi e meno pericolosi per fare energia? Se si usiamo quelli e accantoniamo il Nucleare e tutta questa propaganda.

    Prima di rispondere pensa prima se vengono a svangare il terreno vicino casa tua e ti dicono che stanno costruendo una centrale. Io non starei così tranquillo.

  34. @Bruno
    Sgombriamo un equivoco: non è agli indecisi che lo spot parla, perché in materia di nucleare gli indecisi si chiamano contro. In Italia, sul nucleare, ognuno ha una posizione. L’indeciso non ha da essere convinto, perché non siamo in urna elettorale e non serve il suo voto: finirà comunque per accettare, prono, il nucleare.
    È sbagliato pensare che il nucleare sia inquadrabile con i criteri della persuasione politica, che parla agli indecisi per persuaderli, con argomenti e su finalità altamente opinabili.
    Il nucleare non è un’opinione: è una scienza. Quindi lo scopo è riaprire il dibatitto non per persuadere l’indeciso, ma per spiegare all’antinuclearista che ha torto.
    Quindi lo spot mette in gioco una parità che finge l’opinabilità, ma confida sul fatto che una volta posto nella possibilità di mostrare i propri argomenti, il cittadino converrà sulle posizioni adottate da tutto il mondo moderno senza cadere nei babau della crassa ignoranza. O della manipolazione.
    In questi frangenti c’è il vero e il faso. Non l’opinabile. Dici che il rapporto costo/kwh prodotto è il peggiore? FALSO. Non solo. È esattamente il contrario perché il nucleare ha il costo kwh prodotto più basso in assoluto, e di gran lunga. Questo è solo uno tra i mille argomenti falsi della posizione antinucleare.
    Ora, se è possibile credere a simili panzane, è chiaro che lo scopo sarà far ragionare l’avversario, che ha assunto vere e proprie posizioni fanatiche.
    Anche perché il nucleare andrà e verrà fortunatamente costruito comunque, quindi è bene spiegare perché.

  35. io l’ho visto come la maggiorparte della gente distrattamente e l’effetto immediato cosciente è a sfavore del nucleare, se poi si crede alla suggestione subliminale nessuno la può conoscere, è subliminale.

  36. @Ugo. piccola contraddizione: prima dici che non c’è nessuno da convincere. Poi concludi che il nucleare verrà fortunatamente realizzato e che “è bene spiegare il perchè”. Se la cosa fosse fuori discussione, che bisogno ci sarebbe di argomentare?
    E’ assolutamente vero che cercheranno di fare le centrali a fronte di qualsiasi opinione e a qualsiasi costo, ma sai bene che c’è costo e costo e dovresti sapere che le relazioni pubbliche servono proprio a questo. Si investono risorse in comunicazione per risparmiarne da altre parti. Sgombrare dei manifestanti ha un costo, politico ed economico. Se hanno l’appoggio dell’opinione pubblica, il prezzo si alza.
    Per quanto riguarda la seconda parte del tuo intervento: noto con interesse che sono cadute le maschere e che i tecnicismi sulla comunicazione lasciano il campo a posizioni apertamente partigiane da una parte e dall’altra. C’è uno slittamento di livello e non mi stupisce affatto. La guerra di posizione (tutt’altro che inutile) è già iniziata e, come i professionisti della comunicazione ben sanno, non conosce retrovie.

  37. aggiungo soltanto che la tua è un posizione paradossale, il double bind di coloro che stanno con un piede in due scarpe e dicono contemporaneamente “parliamone” e “tanto non serve a niente perché decidiamo noi”. Un approccio mirabilmente sintetizzato nel verso da Caparezza “tieni gli ochi aperti che gli arbitri ti picchiano”. http://www.youtube.com/watch?v=vTbcos3MqrY

  38. @Bruno
    Come? Io ho detto che non c’è da convinncere l’indeciso, perché è un insieme pressoché vuoto. Non ho detto che non c’è nessuno da convincere, anzi, ho detto che c’è da convincere una persona che in modo naive e per ragioni storicamente comprensibili è contro (a suo tempo lo sciagurato referendum mostrò una partecipazione e un risultato a senso unico).
    Tu dici: “Se la cosa fosse fuori discussione, che bisogno ci sarebbe di argomentare?”.
    Appunto perché non ritengo materia di opinione ma constatazione fattuale, il rapporto non è contraddistinto da eguale sostenibilità tra le parti. Uno ha ragione, l’altro ha torto. Tertium non datur.
    Argomentare una decisione diventa quindi la forma più soft per non dire all’ignorante che sbaglia, che è in errore, e che la sua posizione vale le nuvole del cielo. Ma poiché l’Italia è l’unico Paese moderno ad aver rinunciato al nucleare, dichiarandosi addirittura fiero, non è facile tornare e far tornare altri sui propri passi.
    Chiariamolo: la mia posizione è chiara fin dal primo intervento, nessuna cineseria. Io ho sostenuto che la lettura dello spot che viene data non è oggettiva ma soggettiva e in funzione della posizione che già si sostiene. Ritengo inoltre che lo spot sia il più neutro possibile, nonostante è ovvio e dichiarato anche da esso la posizione che prende (in Italia vige il no al nucleare, quindi chi riapre il dibattitio è naturalmente a favore, compris?)

  39. Una discussione iniziata da qualcuno che non vuole discutere, per dimostrare che non c’è niente da discutere. Siamo nel campo del paradosso patologico. A Palo Alto stanno per avere un orgasmo. Watzlawick, salvaci tu.

    IGNORE THIS REPLY

  40. Caro Ugo, il dibattito sul nucleare è molto più complicato di come lo metti tu e la stessa comunità scientifica italiana su questo è divisa, in barba alla tua idea semplicistica di “verità scientifica” (solo per dare un esempio: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/UniamoLeEnergie/grubrica.asp?ID_blog=213&ID_articolo=9&ID_sezione=474&sezione=).

    E anche accettando l’immagine molto semplicistica che dai della conoscenza scientifica (il vero e il falso), il dibattito sul nucleare va inquadrato più generalmente nell’ambito dell’esauribilità delle risorse energetiche e sulla necessità di produrre quote sempre maggiori di energia “pulita” in tempi ragionevolmente brevi. Su questi due punti il nucleare non è la soluzione ottimale secondo molti esperti (vedi quei 1200 di cui sopra). Entrano in gioco quindi molti altri fattori, al di là di quello economico a cui tu ti riferisci. Non è solo un problema di conoscenza sul nucleare ma anche di conoscenza del contesto nel quale esso viene inserito.

    Purtroppo in Italia ci sono due “stili discorsivi” estremi che avvelenano i dibattiti pubblici: il rifiuto di argomentazioni razionali di qualsiasi tipo perché la verità è nell’ordine naturale/divino delle cose (vedi il dibattito anti-scientifico sugli OGM da parte di alcuni movimenti ecologisti; o quello sulle staminali da parte della Chiesa) e quello che invece mette la verità e la decisione nelle mani dello scienziato (o in una sua costruzione molto idealistica e lontana della realtà del lavoro della scienza). Sono due atteggiamenti entrambi fideistici e dogmatici, nella forma logica praticamente identici (vero/falso). In questo senso sei un po’ scientista. La risoluzione di un problema sociale come quello energetico richiede molto più di un attestato di “verità scientifica”.

  41. @Daniele Salerno
    Non farmi più ingenuo di quel che sono. Ho citato l’esempio del costo kwh perché è citato dal controspot. Non ho intenzione di parlare nel merito dei tanti punti a favore o contro il nucleare. Altrimenti a cosa servirebbe il Forum e più in generale la riapertura di una discussione?
    Tralasciamo le questioni epistemologiche che non c’entrano nulla se non per attribuirmi posizioni che non sono mie. La logica del vero e falso vale sempre e comunque, soprattuto perché si parla di fatto contro opinione. Ora non mi tiri fuori Nietzsche obiettandomi che tutto è interpretazione.
    Ogni affermazione pro o contro produce un vero e un falso. Poi potremmo dibattere sui pro e contro del nucleare appunto solo dopo aver sgombrato il campo da ciò che è falso, giusto? Appunto lo scopo di qualsiasi riapertura al ripensamento di una riflessione dai più chiusa, come pare il nucleare.
    Infine le suggerisco di non leggere i giornali e prender su i mille appelli pro o contro il nucleare. La lista che mi propone fa ridere i polli. Si vada a leggere i membri del comitato e deduca da sé l’autorevolezza di quella posizione.
    Insomma, il problema non è trovare una pezza ai propri argomenti ma imparare a disambiguare le fonti, a capire quale giudizio sia ferro e quale invece sia elio. Internet è drammatico perché permette a chiunque di credersi nel giusto attraverso l’articolo di Pinco o Pallino.
    Si parta dai fondamentali: si leggano gli articoli scritti, non riportati, dei fisici e degli ingegneri e tra questi si distingua il Nobel dal professore dell’università di Timbuctu. Si faccia uan certa tara a chi può essere legato a un interesse personale di tipo economico. Gli altri rimangano alla porta.

  42. Lo spot è sicuramente un unicum, come dice Ugo, esattamente per il motivo che invita alla discussione su un forum e tratta i cittadini da adulti.

    Raggiunge l’obiettivo di invitare alla discussione o, per lo meno, all’osservazione di ciò che accade sul forum? Secondo me sì. Certo, è sbilanciato a favore del nucleare e si presta alla reazione antinuclearista.

    L’autogol che Giovanna sottolinea è evidente, non solo perché l’atmosfera è mortifera ma anche perché, in un paese antinuclearista, si tratta chi è contrario come un coglionazzo che ha idee vaghe e fondamentalmente insulse.

    E qui si entra nel terreno dei fatti. Il vero e il falso e non l’opinabile. Ieri sento al tg5 Rifkin dire che le rinnovabili (nello specifico il solare e il geotermico) sono in grado di fornire addirittura un’eccedenza di energia rispetto al fabbisogno. Ha torto o ragione questo esponente della scienza? Se fosse vero seppellirebbe in un momento il nucleare “pacifico” (che ridere!): diventerebbe un vezzo delle aziende energetiche.

    In conclusione è impossibile discutere se i dati portati dalle parti confliggono. Dunque il forum nucleare è relegato all’ideologia fino a che non siano disponibili fonti informative condivise.

  43. Caro Antonio, temo che il Forum Nucleare sarà sempre relegato all’ideologia. Quando mai si è vista una partita in cui l’arbitro è a libro paga di una delle squadre? Oddio, forse nel campionato italiano di calcio si è già vista, però secondo me non funziona. Sono due funzioni non cumulabili. Non trovi?

  44. Non parlo di epistemologia. Molto più semplicemente se è vero che ogni affermazione/risposta produce un vero e falso e altrettanto vero che ogni affermazione/risposta parte dalla formulazione della domanda/problema. E in questo caso il problema non è solo scientifico ma sociale nel suo complesso.
    Anche il calcolo aritmetico del costo del Kwh atteso è l’impostazione di un formula sulla base di una domanda e di ipotesi: ipotesi di durata di funzionamento della centrale; ripartizione dei costi fissi previsti per stoccaggio, investimento iniziale e sicurezza (ammesso che nel calcolo si stiano ripartendo anche i costi fissi o se, al contrario, si stia parlando solo di costo variabile…), ecc… E l’oggettività in tutto questo caso entra in campo solo dopo l’impostazione (che non è oggettiva ma ipotetica) del problema.
    Il problema del nucleare posto così è posto male perché è posto in termini di esclusione di altre soluzioni e stringendo a un’unica dimensione la discussione: se si investe tutto sul nucleare non si investirà niente su altre fonti energetiche. La discussione per come è impostata, anche se tutti i tuoi dati scientifici e oggettivi sono giusti, è miope e non considera molti fattori, spingendo a decisioni politiche che ricadono sulle prossime generazioni.

    Sulla natura di internet, mi trovi perfettamente d’accordo. Io purtroppo non ho la competenza per leggere articoli di fisica nucleare e via discorrendo. Sul campo scelgo due-tre persone che mi sembrano convincenti. Intervista a Rubbia (Nobel per la fisica 1984): http://www.repubblica.it/2007/03/sezioni/ambiente/energie-pulite/rubbia-solare/rubbia-solare.html
    Un modo di impostare il problema con una prospettiva un po’ più larga dell’attestato di verità scientifica. E un po’ meno miope (nel senso che guarda oltre i prossimi 30-40 anni, perché di questo stiamo parlando).

  45. Sono completamente d’accordo con te Bruno. Per quello la discussione è da farsi ancora prima riguardo le fonti. Un forum, di qualsiasi specie esso sia, deve partire da presupposti condivisi.

    Ha ragione Rifkin quando dice che le rinnovabili ben sfruttate (lui sosteneva che coprire il 6% dei tetti siciliani coprirebbe il 40% del fabbisogno della stessa regione) porterebbero a un’eccedenza di energia?

    Io partirei da una risposta a questa domanda.

  46. Ho finito ora di leggermi tutti gli articoli del Forum. Sono molto validi e consiglio ai commentatori di entrambe le posizioni di passare di là. Non troveranno propaganda di bassa lega. Sconcertanti invece sono i commenti da parte degli antinuclearisti, di una violenza raccapricciante.
    Poiché ognuno di voi rispetta certamente la propria intelligenza, osservi come gli argomenti più stupidi sono sempre in bocca agli antinuclearisti che si guardano bene dal fare ipotesi quantitative. L’allergia ai numeri continua, tra gli umanisti e i non. Questo è il problema: extra numerum nulla salus.
    Rispetto molto il lavoro e le analisi di Giovanna che probabilmente ha più ragione di me nell’inquadrare come fallimentare lo spot in questione. Tuttavia mi chiedo come sia possibile in questo dannato Paese rendere razionali le pietre, quali siano i luoghi, quali siano i metodi (comunicativi). Sempre che esistano.

  47. Leggo e resto allibita. Non so davvero come possa essere passata l’idea che qui si stesse parlando di politica e non di comunicazione come invece è.
    Giovanna sei davvero ben educata ^^

  48. Quando ho visto lo spot in tv avevo notato solo che
    appena la voce fuori campo dice:
    “O non hai ancora una posizione?”
    vengono inquadrate due donne.
    La cosa puzza perché nella sala ci sono molti più uomini che donne, e, CASUALMENTE, sono proprio le donne quelle che non si sono ancora fatte un’opinione sull’argomento.

  49. cara giovanna,
    mi trovo d’accordo con te. inoltre avevo trovato inquietante la domanda: “O non ancora preso una decisione?”.
    Mi ha messo subito angoscia, mettendomi fretta su una decisione – invece – che dovrebbe essere assai meditata.
    Ottima analisi e buon lavoro
    troubled

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  51. Tutta l’iniziativa è una “lavata di mani” sulla partecipazione civica! viene chiesta un’opinione solo dopo che la decisione sul nucleare è stata presa!!! bisognerebbe boicottare il forum, tanto anche se tutti sarebbero contro il nucleare non penso che il governo cambi idea….

  52. Ciao Giovanna, qualche settimana fa sono stato intervistato da un mensile in merito a tematiche relative alla pubblicità sostenibile. Ho portato alcuni esempi internazionali come la campagna Biodiversity e Hopenaghen, ma volendo spezzare una lancia anche a favore di campagne nostrane mi sono trovato a citare proprio la campagna di cui scrivi.

    Non era ancora uscito lo spot. O forse non l’avevo ancora visto. Il giorno prima ero incappato in questo annuncio su un quotidiano e mi era sembrato un bell’esempio. Pareva si volesse davvero instaurare un dialogo, fare conversazione, dibattere su un tema. Poi ho visto lo spot. Poi l’abbandono di qualsiasi forma di conversazione, un gruppo su Facebook lasciato in mano ai detrattori e nessun contraltare ad agire il dibattito.

    Un’altra occasione persa.

    Con la stima di sempre,

    Paolo

  53. Ciao Paolo, grazie per il contributo. Eh, già… purtroppo. 😦

  54. L’indeciso non ha da essere convinto, perché non siamo in urna elettorale e non serve il suo voto: finirà comunque per accettare, prono, il nucleare.

    Che fierezza. Non per andare fuoritema ma non servirebbe NESSUN voto, visto che un voto a quanto mi risulta già c’e’ stato.

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  56. In effetti LucaSeil ha ragione: non ci sono indecisi da convincere, visto che il governo ha già preso la decisione di rilanciare il nucleare. E tra l’altro, lo spot pone il problema in maniera molto semplificata, visto che la domanda non è solo “nucleare sì o no?” ma anche “quale nucleare?”; in una fase in cui la ricerca sta per rendere disponibili le centrali di quarta generazione (dove lo “sta per” indica qualche lustro), le modalità di ritorno al nucleare sono più di una, e le opposizioni antinucleariste non sono uguali per tutte.
    Il punto di una campagna pro-nucleare, secondo me, non è convincere la maggioranza della popolazione che sia la scelta giusta, ma solo tranquillizzare abbastanza da evitare una reazione antinuclearista di massa nel momento in cui la costruzione delle centrali inizierà; e se, come è sicuro, le proteste ci saranno comunque, poterle presentare come frange estremiste. Ma per fare questo, da un certo punto di vista, non è necessario fare spot in cui il nucleare viene esaltato come la panacea di tutti i mali energetici, ma basta presentarlo come alternativa di pari dignità, in fondo equivalente, all’opzione antinuclearista. Quello che si fa in questo spot, e che si è fatto con fascismo e antifascismo, con risultati lusinghieri per la destra nostrana.

    P.S. Ho letto velocemente i commenti precedenti per cui non so se qualcuno ha già fatto notare che, tra gli elementi ambigui del video c’è che l’antinuclearista non porta nessun argomento propositivo (del tipo “meglio sfruttare le energie rinnovabili”), quindi la sua posizione è di fatto dimezzata.

  57. @LucaSeil
    Lei parla del voto referendario a tema nucleare? Se è questo che intende, mi dispiace doverle dire che non si è votato assolutamente contro il nucleare, checché ne pensino i più.

  58. Salve a tutti
    trovo le discussioni trattate nel blog estremamente interessanti. Riguardo lo Spot devo dire che inizialmente ho dato anch’io la stessa interpretazione di Ugo, di fatto è uno spot che dovrebbe invitare alla razionalità. Ovviamente l’incalzare del tempo mi ha dato l’idea della sfida, qualcosa che viene percepita da qualsiasi scacchista dilettante, e che è una metafora perfetta della discussione fra Ugo e il resto del blog.
    Purtroppo però come fa notare Giovanna in Italia non si gioca troppo a scacchi, e da questo punto di vista non possiamo che dare atto a Giovanna della sua risposta più che autorevole.
    Probabilmente questo Spot sulla massa avrà sortito l’effetto contrario, il ticchettio di una lancetta è troppo vicino al concetto di bomba per non essere associato a quanto di più distruttivo il nucleare ha prodotto.
    Quello che mi sfugge è l’alternativa ad uno Spot che inviti alla razionalità e al dibattito. L’utilizzo della rete forse?
    Per usare sempre la metafora scacchista forse il problema del partito pro nucleare in Italia è che si trova troppo spesso a giocare dalla parte del nero e non del bianco, che come faceva notare quello, dalla parte del Nero si perde sempre… E in questo caso è vero sto sovvertendo le parti dello spot, perchè è chiaro che fra la paura degli Italiani e la loro necessità di girare la chiave della macchina ogni giorno difficilmente si riuscirà a dire no alla dipendenza dagli idrocarburi, e sono quest’ultimi ad aver avuto sempre gioco facile.
    Mi stupisce come sia diffusa la credenza che solo perchè se ne sia riparlato durante il governo Berlusconi il ritorno al nucleare sia cosa fatta.
    In Italia non si costruisce più una centrale da anni, beneinteso non una centrale nucleare, ma anche una semplice turbogas combinato, e questo per una diffusa paura ecologista su cui hanno marciato intere classi politiche.
    Come si può credere che malgrado la potenza mediatica del cavaliere, questa classe e la paura su cui si fondano possano essere smantellate! Ci ritroviamo a produrre energia con un parco macchine obsoleto dal almeno una ventina d’anni, con tutte le inefficenze tecniche del caso, ed è impossibile farne a meno proprio per la radicata paura diffusa su tutto il territorio. Paura che stranamente sparisce quando invece si deve accendere la stufa a metano proprio dentro casa o respirare ogni giorno lo scappamento delle auto. Paura che non hanno avuto paesi scandinavi dove di fatto si produce energia elettrica per metà al rinnovabile e per metà al nucleare, come se reperire risorse economiche con la fonte meno cara non permetta di risparmarne per le fonti più innovative. Credete che il nucleare sia cosa fatta proprio mentre il cavaliere si prepara ad un nuovo allaccio del gas mi sembra quantomeno da ingenui.

  59. @Daniele
    decreto legislativo 15 febbraio 2010, n. 31
    dacci una scorsa.

    Credere che qualcuno, per magnanimità personale, interroghi il paese su un tema così importante contro tutti gli interessi economici in gioco, beh anche questo, e mi scuso, è da ingenui.

    Il nucleare in Italia è cosa fatta.

    Vero è che da quel che leggo i giudici costituzionali devono ancora esprimersi a riguardo.
    Preciso che non ho nessuna intenzione di avviare un dibattito politico in merito ma solo di fare un pochino di informazione, comunicazione è anche questo.

  60. Sono un’agnostica del nucleare, ambientalista, frequento blog e forum, provo gusto per l’argomentazione dialettica, mi piace anche giocare a scacchi…Forse sono il target principe dello spot.

    Esteticamente l’ho trovato molto bello: suono, fotografia e montaggio armonici. Il testo mi è sembrato furbescamente bilanciato e la metafora degli scacchi come dialettica della mente mi è sembrata azzeccata.

    Non sono d’accordo quando dite che il colore grigio e la sala fredda, richiamano l’angoscia e l’inquietudine. Credo che, dato il target dello spot, si possa azzardare un’interpretazione un po’ più complessa.

    Le persone che si informano su internet e partecipano ai forum le immaginerei culturalmente più evolute, e quindi in grado di riconoscere in quegli elementi plastici la tipica rappresentazione dello spazio metafisico della mente (Enciclopedia? De Chirico, Kubrick, Tarkovsky, più recentemente Matrix, Essere John Malkcovich, e ancora più vicino Inception, Shutter Island). Il concetto della mente e della razionalità può anche essere stato rappresentato in maniera più o meno angosciante in queste opere, ma si è comunque rafforzato ed oggi secondo me è un concetto di facile rappresentazione per i pubblicitari.

    Il grosso dell’interpretazione comunque si gioca sulla simbologia degli scacchi. Questo mi sembra un punto su cui siamo tutti d’accordo.

    Citando Bergman dimostrate di avere più o meno la stessa mia idea del target dello spot. Vorrei però dire che quello stesso target, ancora una volta, può attingere da un’enciclopedia molto più vasta (Lewis Carrol, per dire). E non solo, molto probabilmente lo spettatore ideale è (o è stato) anche un giocatore di scacchi, per cui è probabile che nella sua mente l’idea della strategia e della razionalità sia prevalente rispetto a quella della morte.

    Eppure c’è anche quell’aspetto, è indubbio. La morte è la sconfitta, l’eliminazione dei pezzi, quell’ultimo re intrappolato, che si lascia in piedi quasi ad amplificarne per contrasto la fine…

    Però l’idea della morte è fugata proprio dallo spot: stai giocando a scacchi con te stesso, quindi non puoi perdere, non puoi morire. Si gioca su un altro piano la partita.

    In fin dei conti lo spot è tutto lì, il ragionamento razionale non può convivere là dove regna la paura irrazionale della morte, quindi non si possono vedere le cose per quello che sono finché non si superano i pregiudizi.

    Lo trovo ben fatto. Tra l’altro il contropsot non ha affatto parodiato i toni della comunicazione, ma si è limitato a cambiare l’ordine e la portata delle argomentazioni dei giocatori. Evidentemente la metafora sembrava giusta anche a loro.

  61. Giovanna afferma:”Il riferimento alla partita a scacchi con la morte (vedi sopra il controspot di Paolo Pamacci) non me lo invento io né se lo inventano gli antinuclearisti: sta nell’enciclopedia comune e condivisa nella cultura occidentale e viene in mente all’istante, in modo più o meno consapevole a seconda dei gradi di cultura, a qualunque indeciso. Non ci pensa solo chi è già preliminarmente a favore del nucleare. Gli altri ci pensano, eccome. ”

    Non sono tanto d’accordo nemmeno io, Giovanna. Non è la persona che è a favore del nucleare a non ritenere pertinente la partita con la morte di Bergman ma è quella antinuclearista che ha già in testa la morte come intepretante nel triangolo semiotico ad attivarla.
    Cosa facciamo della semiotica, un gioco di associazione libera in cui tutto è permesso? A parte il fatto che colui che ha la competenza per riconoscere Il settimo sigillo e per decifrare la complessità della morte nell’opera di Bergman si presume abbia anche un’impressionabilità meno infantile di ciò che vede il tuo sguardo. Una partita a scacchi rimanda alla ragione e all’equilibrio, alla calma e anche alle regole. Per attivare l’enciclopedia associata alla morte serve davvero un salto triplo carpiato.

  62. Zinn: per risponderti quoto Skeight che ha detto bene ciò che penso anch’io: «Il punto di una campagna pro-nucleare, secondo me, non è convincere la maggioranza della popolazione che sia la scelta giusta, ma solo tranquillizzare abbastanza da evitare una reazione antinuclearista di massa nel momento in cui la costruzione delle centrali inizierà».

    È ciò che intendevo quando ho detto – in uno dei commenti – che la campagna parla agli indecisi: mica per ottenere il loto “voto” (mica si vota!), semplicemente per evitare che vadano a ingrossare le file degli antinuclearisti che possono rompere le scatole, manifestare, agitarsi.

    Il riferimento alla partita a scacchi con la morte sta nell’enciclopedia comune alla cultura occidentale, il che NON vuol dire che viene in mente a tutti. Ma agli antinuclearisti sufficientemente colti sì. E anche a quelli meno colti, che se gli dici “partita a scacchi con la morte” capiscono bene anche se non sanno dire da dove viene. Tanto è vero che è stato creato il controspot linkato da Paolo Palmacci (non sto dicendo che Paolo è “meno colto”, non mi fraintenda).

    Be’, dal mio punto di vista è esattamente quello che una strategia di comunicazione accorta, da parte del Forum, doveva evitare: stuzzicare il can che dorme.

    Nel momento in cui la sceneggiatura della partita a scacchi contro la morte viene esplicitata da qualcuno (e gli antinuclearisti l’hanno beccata all’istante), si moltiplicheranno gli indecisi a cui non era venuta in mente ma si sentivano comunque inquieti, straniti nel vedere lo spot.

    Giapponesi: un profilo come il tuo NON è il target dello spot. È il target del Forum. Lo spot va in tv e la tv la guardano fasce della popolazione italiana solo in parte coincidenti con coloro che frequentano blog, siti e forum. Questo è un altro problema della campagna, su cui si potrebbero dire molte cose.

    In breve, sperando di non banalizzare troppo. Lo spot viene guardato da molte persone anziane e poco alfabetizzate che non giocano a scacchi, non sanno chi è Bergman né tanto meno andranno mai su internet nel Forum. Questi, se gli dici “nucleare”, pensano subito alla bomba atomica. Poi a Chernobyl. E non si sentono affatto tranquilli. Specie se in uno spot sentono un orologio che fa tic tac e vedono una scena quasi in bianco e nero con dei replicanti che guardano fuori dallo schermo con l’occhio sbarrato. Sono o non sono immagini che agiterebbero anche il nonno più sereno?

    Poi il nonno va dal nipote e gli dice: «Ohi, vogliono portare la bomba nucleare in Italia». Il nipote, che ha 25 anni e non guarda quasi mai la tv ma gioca a scacchi, ha studiato, conosce Bergman ed è ambientalista ma ancora moooolto incerto sul nucleare, vede lo spot, va su internet, cerca su google e trova tutti i blog che dicono che lo spot è ingannevole, va sul Forum, scopre che è finanziato da aziende che investono sul nucleare… e si arrabbia come una pantera!

    È stata una mossa astuta, secondo voi, da parte del Forum e di chi lo finanzia, stimolare queste associazioni perlomeno ambivalenti – se non siete d’accordo nel considerarle inquetanti – in una massa di persone che a tutto pensavano, fino a questo momento, tranne che al nucleare in Italia?

  63. eh he he, Giò la tua scenetta è fantastica..

    Capisco la provocazione, ma sullo stesso tono ti dico che secondo me il nonno del tuo esempio non vive lo spot come «un incubo fantascientifico in cui migliaia di replicanti, privi di emozioni, giocano una partita a scacchi con il loro doppio. E da ultimo con la morte».
    Semmai semplicemente il nonno non lo capisce, non sa cosa sia un forum su internet e capisce solo che ancora oggi si parla di nucleare, un argomento su cui ha già detto la sua nel 1987.

    Quindi il nonno non è il target del forum, così come non lo è degli spot televisivi della Playstation.

    E se ho capito, secondo te io invece sono sì il target del prodotto ma non il target dello spot, perché lo spot va in tv e io non guardo la tv.

    Ok, ma allora potremmo forse inquadrare meglio il problema e dire che era sbagliata la strategia di diffusione dello spot, non lo spot. Perché se io sono il traget del prodotto e lo spot mi convince, allora il punto è che lo spot deve raggiungermi. Magari solo su internet (dove in effetti mi ha raggiunto, sul sito della RAI…:) ).

    Oppure si poteva puntare ad uno spot televisivo diverso, più orientato verso i quelli che non utilizzano le possibilità di discussione del Web 2.0 (il che sarebbe stato un po’ assurdo pubblicizzando un forum).

    O comunque una via di mezzo, che salvasse capra e cavoli. Mica facile.

    Sono d’accordo con te, ma trovo che quella della strategia di distribuzione fosse una premessa importante al post, da non dare per scontata.

  64. Giapponesi: la seconda che hai detto. Dopo “oppure”. Ma non la via di mezzo. Al meglio: evitare lo spot tv e pensare un video per internet, costruendolo in modo da renderelo virale.

    Quanto alla strategia di distribuzione e la premessa e… ti hanno mai detto che in un post non ci può stare tutto? 😉

    E poi non fare la furba: il nonno non vive la scena dello spot con le mie parole, ovvio. Ma si sente agitato e non capisce perché. E se io glielo spiego non uso le parole del mio post. Perché il nonno non è nel target del mio blog.

  65. Eh eh spiritosa, non ci starà tutto però 4 righe per esplicitare il concetto di “grigio” ci sono pur state…:P

  66. Giapponesi: vedi sopra, stavo allungando il commento mentre tu hai risposto…

  67. la partita a scacchi a me evoca la guerra fredda, non è che stiamo vivendo una “guerra fredda” dove il dialogo oramai è solo un mero miraggio, che si trova solo su internet, ed è lasciato ai media, web ed altro, solo un puro miraggio che tanto si concluderà con l’averla tutti ce l’hanno oramai, quindi il problema in fondo non sussiste, e rimane solamente la scelta di andare di nuovo a fare il referendum, popolo sovrano aimè, beata ignoranza, vorrei vivere pure io così qualche volta, ma come fare a biasimare uno che sgobba tutto il giorno con magari figli nonno a carico o invalido e con moglie che và a farsi le tette nuove o chi sa chè ecc… down by down bel film gusto per darvi un intrattenimento diverso, ma poi la battaglia per chi la facciamo io mi chiedo, tanto ce le abbiamo tutte intorno no, Fin che c’è questa economia pazza, noi siamo solo i pedoni, e non way se pensate di non esserlo, che facciano quello che vogliono tanto sono dei fottutissimi bastardi dentro questo è il vero terrorismo per il genere umano, e tutti ne facciamo parte inconsapevolmente, aimè bel sistemino sembra di giocare a scacchi con un super computer vedi MATRIX altro interessante film, ma io personalmente mi rifaccio a Kustoriza Gatto nero gatto bianco e La vita è bella

    Auguri di cuore per il genere umano, ma ormai siamo oltre il punto di non ritorno, Artificial Life Philip Dick ne scriveva più di cento anni fa se non mi sbaglio a proposito del Futuro

    Pier Peter Italo/Scozzese

    andate a vedere BraveHeart su come fare strategia, ma col tempo che rimane in una giornata, tipo nulla o rifacciomo una rivoluzione copernicana a ci attacchiamo al tram, non credete?

  68. anch’io ho visto e mi sono chesta se si trattava di pubblicizzare un dialogo che prima poi sarebbe iniziato! per ora non sembra sia così, e ci sono pecore nere e pecore bianche, argomenti senza dietro persone. nel nostro paese si può fare d…i più, esistono esperienze e competenze (proprio su razio tre abbiamo sentito Silvia Zamboni che ci parlava di processi partecipativi, riportando il meglio in materia) segnalo, sullo stesso argomento (ambiente-salute, ecc) un pessimo esempio, che C Testa conosce bene, che si chiamava Nimby Forum, che ha fatto finta per qualche anno di discutere dei probelemi legati allp smaltimento dei rifiuti, senza mai dire che tutta l’iniziativa era promossa dai costruttori e gestori di impianti. Ecco, nel nostro paese manca la trasparenza e la chiarezza nel dichiarae di essere una lobby, quando si è una lobby, o per conto di chi si parla, quando si parla. Bah, speriamo bene. Io sono ricercatrice CNR, e mi occupo di comunicazione su ambiente e salute. bye bye, liliana

  69. Questo spot a favore del nucleare mi piace, è angosciante e freddo, e suggerisce subdolamente l’unica fine che farà l’uomo, e cioè una morte fredda e lenta ad opera di un invisibile male. Che ne dite, sono oppure no amante del genere thriller? Eppure nessuno si è accorto che dal video originale del 19-12-2010, è stata tagliata una sequenza, che è proprio il succo di tutto il discorso dell’antinucleare: quello a sfavore del nucleare parla delle scorie, e l’altro gli risponde inquadrando un pedone bianco ” se ne produce meno di un pedone a testa in un anno “. Chiunque arriva a pensare al pedone moltiplicato per tutti i cittadini d’italia! Se pensiamo che siamo oltre i sessanta milioni di abitanti…., quale peso otteniamo in scorie letali?
    Per questo motivo, hanno deciso di tagliare la scena, rendendo lo spot più allegro.
    Da molti anni vivo privo di energia elettrica dell’enel, ma non per questo rinucio al frigorifero, alla lavatrice, allo stereo e al ferro da stiro…e ringrazio il buon Dio per avermi dato il sole che alimenta il mio tetto di specchi anche nelle giornate buie. Quello che mi fà paura è morire lentamente a causa dell’inquinamento e del regalo che non volevo di Chernobyl. Buon 2011 a tutti.

  70. Io sono fra quelli che sul nucleare non hanno e non avranno un parere definito, perché non ne so abbastanza.

    Non so quanti siamo. Tendo a pensare che siamo in pochi nella fascia più istruita, ma forse siamo la maggioranza fra i meno istruiti.

    A me lo spot è piaciuto perché conferma la mia posizione: ci sono pro e contro, utile ragionarci sopra.

    Tendo anche a pensare che tranquillizzi i più preoccupati, sempre fra quelli che non hanno un parere ben definito, in quanto suggerisce che i pro e i contro si bilanciano abbastanza.

    Quanto alle tesi di Giovanna sull’effetto controproducente di scacchi, replicanti, ecc., a me non sembra, però chissà.
    Bisognerebbe sentire dalle persone (non schierate) che effetto gli ha fatto. Io ho chiesto a tre persone (non schierate), a tutte e tre lo spot non era dispiaciuto e non le aveva allarmate nel senso che dice Giovanna. Naturalmente servirebbe vedere la cosa su di un campione ben costruito.

    Non mi preoccuperei dell’effetto dello spot sugli antinuclearisti, che, concordo con Ugo, sono generalmente poco inclini a ragionare seriamente. Mi sembra molto probabile che QUALSIASI spot pro-nucleare avrebbe fomentato le loro proteste.

    Forse ha ragione Giovanna nel suggerire una diversa strategia comunicativa pro-nucleare, senza spot.
    Ma che lo spot sia controproducente, mi pare una tesi che richiederebbe anche qualche dato sull’effetto che ha avuto sulle persone non schierate.

  71. Pare che lo spot del Forum Nucleare Italiano si ispiri a quello belga:

    Con un effetto finale complessivo ben diverso, a mio parere.

    Saluti a tutti!

  72. Aggiungo anche il link alla puntata di Radio3Scienza sul tema:

    http://tinyurl.com/342hzvk

  73. @Carletto scrive:
    “Eppure nessuno si è accorto che dal video originale del 19-12-2010, è stata tagliata una sequenza, che è proprio il succo di tutto il discorso dell’antinucleare: quello a sfavore del nucleare parla delle scorie, e l’altro gli risponde inquadrando un pedone bianco ” se ne produce meno di un pedone a testa in un anno “. Chiunque arriva a pensare al pedone moltiplicato per tutti i cittadini d’italia! Se pensiamo che siamo oltre i sessanta milioni di abitanti…., quale peso otteniamo in scorie letali?”

    Hanno fatto bene a tagliarla, perché se l’unità di misura del pedone scacchistico può essere utile a comunicare allo spettatore viscerale il senso del piccolo, inquieta invece lo spettatore cerebrale che ha imparato a usare le tabelline e finisce per ricavarne una quantità eccessiva. Tanto per ribadire che uno spettatore è certamente un coacervo di neuroni e ormoni ma, se si parla di Scienza, investire su una comunicazione degli ormoni può essere un bel boomerang.
    Per inciso: a me pare abbiano tolto il dato inesatto abbandonando la cattiva proporzione figlia della metafora. Infatti una centrale Epr, produce circa 10 metri cubi l’anno di materiale a decadimento lungo. Quindi 10 milioni di centimetri^3. Che vuol dire circa un sesto di cm^3 per persona (60 milioni). Quindi un chicco di riso.
    Tuttavia dare il senso del piccolo è qui inefficace da un punto di vista comunicativo. Per questo hanno fatto bene, ripeto, a tagliare quella sequenza. Meglio sarebbe stato giocare sul grande – ma il frame scacchistico non permetteva il salto nell’iperbole – e mostrare che tutte le scorie prodotte da una centrale in un anno sono l’equivalente di un cubo di lato 2,155 metri circa. In questo modo appare evidente che il problema quantitativo delle scorie è risibile e rappresenta un problema solo per chi tratti alla stessa stregua femto e peta.
    Si evitino, prego, le obiezioni di tipo ambientalista per cui nel computo delle scorie si vorrebbe calcolare la volumetria totale di una centrale, in quanto generico residuo che parteciperebbe della radiazione mortifera. Ancora una volta, insisto volontieri, è solo quando si parla senza tirare fuori i numeri che ci si incarta. I numeri invece potrebbero facilmente spiegare anche a mio nonno il decadimento radioattivo dei vari elementi in gioco, dando la giusta misura alle cose e ragione al buon senso di mia nonna che non considera velenosa una pesca solo perché nel nocciolo c’è una percentuale di amigdalina. I nonni se la mangiano soddisfatti e buttano via il pippo nocivo.

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  76. Cara Giovanna, vedo solo ora i tuoi interventi sulla campagna del nucleare e sono felice di constatare che ho avuto la tua stessa impressione!
    Probabilmente se avessi visto lo spot qualche anno fa avrei pensato: “questo si che è una bella pubblicità!, cattura l’attenzione perchè è semplice, immediata…”
    E invece forse proprio grazie al senso critico che ho sviluppato anche attraverso il tuo blog lo spot mi è apparso, fin dalla prima volta che l’ho visto, abbastanza angosciante e soprattutto per niente controbilanciato.
    Il problema secondo me non sta tanto nel presentare il dibattito sul nucleare come una partita a scacchi (che volendo potrebbe anche non essere un’idea così malvagia perchè propone l’idea di “una partita ancora tutta da giocare”) ma nel fatto che lo spot tende poi di fatto (e non credo inconsapevolmente) a mettere in buona luce l’atteggiamento a favore del nucleare a dispetto di quello contro.
    Questo emerge innanzitutto, come hai detto tu, dal colore delle pedine e nel tono della voce fuori campo (bianco/nero; tono pacato/tono aspro…) e dal fatto stesso che lo spot si conclude con una tesi a favore del nucleare.
    Ma a mio parere va anche notato che per tutta la durata dello spot mentre le tesi “contro” sono sempre formulate in modo “secco e quasi polemico” quelle “a favore” partono sempre contraddicendo le tesi appena avanzate per proporre poi un modo diverso di vedere le cose etichettate negativamente dalle tesi contro.
    A mio avviso cioè, uno dei problemi di fondo dello spot sta proprio nella differenza di linguaggio adottata per le due “posizioni” che finisce ancora una volta per propendere a favore del nucleare.
    Mentre il linguaggio usato per esprimere le tesi contrarie assume i toni tipici del “discorso fatto”, dello “stereotipo”, quello usato per le tesi a favore sembra un linguaggio più aperto al dialogo, alla mediazione…non so se mi spiego!
    Per il resto sono fondamentalmente d’accordo su tutto ciò che hai affermato circa la natura angosciante e inquietante dello spot.
    Ciao, e buona giornata!

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  78. raga,

    ho visto lo spot televiso inerente il Forum Nucleare Italiano…tuttavia mi chiedo insieme ad altri colleghi…dove e’ il Forum?

    Parte integrante e fondamentale di un Forum e’ rappresentato dalla possibilita’ di avere uno spazio di discussione, all’interno del quale chiunque possa esprimere la sua opinione e confrontarsi con altri utenti…dalla nonnina di 95 anni, allo scienziato o dirigente universitario che magari conosce meglio la materia oppure da un semplice operaio di fabbrica.

    Come e’ possibile che un argomento cosi’ importante su un sito rivolto a favorire una più ampia e approfondita conoscenza dell’opzione sul nucleare non sia previsto tale spazio?

    Cmq abbasso il nucleare…se non riusciamo a gestire l’immondizia e tante altre cose, dio solo sa cosa combineremo in questa Italia con le scorie da centrali nucleari.

    giudizio: DEPRIMENTE

  79. Pingback: Spot per il Forum Nucleare Italiano: un successo? « daivoceallajungla

  80. ridiamoci un po’ su…..per stemperare gli animi..che ne dite????? http://www.youtube.com/watch?v=pi2VqC9ohP8

  81. E’ ovvio che lo spot sia fatto da chi vuol riportare la discussione al centro del dibattito pubblico e quindi da chi è favorevole al Nucleare, cioè le grandi imprese che hanno costituito il Forum sul Nucleare. E quindi che sia anche uno spot un po’ tendenzioso.

    Da quel che so, la campagna pubblicitaria (TV, stampa e affissioni) a metà febbraio ha già portato tra i favorevoli una quota di opinione pubblica che oscilla tra i 7 e i 10 punti percentuali nei sondaggi.

    L’analisi di Cosenza è semioticamente interessante ma non credo che possa riuscire a prevedere l’esito della campagna stessa, che ha a che fare con una strategia ben più ampia di Relazioni Pubbliche.
    Una strategia che peraltro ha l’obiettivo di creare consenso su una decisione (credo) già presa e quindi di offrire una sorta di endorsement partecipativo a una decisione già maturata.

  82. OGGI NUOVO SPOT DEI “PRO”-NUCLEARE (Informarsi per conoscere, analizzare per capire).
    Segnalo che oggi il Forum dei PRO-nucleare (FORUM NUCLEARE sarebbe forse un nome ingannevole?), ha risposto oggi all’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria pubblicando qui
    http://www.forumnucleare.it/index.php/homepage/in-evidenza, un NUOVO SPOT con le seguenti motivazioni:
    “Poichè il Giurì non ha censurato i contenuti e la sostanza della nostra comunicazione – come invece i nostri detrattori hanno strumentalmente cercato di far credere – lo spot è rimasto identico a quello trasmesso ma contiene in questa versione l’affermazione “Noi siamo favorevoli”, a cui si aggiunge una domanda rivolta allo spettatore: “E tu?”. Sottolineiamo che il mancato riferimento alla posizione pro nucleare del Forum non era stata inserita nella precedente versione perché era nostra intenzione essere equilibrati, dando pari dignità alle due posizioni: favorevoli e contrarie. Del tutto prive di fondamento sono quindi le reiterate dichiarazioni di quanti pretenderebbero una comunicazione sui temi del nucleare in linea esclusivamente con le loro idee, non riuscendo evidentemente a sopportare che vi sia spazio anche per altre posizioni; come per altro avviene in tutto il resto del Mondo”.

    INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI:
    La campagna considerata dallo IAP “INGANNEVOLE” è firmata dall’agenzia SAATCHI & SAATCHI, mentre il FORUM NUCLEARE che ha promosso dallo spot è un’associazione no-profit diretta da Chicco Testa (Presidente), Federico Colosi (Direttore generale), Bruno D’Onghia (Vicepresidente) e fondata da – si legge nella «Mission» – «aziende, associazioni d’impresa, università e sindacati i cui campi di attività e ricerca riguardano lo sviluppo dell’energia nucleare per uso pacifico». Ecco i soci fondatori: ALSTOM, ANSALDO NUCLEARE, ARENA, CONFINDUSTRIA, EDF, EDISON, ENEL, E-ON, FEDERPROGETTI di CONFINDUSTRIA, FLAEI della Cisl, GDF SUEZ, SOGIN, STRATINVEST, TECHINT, TECHNIP, TECNIMONT, TERNA, UiLCEM, WESTINGHOUSENUCLEAR.
    Due giorni fa il Corsera ha pubblicato: “Spot sul nucleare, il giurì lo blocca «È pubblicità ingannevole»” (http://www.corriere.it/cronache/11_febbraio_24/spot-nucleare-bocciato-greenpeace_4080b18a-3ff0-11e0-9e6f-a362a9c0857e.shtml). Le ragioni degli schieramenti pro e contro lo SPOT PUBBLICITARIO promosso dal Forum per il Nucleare. L’Istituto dell’Autodisciplina pubblicitaria ha dichiarato che la pubblicità del Forum nucleare italiano è INGANNEVOLE (fonte http://www.iap.it/it/giuri/2011/g0122011.htm). Greenpeace coglie l’occasione per far conoscere la propria campagna: «Energia Nucleare. Il problema senza la soluzione», che ha l’intento «di far conoscere particolari noti agli addetti ai lavori ma sconosciuti ai più» (video http://www.youtube.com/watch?v=XJs0lP9Y3wI).

    IL MIO PUNTO DI VISTA
    Si parla tanto di “reputazione”, di trasparenza, di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR): molti professionisti si riempiono la bocca di queste parole, ma poi nei fatti e nei comportamenti sono coerenti tanto da riconoscere e sanzionare la “scorrettezza” professionale di quei pubblicitari o relatori pubblici responsabili di uno SPOT considerato ingannevole? Spero di si!
    Concludo con la speranza che davvero che le associazioni professionali possano tutelare i professonisti rispettosi delle regole etiche e deontologiche, sanzionando e segnalando i professionisti che rovinano la reputazione dell’intera categoria dei COMUNICATORI.

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  85. …parliamoci chiaro: chi dice di non cogliere giudizi di parte in questo spot chieda un giudizio ad un ragazzino/a di 12 o 13 anni, a quel punto si chieda se può sperare di far passare per fesso un adulto di media cultura o anche ignorante come me.

    Il fatto che sia stato fatto da chi investe sul nucleare è SOLAMENTE la prova dell’ obiettivo dello spot, ma nessuno può fingere di non vederlo senza perdere qualunque credibilità.

    Ad oggi il sito “forumnucleare” è dichiaratamente a sostegno del nucleare, ma non ho capito una cosa: è mai stato effettivamente un FORUM?

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